Conclusa la missione in Mongolia per lo studio dei pipistrelli

Conclusa la missione in Mongolia per lo studio dei pipistrelli

A maggio 2022, una spedizione scientifica organizzata dall’Università di Firenze, ha portato un gruppo di scienziati per 4000 Km in un mese nel Deserto del Gobi, in Mongolia, una delle regioni più remote e meno densamente popolate del pianeta.

La missione del gruppo è stata quella di esplorare la biodiversità faunistica e microbica del Grande Gobi, un santuario naturale che conserva molte specie, in particolare molti pipistrelli, in grado di ospitare patogeni.

Lo studio dei pipistrelli in particolare è stato uno dei punti più interessanti. I pipistrelli albergano numerosi virus, alcuni anche molto pericolosi per l’uomo ed altri mammiferi, mentre molto raramente gli stessi virus risultano patogeni per i pipistrelli poichè questi ultimi hanno una capacità di resistenza  ai virus eccezionale legata ad un sistema immunitario e metabolico particolare ed unico. Conoscere le cause alla base di tale resistenza sarebbe un passo importante per la medicina umana. Sono stati raccolti campioni di 75 pipistrelli in 6 diverse oasi del deserto di Gobi.

Nata dalla collaborazione tra l’Università Nazionale della Mongolia, l’Università di Verona, ISPRA (Istituto Italiano per la Protezione e la Ricerca Ambientale), IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna) e l’Università di Firenze, la missione ha ottenuto dei permessi speciali per attraversare il Deserto del Gobi e fermarsi nelle oasi per catturare pipistrelli e altri piccoli mammiferi.

Gli animali campionati saranno studiati da un punto di vista sistematico e di conservazione e anche da un punto di vista epidemiologico attraverso l’analisi del loro microbioma (batteri e virus). Questi studi possono portare a una migliore comprensione delle comunità microbiche e quindi fornire strumenti per potenziali cure, vaccini e anticipazione di nuove malattie.

Gli scienziati si sono attrezzati per la raccolta di campioni da sequenziare in loco attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia, in un laboratorio di biologia molecolare completamente portatile.

Il gruppo multidisciplinare ha coinvolto scienziati specializzati nell’identificazione e cattura di piccoli mammiferi e chirotteri, microbiologi genetisti e botanici. L’esperienza e la logistica locali sono state fornite dalla ONG locale Green Initiative che si concentra sulla conservazione dei vertebrati in Mongolia. La copertura mediatica della spedizione è stata assicurata da un fotografo/videomaker specializzato in scienze e spedizioni e le immagini sono state trasmesse sui social network (@GGE2022) attraverso dei tweet quotidiani, sui supporti di comunicazione istituzionale, sulla stampa in generale, ecc.

L’Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia-Romagna ha partecipato alla definizione dei protocolli di analisi e ha ricevuto campioni di pipistrelli e altro materiale sul quale nei prossimi mesi verranno svolti gli esami programmati per la ricerca ed identificazione di virus.

Le immagini del viaggio sono disponibili in un video pubblicato su youtube.