West Nile virus: aggiornamento sulla sorveglianza in Lombardia al 30 luglio 2025
Dal 2014, in Lombardia è attivo un piano regionale di monitoraggio per il West Nile virus (WNV), con l’obiettivo di rilevare in modo precoce la circolazione del virus sul territorio con una sorveglianza integrata medico-veterinaria.
IZSLER è coinvolto:
- Sorveglianza entomologica, attraverso il monitoraggio delle zanzare vettori;
- Sorveglianza veterinaria, rivolta agli equidi e all’avifauna selvatica.
Sorveglianza entomologica
Attualmente sono operative 45 trappole entomologiche distribuite su tutto il territorio regionale, con campionamenti effettuati ogni due settimane.
Al 30 luglio 2025 sono stati analizzati 185 pool di zanzare, per un totale di 10.980 esemplari. Le province con il maggior numero di zanzare campionate sono Pavia, Cremona, Mantova, Milano e Brescia (grafico 1).
Sono stati rilevati 6 pool positivi al West Nile virus (circa 588 zanzare infette), con campioni provenienti dalle province di Milano, Lodi e Pavia (figura 1).
Prima positività: 3 luglio 2025
Ultima positività: 23 luglio 2025
Sorveglianza veterinaria
Nell’ambito del piano regionale di monitoraggio per il West Nile virus, la sorveglianza veterinaria ha rilevato ad oggi:
- 1 caso positivo in un cavallo in provincia di Mantova, confermato in data 22 luglio 2025.
Per quanto riguarda la fauna selvatica, attraverso attività di sorveglianza attiva e passiva sull’avifauna, sono stati testati 1.117 uccelli divisi in 592 in sorveglianza attiva e 525 in sorveglianza passiva (vedi Grafico 2).
- Ad oggi non sono stati rilevati positività nei volatili
Andamento stagionale
Il trend delle positività rilevate nel 2025 risulta in linea con quanto osservato negli anni precedenti (vedi Grafico 3). Storicamente, la prima positività nelle zanzare viene rilevata nella prima metà di luglio, mentre le positività negli uccelli si manifestano verso la fine del mese.
Finalità del piano e misure di prevenzione
Uno degli obiettivi principali del piano regionale di monitoraggio è intercettare precocemente la circolazione del virus, così da prevenire l’infezione nell’uomo e attivare tempestivamente misure di controllo per limitare la diffusione del contagio nella popolazione.
Fin dalla sua attivazione nel 2014, il piano prevede che, a seguito dell’identificazione di circolazione virale, venga avviata su tutto il territorio regionale l’esecuzione del test WNV-NAT sui donatori di sangue ed emocomponenti, ai fini della sicurezza trasfusionale.