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EFSA, monitoraggio dei residui di medicinali veterinari: Report e Dashboard interattiva.

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EFSA, monitoraggio dei residui di medicinali veterinari: Report e Dashboard interattiva.

EFSA ha pubblicato il report annuale comunitario sul monitoraggio dei residui di medicinali veterinari e di altre sostanze negli alimenti di origine animale ed animali vivi per il 2023 negli Stati membri dell’UE, in Islanda e in Norvegia .

Nella relazione annuale dell’EFSA sui residui di medicinali veterinari negli animali vivi e nei prodotti di origine animale è proseguita la tendenza a un elevato rispetto dei limiti ufficiali. . Nel 2023, la percentuale di campioni non conformi è stata complessivamente dello 0,11% (602 di 548.194 campioni).

Il documento raccoglie i risultati dei campioni ottenuti dai seguenti  tre piani:

  • Piano nazionale di controllo basato sul rischio per la produzione negli Stati membri (0,15% di non conformità)

  • Piano nazionale di sorveglianza randomizzata (0,29% di non conformità)

  • Piano nazionale di controllo basato sul rischio per le importazioni da paesi terzi (0,23% di non conformità).

Il report supporta i gestori del rischio nella valutazione dell’efficacia dei piani di controllo sull’uso dei medicinali veterinari e il divieto di impiego delle sostanze vietate nella filiera alimentare e aiuta a determinare le misure correttive finalizzate a  ridurre ulteriormente le non conformità negli anni successivi.

Il documento è corredato da una dashboard interattiva nella quale è possibile navigare attraverso paesi, campioni, tipologia di matrici e risultati.

Comunicato EFSA

IZSLER in Cina per la Malattia Emorragica virale del coniglio

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IZSLER in Cina per la Malattia Emorragica virale del coniglio

Finalità principale della visita era il rafforzamento della cooperazione reciproca nel campo della prevenzione e del controllo delle malattie del coniglio attraverso scambi accademici, tenendo conferenze ed esplorando potenziali collaborazioni in aree come la Malattia Emorragica del Coniglio (RHD), la mixomatosi, l’evoluzione del lagovirus, lo sviluppo di vaccini e il benessere dei conigli allevat

Si è svolta dall’8 al 15 aprile una visita in Cina della Dr.ssa Patrizia Cavadini, attuale esperto designato del WOAH Reference Laboratory per RHD con il Dr. Antonio Lavazza.

Tale tipologia di collaborazione tecnico scientifica si colloca tra le attività previste dal mandato del WOAH per il due laboratori di referenza per le malattie del coniglio (RHD e Myxomatosi).

I ricercatori IZSLER sono stati invitati a recarsi in Cina per incontrare i locali ricercatori e svolgere una iniziale fase di divulgazione e comunicazione delle conoscenze e metodiche consolidate presso IZSLER, frutto di oltre 35 anni di studio sulle due malattie virali dei lagomorfi.

Nel corso della visita sono state toccate due città, Nanchino, dove sono stati incontrati i dirigenti e ricercatori del Veterinary Research Institute della Jiangsu Academy of Agricultural Sciences (JAAS-Cina), e Pechino dove è stato possibile incontrare sia i referenti della Rabbit Branch della China Animal Agriculture Association (CAAA), sia i docenti, dottorandi e studenti del Department of Veterinary Preventive Medicine della Beijing China Agricultural University (CAU).

Nella fotografia un intervento della dott. Cavadini.

Rischio Afta Epizootica: Domande e Risposte del webinar del 16 aprile 2025

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Il notevole interessa suscitato dal Webinar del 16 aprile scorso e le inevitabili domande sorte nei partecipanti hanno richiesto la predisposizione di un  confronto con gli esperti mediato da domande scritte in chat, alle quali si è cercato di rispondere nel modo più semplice, ma completo possibile

Le domande sono state poste in chat durante il webinar del 16 aprile 2025 e sono visibili al link seguente: Domande e risposte del webinar 16 aprile 2025.

Le Risposte sono del Centro di Referenza Nazionale per l’Afta Epizootica e le Malattie Vescicolari e degli esperti IZSLER.

le restanti informazioni e aggiornamenti sull’afta epizootica sono nella pagina :  AFTA EPIZOOTICA: AGGIORNAMENTI

Sanità: Ministero, Zooprofilattici e Regioni insieme per prevenire l’Afta Epizootica

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Sanità: Ministero, Zooprofilattici e Regioni insieme per prevenire l’Afta Epizootica

Una malattia altamente contagiosa, innocua per l’uomo, ma devastante per la zootecnia. L’AFTA epizootica colpisce bovini, suini e ruminanti, con sintomi gravi come lesioni alla bocca e agli arti. Non è pericolosa per la salute umana, ma oltre all’introduzione di animali vivi infetti in allevamento, è proprio l’uomo il principale vettore di diffusione, attraverso abiti, strumentazione, scarpe, veicoli e materiali contaminati.

Oggi, sebbene in Europa la malattia fosse stata eradicata dal 1991, la minaccia è tornata: casi recenti in Germania, Ungheria e Slovacchia hanno riportato l’allerta ai massimi livelli, dimostrando che il rischio di reintroduzione è concreto anche per il nostro Paese. Il virus, ancora endemico in Africa, Medio Oriente e Asia, può facilmente attraversare i confini, favorito da scambi commerciali e movimenti animali.

Per rispondere a questo scenario, il Ministero della Salute e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZSLER), che fa parte della Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani ed è Centro di Referenza Nazionale, FAO e WOAH per l’AFTA, hanno tenuto ieri 16 aprile 2025 un webinar operativo, rivolto ad allevatori, veterinari e operatori del settore agro-zootecnico, che ha registrato il record di oltre i mille partecipanti online sul canale youtube IZSLER, dove è possibile visualizzare la registrazione del webinar.

Tra i relatori Giovanni Filippini, Direttore generale della salute animale al Ministero della Salute, Tiziana Trogu, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, Silvia Bellini, dell’Osservatorio Epidemiologico dell’IZSLER e membro della Scientific Commission of Animal Disease del WOAH, Loris Alborali, Direttore Sanitario dell’IZSLER e il Direttore Generale GiorgioVarisco.

«L’early warning è la chiave – ha spiegato Giorgio Varisco, Direttore Generale dell’IZSLER, che fa parte della Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani. Prima si identifica un focolaio, più è efficace l’intervento. L’afta epizootica è un virus talmente diffusibile nell’ambiente che da un focolaio, in un attimo, si infettano tutte le stalle intorno, aumentando in maniera esponenziale il danno per il patrimonio zootecnico coinvolto. Proprio per questo formiamo continuamente veterinari, svolgiamo esercitazioni annuali e abbiamo istituito come Rete degli IZS, in collaborazione con il Ministero della Salute e le Regioni, una rete di protezione, pronta a intervenire in caso di emergenza, e predisposto linee guida specifiche per la gestione e il controllo sanitario di questi animali».

Sono anche disponibili le SLIDES DELLE RELAZIONI con molte indicazioni utili per riconoscere la malattia, valutarne la possibilità di diffusione e applicare le prime misure di prevenzione.

Alla pagina Aggiornamenti Afta del nostro sito si trovano tutte le notizie e i materiali informativi

Varisco al Made in Italy: Istituti Zooprofilattici, garanzia di sicurezza alimentare

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Varisco al Made in Italy: Istituti Zooprofilattici, garanzia di sicurezza alimentare

Attraverso la Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (Izs) Italiani viene garantita la sicurezza alimentare su tutte le produzioni di origine animale, come carne, latte, miele, uova e, in alcuni territori, anche su prodotti di origine vegetale. Controlli scrupolosi dalla terra alla tavola, quindi, ma anche lungo l’intera filiera produttiva, fino ai materiali di confezionamento, di packaging che entrano in contatto con gli alimenti e ai contenuti organolettici, passando per le analisi sensoriali dei prodotti per poterli distinguere per qualità e sicurezza. Quella della sicurezza alimentare è una garanzia del marchio Made in Italy”. Lo dichiara in una nota Giorgio Varisco, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (Izsler), in rappresentanza della Rete degli Istituti Zooprofilattici sperimentali italiani a margine dell’evento “Strategie e programmi di sviluppo in sinergia tra pubblico e privato nell’ambito della filiera agroalimentare e dell’export. Proteggere la filiera, promuovere l’eccellenza”, presso il ministero della Salute, in occasione della Giornata del Made in Italy. Con 10 sedi centrali, 90 sezioni territoriali, oltre 4mila collaboratori specializzati e qualificati e circa 25 milioni di analisi di laboratorio l’anno, la Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani rappresenta un importante strumento operativo per assicurare la sicurezza della filiera agroalimentare e dei prodotti italiani, monitorando la salubrità degli alimenti e dell’ambiente, la salute ed il benessere animale e l’antimicrobico resistenza (Amr), tutelando, dunque, anche la salute umana in ottica One Health. “Ogni laboratorio degli Izs che compone la Rete – spiega ancora Varisco – effettua quotidianamente esami di tipo microbiologico, chimico, di composizione organolettica e merceologica. I controlli e le analisi, associate alle azioni di sorveglianza epidemiologica e alle attività di ricerca sperimentale, permettono di mantenere un forte legame tra le tradizioni locali e l’ambiente stesso di produzione, sostenendo così tanto le grandi quanto le piccole produzioni territoriali, verificando scrupolosamente tutti i processi produttivi, proprio a garanzia della sicurezza alimentare. Questo permette a molti prodotti italiani di ottenere le Certificazioni di Prodotti Agroalimentari a marchio di origine (Dop, Igp)“.

Gli Istituti Zooprofilattici alla giornata del Made in Italy

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Gli Istituti Zooprofilattici alla giornata del Made in Italy

Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali hanno partecipato alla Giornata nazionale del Made in Italy svoltasi a Roma il 9 aprile 2025All’evento erano presenti oltre al Ministro della Salute Orazio Schillaci anche il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e il sottosegretario di Stato al Ministero della salute Marcello Gemmato.

“Le sfide per il nostro Made in Italy in questo momento sono diverse e dobbiamo essere preparati a fronteggiarle. Dal punto di vista sanitario, va evidenziato come in Europa siano riemerse, negli animali, malattie fino a pochi anni fa assenti o ritenute eradicate. Questo, come sanno bene gli addetti ai lavori ma forse meno i nostri concittadini, spesso porta a chiusure dei mercati esteri, per paura di importare agenti patogeni attraverso i prodotti, creando quelle che poi vengono definite ‘barriere sanitarie’ che comportano grandi ripercussioni a livello economico“. A evidenziarlo è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo oggi a Roma a un evento sulla filiera agroalimentare promosso dal ministero della Salute in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy 2025.

E’ essenziale – ha sottolineato il ministro – puntare sul nostro sistema della prevenzione e dei controlli veterinari. E’ un lavoro costante che vede impegnato ogni giorno il personale del ministero della Salute: direzioni competenti e uffici periferici, le Asl e le Regioni; la rete dei laboratori ufficiali degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e l’Istituto superiore di sanità; i carabinieri Nas“.

Per Schillaci è cruciale anche “continuare a investire negli strumenti che possono potenziare sempre di più la prevenzione e il controllo, sostenere la ricerca e la formazione, portando avanti condivisione e integrazione“. Il ministro ha ricordato i numeri di questa attività: nel 2023 sono stati “400 mila i controlli tramite ispezioni e audit sugli operatori del settore alimentare, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione; quasi 80 mila le attività di campionamento e analisi effettuate“. E’ stata portata avanti “l’applicazione del piano nazionale dei residui dei farmaci veterinari con quasi 25mila campioni analizzati” e “nel settore delle carni e dei prodotti a base di carne, sono stati eseguiti più di 30mila campioni per rischi chimici e microbiologici. E ancora sono mediamente 25 milioni le analisi di laboratorio effettuate annualmente dalla rete degli Istituti zooprofilattici sperimentali che rappresentano una vera eccellenza italiana. Tra sedi centrali e periferiche, la rete dei laboratori ufficiali degli Istituti conta oltre 4mila persone”

Webinar: Rischio afta epizootica in Europa e in Italia, 16 aprile 2025

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Webinar: Rischio afta epizootica in Europa e in Italia, 16 aprile 2025

Il 16 aprile p.v. dalle ore 14.00 alle ore 15.00 l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna sede del Centro di Referenza Nazionale per le malattie vescicolari, in collaborazione con la  Direzione Generale Della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute, terrà, un webinar finalizzato a fornire informazioni relative alla presenza di focolai di afta epizootica sul territorio dell’Unione Europea.

Nel programma allegato è indicato il link per l’accesso. Per assicurare la partecipazione del maggior numero di persone interessate l’evento sarà anche trasmesso sul canale live youtube IZSLER,

ID webinar: 858 6696 0357  passcode 047429

AGGIORNAMENTI AFTA EPIZOOTICA : La malattia avanza e si muove verso l’ Austria

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AGGIORNAMENTI AFTA EPIZOOTICA : La malattia avanza e si muove verso l’ Austria

Nel tardo pomeriggio del 25 marzo 2025 , a distanza di 19 giorni dal primo focolaio, è stato confermato un secondo focolaio di afta epizootica in Ungheria.

Il focolaio è stato identificato a Levèl nella contea di Győr-Moson-Sopron vicino al confine con l’Austria, in una azienda con circa 3000 bovini.

Lievi segni clinici, osservati la mattina del 25 marzo, sono poi stati confermati dalle analisi di laboratorio.

E’ in corso l’indagine epidemiologica e la vaccinazione di emergenza nell’azienda (suppressive vaccination). Le operazioni di abbattimento sono pianificate a partire da Venerdì.

Dal 7 Marzo, data del primo focolaio identificato in Ungheria ad oggi, sono stati notificati 6 focolai, quattro in Slovacchia e due in Ungheria.

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