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Aggiornato l’elenco dei formatori per il patentino ai proprietari di cani

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Aggiornato l’elenco dei formatori per il patentino ai proprietari di cani

L’Ordinanza sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani pubblicata lo scorso settembre in Gazzetta Ufficiale ha esteso ai medici veterinari liberi professionisti – esperti e formati – la possibilità di realizzare i corsi volontari per i proprietari di cani finalizzati al rilascio del patentino come previsti dal DM 26 novembre 2009.

Per favorire la diffusione dei corsi volontari per i proprietari di cani, come auspicato anche dal Sottosegretario De Filippo al momento della firma dell’Ordinanza, il Centro Nazionale di Referenza per la Formazione in Sanità Pubblica Veterinaria, già incaricato dal Ministero della Salute della formazione dei medici veterinari formatori, ha organizzato  nel 2015il primo dei nuovi corsi destinati ai medici veterinari liberi professionisti che si occupano di clinica degli animali da compagnia e ai dipendenti del SSN che operano nella prevenzione del randagismo.

I nominativi dei medici veterinari formati sono inseriti in un elenco gestito dal Centro di Referenza Nazionale per la Formazione in Sanità Pubblica Veterinaria, al quale i provider dei corsi inviano i nominativi dei partecipanti.

L’elenco è stato recentemente aggiornato ed è reperibile nella pagina del Centro di referenza per la formazione in sanità pubblica veterinaria alla voce “Portali e applicativi”

 

Biosicurezza negli allevamenti suini, Decreto 28 giugno 2022

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Biosicurezza negli allevamenti suini, Decreto 28 giugno 2022

Il Decreto 28 giugno 2022 (GU 173 del 26/72022) definisce i requisiti di biosicurezza degli stabilimenti che detengono suini per allevamento, delle stalle di transito e dei mezzi che trasportano suini.

Le misure di biosicurezza definite dal decreto consistono in misure di protezione strutturali, legate pertanto alla struttura fisica dell’allevamento e in misure di gestione: piani, procedure di gestione e modalità applicative dei piani stessi che garantiscono i livelli di protezione richiesti. L’azienda sanitaria locale territorialmente competente, anche nell’ambito delle attività previste dai vigenti programmi di sorveglianza ed eradicazione delle malattie del suino, effettua la verifica del rispetto dei requisiti di biosicurezza previsti dal decreto, stabilendo piano di controllo a seconda della presenza di allevamenti sul proprio territorio.

L’elemento determinante è il sistema Classyfarm che permette la valutazione del rischio biosicurezza dell’allevamento tenendo in considerazione diversi parametri.

L’azienda sanitaria locale competente per territorio, nell’ambito dell’attività di verifica dei livelli di biosicurezza degli allevamenti, utilizza le check list e le funzionalità del sistema informativo ClassyFarm.it. , che opera in cooperazione applicativa con gli altri sistemi informativi che fanno parte del portale Vetinfo.it e banche dati delle autorità competenti regionali e locali.

Ai fini della definizione delle priorità inerenti le attività previste nell’ambito dei programmi nazionali e regionali di sorveglianza ed eradicazione delle malattie del suino, le autorità competenti tengono conto della categorizzazione degli allevamenti in funzione del rischio biosicurezza, ottenuta attraverso la compilazione delle check list all’interno del sistema informativo ClassyFarm.it.it, ivi comprese quelle compilate in autocontrollo negli allevamenti suinicoli ove siano aggiornate e ritenute rilevanti dall’autorità competente.

Il decreto è completato da un allegato che descrive adeguatamente i requisiti richiesti in relazione anche alla tipologia di allevamento.

 

Istopatologia, una linea guida per la diagnostica negli animali da Reddito

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Istopatologia, una linea guida per la diagnostica negli animali da Reddito

L’impiego dell’istopatologia nell’ambito della diagnostica degli animali da reddito, si rende frequentemente necessario per una corretta diagnosi e per indirizzare puntualmente le scelte terapeutiche o di prevenzione. A questo scopo la conoscenza delle condizioni per le quali la metodica diventa strumento fondamentale per la conferma della diagnosi è un requisito necessario. Allo stesso tempo l’acquisizione di nozioni per il corretto campionamento e l’invio dei campioni al laboratorio d’istologia costituiscono aspetti di primaria importanza per l’ottenimento di risultati conclusivi.

Il 29 giugno 2022 in un corso frequentato dal personale IZSLER e da Colleghi Veterinari suiatri e buiatri, dal titolo Istopatologia nelle specie da reddito: principi, finalità, campionamento e impiego nella pratica, è stato illustrato da docenti universitari e dai colleghi dei Servizi di istopatologia dell’IZSLER, l’utilizzo dell’istopatologia nella diagnostica degli animali da reddito, completandolo con la presentazione di casi clinici. Sono state in quel contesto distribuite Linee guida all’esame istopatologico nel suino, bovino e specie avicole, relative all’impiego dell’istopatologia nella diagnosi delle malattie degli animali da reddito e al corretto campionamento. Queste nascono dalla consapevolezza di quanto sia frustrante emettere e soprattutto ricevere referti analitici non diagnostici o non conclusivi. Sebbene l’evenienza non sia legata esclusivamente alle fasi preanalitiche della prova, esse sono determinanti ed in grado di influenzare l’esito finale più che per ogni altro metodo diagnostico. Al fine di aumentare le possibilità del patologo di giungere a una diagnosi definitiva è estremamente importante seguire alcuni aspetti relativi al prelievo, alla conservazione ed all’invio dei campioni.

Le linee guida prodotte sono ora a disposizione di tutti gli interessati alla sezione “Manuali e brochure” del sito IZSLER.

Come sviluppare pareri scientifici in materia di benessere animale nel contesto della strategia europea Farm to Fork

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Come sviluppare pareri scientifici in materia di benessere animale nel contesto della strategia europea Farm to Fork

Il benessere degli animali riveste un ruolo sempre più preponderante nel mandato dell’EFSA. Le valutazioni scientifiche dell’Agenzia sono di aiuto ai gestori del rischio nell’individuare metodi per ridurre il dolore, il disagio e altre forme di sofferenza negli animali, migliorando il loro benessere dove possibile. Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sulla salute e il benessere degli animali  ha valutato molte delle componenti del benessere animale quali la stabulazione e la gestione, il trasporto e la macellazione di animali d’allevamento come suini, ovini, pollame, bovini e pesci. I portatori di interesse svolgono un ruolo centrale nell’emanare raccomandazioni e linee guida, individuando questioni di potenziale preoccupazione e fornendo commenti sulle attività dell’EFSA e sui suoi approcci scientifici.

EFSA ha prodotto una linea guida metodologica per sviluppare diversi pareri scientifici sul benessere e la protezione degli animali in risposta a sette mandati ricevuti dalla Commissione europea nel contesto della revisione della strategia Farm to Fork (F2F). La Commissione europea ha richiesto all’EFSA sette mandati e l’EFSA risponderà con 11 pareri perché il mandato originario sui trasporti era suddiviso in cinque pareri. L’elenco di 11 pareri scientifici a cui si riferisce questa guida metodologica è quindi:

1) Protezione degli animali durante il trasporto (animali liberi – bovini)

2) Protezione degli animali durante il trasporto (animali che si muovono liberamente – suini)

3) Protezione degli animali durante il trasporto (animali che si muovono liberamente – cavalli, asini e loro attraversamenti)

4) Protezione degli animali durante il trasporto (animali che si muovono liberamente – pecore e capre)

5) Protezione degli animali durante il trasporto (animali trasportati in container)

6) Protezione dei suini

7) Protezione dei vitelli

8) Protezione del pollame domestico allevato per la produzione di uova (galline ovaiole)

9) Tutela del pollame domestico allevato per la produzione di carne (polli da carne)

10) Protezione di anatre, oche e quaglie

11) Protezione delle vacche da latte

I pareri saranno pubblicati tra settembre 2022 e aprile 2023.

Lo sviluppo di questa metodologia comune è eseguito da un gruppo di lavoro chiamato “Welfare task force F2F” che coinvolge il personale dell’EFSA (compreso uno specialista in elicitation), i membri dei diversi gruppi di lavoro e membri del gruppo AHAW (Comitato scientifico dell’EFSA, 2018) , compresi esperti che hanno familiarità con i documenti di orientamento sull’analisi dell’incertezza nelle valutazioni scientifiche del rischio.

La guida metodologica è stata sviluppata seguendo le raccomandazioni dello sviluppo del protocollo di orientamento dell’EFSA (EFSA, 2020). È sviluppato come guida “generica” che consente ai diversi gruppi di lavoro di adattarlo in modo flessibile alle situazioni specifiche dei loro mandati (ad es. scenari specie-specifici).

 

Rileva, Previeni, Segnala: La campagna dell’EFSA contro la peste suina africana continua

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Rileva, Previeni, Segnala: La campagna dell’EFSA contro la peste suina africana continua

La peste suina africana (PSA) è una malattia che colpisce i suini domestici e selvatici. Sebbene innocua per l’uomo, può essere letale per i suini e ha gravi ripercussioni socio-economiche nei Paesi interessati. Negli ultimi anni si è diffusa in Europa e si sono riscontrati casi anche in Italia. Per prevenire il diffondersi della malattia è stata lanciata dall’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) una campagna di informazione.

La peste suina africana è innocua per l’uomo, ma le zone interessate da PSA subiscono notevoli perdite economiche a causa delle restrizioni sulle esportazioni di carne, e le attività forestali locali possono venire influenzate dalla diminuzione di cinghiali provocata dal virus.

Al momento non esiste un vaccino per la PSA, quindi le misure di prevenzione sono l’unico modo per arrestare la diffusione di questa malattia mortale.

L’EFSA continua gli sforzi per fermare la diffusione della peste suina africana in Europa estendendo la campagna per un terzo anno e avviando nuove attività pilota in quattro paesi. Destinata alla regione sud-orientale dell’Europa, la campagna si svolge in collaborazione con le autorità locali ed è in corso in diciotto paesi focus: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Kosovo1, Lettonia, Lituania , Montenegro, Macedonia del Nord, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia. Agricoltori, veterinari e cacciatori saranno coinvolti nella campagna, poiché svolgono un ruolo importante nel consigliare gli agricoltori sulla biosicurezza in azienda. La campagna #StopASF mira a informare gli agricoltori, nonché i veterinari e i cacciatori, su cosa prestare attenzione. Con l’assistenza di gruppi di agricoltori locali, organizzazioni veterinarie, associazioni di cacciatori e altri organismi pertinenti, la campagna mira a sensibilizzare su come prevenire la diffusione della PSA. Per scoprire di più Scopri di più si può visitare il sito web della campagna ASF dell’EFSA per ulteriori informazioni, schede informative, infografiche, post sui social media.

Centro di Referenza Nazionale per i Rischi emergenti in sicurezza alimentare la direzione passa al Dott. Guido Finazzi

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Centro di Referenza Nazionale per i Rischi emergenti in sicurezza alimentare la direzione passa al Dott. Guido Finazzi

Il Centro di Referenza Nazionale per i rischi emergenti in sicurezza alimentare è stato istituito dal Ministero della Salute al fine di consentire al sistema di sanità pubblica veterinaria di dotarsi di un efficace strumento per l’individuazione di rischi emergenti e garantire, di conseguenza, l’adozione di misure efficienti per la salvaguardia della salute pubblica.
Il Centro di referenza che ha sede presso la Sede territoriale di Milano dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, nelle sue attività coinvolge diverse professionalità che afferiscono al Dipartimento di Sicurezza alimentare e all’Unità di Analisi del rischio ed Epidemiologia genomica.

Il dott. Finazzi, che attualmente all’interno del reparto Controllo alimenti della Sede di Brescia dell’IZSLER ha la responsabilità del Laboratorio Microbiologia Campioni Ufficiali con supervisione dell’attività analitica sui campioni Ufficiali comprensiva delle attività finalizzate all’export Usa e export Russia, si è occupato all’interno di IZSLER di Analisi microbiologiche e virologiche degli alimenti di origine animale e vegetale, caratterizzazione microbiologica dei prodotti tipici, attuazione di protocolli sperimentali di contaminazione sui prodotti alimentari in corso di trasformazione o durante la loro shelf-life per valutare la sopravvivenza dei principali patogeni alimentari e la loro capacità di produrre tossine, assistenza alle ASL e ai produttori nell’interpretazione dei risultati sperimentali ottenuti e nell’utilizzo della Microbiologia predittiva per l’effettuazione di una corretta analisi del rischio con la finalità di migliorare la sicurezza degli alimenti a tutela della salute del consumatore.

Autore o coautore di numerose pubblicazioni nel settore della sicurezza alimentare, sostituisce il Dott. Giorgio Varisco alla guida del Centro di Referenza Nazionale per i rischi emergenti in sicurezza alimentare.

I migliori auguri al dott. Finazzi per il nuovo incarico e il ringraziamento al Dr. Varisco per il lavoro svolto.

CRN per tubercolosi da My. Bovis, nuovo responsabile Dott. Marco Tamba

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CRN per tubercolosi da My. Bovis, nuovo responsabile Dott. Marco Tamba

Il Dott. Marco Tamba è stato nominato Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Tubercolosi da Mycobacterium bovis (CRN TBC), con nota prot. 15112 del 05/07/2022 in sostituzione della Dott.ssa Pacciarini, che ha lasciato il servizio presso IZSLER.

A partire dal 2000 il CRN TBC ha progressivamente ampliato e consolidato le proprie competenze fornendo supporto tecnico scientifico al Ministero della Salute, alle Regioni e Province Autonome, e ai servizi veterinari locali. Oltre a ciò, il Centro partecipa a gruppi di lavoro della Commissione Europea, sviluppa e valida nuove tecniche diagnostiche, partecipa a convegni nazionali ed internazionali, effettua attività di ricerca, organizza corsi di formazione e prove interlaboratorio per la rete degli IIZZSS. L’attività del CRN TBC è attualmente suddivisa tra 5 laboratori ed il Dott. Tamba curerà il coordinamento delle loro attività.
Il dott. Tamba mantiene il proprio ruolo di Dirigente Responsabile del Reparto Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna (SEER), e porterà al CRN TBC le proprie competenze sul controllo ed eradicazione delle malattie infettive degli animali maturate in trenta anni di servizio presso il CRN per l’Epidemiologia Veterinaria di Teramo prima e in seguito presso l’Osservatorio Epidemiologico Veterinario dell’Emilia-Romagna.

Al dott. Tamba gli auguri per il nuovo incarico e alla dott.ssa Pacciarini il ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni.

Malattie da zecche, a Pavia e Sondrio la prevenzione si estende

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Malattie da zecche, a Pavia e Sondrio la prevenzione si estende

I cambiamenti climatici, l’aumento della popolazione umana e la globalizzazione richiedono un approccio One Health volto allo studio della diffusione di vettori e agenti di malattia, che possono essere trasmessi all’uomo dagli animali, ma anche da insetti, zecche o altri vettori biologici.

In questa prospettiva le province di Sondrio e di Pavia hanno iniziato in questi anni un’opera di sensibilizzazione dei cittadini verso le infezioni trasmesse da zecche, che nel periodo estivo sono attive e facilmente causa di morsi a seguito del contatto frequente dell’uomo con l’ambiente naturale.

L’ATS di Pavia e l’ATS di Sondrio hanno diffuso locandine informative e brochures per spiegare i comportamenti da tenere in caso di morso da zecche, e anche come contribuire alla conoscenza della situazione delle malattie trasmesse da zecche portandole alle locali Sedi Territoriali dell’Istituto Zooprofilattico.

Nel periodo 2018-2021 sono state analizzate dalla Sede di Pavia  922 zecche recuperate da pazienti umani. Le zecche sono state testate per la presenza di agenti patogeni dei generi Rickettsia, Borrelia, Francisella, Coxiella e per il virus della TBE. Sono state rilevate 71 zecche positive per Rickettsia, 101 positive per Borrelia e 2 per Francisella; un solo positivo per il virus della TBE e uno per Coxiella burnetii.

La conoscenza della presenza di questi patogeni e della loro frequenza aiuterà nelle decisioni di profilassi o di terapia che saranno messe in atto dai medici in conseguenza dei morsi da zecche.

RIAPERTURA DEI TERMINI PER IL CONCORSO PUBBLICO PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO DI N. 1 UNITA’ DI PERSONALE COLLABORATORE PROFESSIONALE DELLA RICERCA SANITARIA

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RIAPERTURA DEI TERMINI PER IL CONCORSO PUBBLICO PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO DI N. 1 UNITA’ DI PERSONALE  COLLABORATORE PROFESSIONALE DELLA RICERCA SANITARIA

Si porta a conoscenza che in esecuzione del decreto del Direttore Generale n. 166 del 31.05.2022 sono riaperti i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo determinato e tempo pieno di n. 1 unità di personale nel profilo professionale di collaboratore professionale della ricerca sanitaria, cat. D da assegnare al Dipartimento Amministrativo. indetto con decreto del Direttore Generale n. 65 adottato in data 2.03.2022.

Tra i requisiti:

– Laurea triennale appartenente ad una delle Classi di Laurea di cui al D.M. 270/2004  (vedi elenco nel bando)

– Lauree Specialistiche (LS) equiparati con D.M. n. 509/99 (vedi elenco nel bando)

– Lauree Magistrali (LM) equiparati con D.M. n. 270/04: (vedi elenco nel bando)

 

– Diploma di Laurea, di cui agli ordinamenti non ancora riformulati ai sensi del decreto ministeriale n. 509 del 1999, in

  • Economia e Commercio;
  • Scienze politiche;
  • Giurisprudenza;
  • Lingue e letterature straniere;
  • Scienze della Comunicazione.

 

 

Il bando è scaricabile alla sezione concorsi al seguente link

Incontro alla Sede Territoriale di Binago per i Cinghiali dell’Olgiatese

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Incontro alla Sede Territoriale di Binago per i Cinghiali dell’Olgiatese

La campagna di selezione avviata grazie anche alla collaborazione di IZSLER nell’allestimento di una cella dedicata al deposito dei campioni da analizzare.

Presenti all’incontro presso la sede Territoriale di Binago il Presidente Fermi di Regione Lombardia e il sindaco di Binago Alberto Pagani con gli amministratori locali e i rappresentanti delle categorie agricole. Presenti per IZSLER il il dr. Sala della Sede di Binago e il dr. Varisco, capo dipartimento dell’Area Territoriale Lombardia

COMUNICATO STAMPA:

Milano, 6 luglio 2022 – “Entro fine luglio sarà aperta e introdotta la caccia di selezione ai cinghiali nell’ATC dell’Olgiatese e contestualmente sarà mantenuto al 10% il valore complessivo dei risarcimenti a carico dell’ATC per i danni causati dal cinghiale”.

Lo annuncia il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi in occasione dell’incontro che si è tenuto oggi a Binago, presso la sede dell’Istituto Zooprofilattico, con gli amministratori locali e i rappresentanti delle categorie agricole.

“In occasione della prossima Sessione di Bilancio convocata per il 26 luglio -spiega Fermi- di concerto con l’Assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, porteremo al voto dell’Aula una modifica delle normative vigenti per alleggerire la quota a carico dell’ATC e destinata ai risarcimenti per i danni causati dai cinghiali. E’ chiaro infatti che se la quota di contribuzione dovesse salire al 30%, finirebbe col gravare pesantemente sul bilancio finanziario dell’ATC mettendo a rischio l’attività dello stesso ente”.

“Ringrazio il Presidente Fermi e il Sottosegretario Turba per essersi adoperati per l’apertura della caccia di selezione nel nostro ambito territoriale senza aggravio di costi -ha sottolineato il Presidente dell’ambito territoriale olgiatese Attilio Guin–. E’ chiaro che con 500 cacciatori e 70mila euro di bilancio non possiamo accollarci una percentuale di risarcimenti danni del 30%, altrimenti gli ordinari costi gestionali diventerebbero per noi insostenibili”.

L’apertura della caccia di selezione era vincolata all’allestimento della cella, finanziata da Regione Lombardia e che è stata realizzata a Binago. La cella, destinata al deposito e alla conservazione dei cinghiali in attesa delle analisi da parte degli uffici veterinari preposti, è stata ultimata e sarà disponibile e operativa presso la stessa sede dell’Istituto Zooprofilattico già nei prossimi giorni.

 

“La presenza del cinghiale è ormai incompatibile nelle aree dove ci sono attività agricole -ha concluso il Sindaco di Binago Alberto Pagani-, siamo in una fase di grave emergenza ed è a rischio la sussistenza di molte attività agricole. Bene la caccia di selezione, ma dobbiamo rivedere anche la normativa nazionale prevedendo vincoli e misure ancora più drastiche e permanenti

 

Si ringrazia Ansa per la fotografia