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Fao, linee guida di epidemiologia per i servizi veterinari

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Fao, linee guida di epidemiologia per i servizi veterinari

Lo sviluppo della capacità operativa in epidemiologia è una parte fondamentale del rafforzamento dei sistemi sanitari che si occupano degli animali. L’obiettivo di un programma di formazione epidemiologica sul campo è migliorare la capacità istituzionale di rilevare, prevenire, controllare e gestire le malattie degli animali che hanno un impatto negativo sulla salute umana e animale, sui mezzi di sussistenza degli agricoltori, sulla sicurezza alimentare e sul commercio.

La FAO (Food and Agriculture Organization) ha prodotto linee guida che presentano un approccio in otto fasi per sviluppare programmi di formazione basati sulle competenze, dalla valutazione dei bisogni e della preparazione di un paese o regione, allo sviluppo, pianificazione, attuazione, monitoraggio e valutazione dell’impatto dei programmi di formazione in epidemiologia sul campo.

Queste linee guida dovrebbero aiutare ad affrontare i bisogni e le priorità dei servizi veterinari nel settore specifico della salute animale sviluppando le competenze di base nel campo dell’epidemiologia.

FAO. 2021. Developing field epidemiology training for veterinarians – Technical guidelines and core competencies. FAO Animal Production and Health Guidelines, No. 27. Rome.

https://doi.org/10.4060/cb7545en

https://www.fao.org/publications/card/en/c/CB7545EN/

Fondazione Iniziative Zooprofilattiche Zootecniche, conferma al vertice

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Fondazione Iniziative Zooprofilattiche Zootecniche, conferma al vertice

Costantino Vitali è stato confermato alla presidenza di Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche. L’ente rappresenta da circa 50 anni un punto di riferimento nel campo della formazione nel settore agricolo, zootecnico, agroalimentare, veterinario e biomedico attraverso convegni a livello regionale, nazionale ed internazionale e una collana di numerose pubblicazioni monografiche e atti di convegni. Vitali sarà affiancato nel direttivo da Francesco Bettoni e Ezio Maiolini.

Il Consiglio Generale si completa con Mario Chiari, Giovanni Garbelli e Marco Rossi. In consiglio sono rappresentati i cinque enti Intesa San Paolo, la Camera Commercio, l’Istituto Zooprofilattico Lombardia Emilia Romagna,l’amministrazione provinciale e la Fondazione I.A.R. Onlus, eredi dei fondatori dell’Istituto Zooprofilattico negli anni 20 del secolo scorso.

UNIMI, formare ed informare sulla rabbia

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UNIMI, formare ed informare sulla rabbia

UniMi organizza un convegno sulla Rabbia l’8 aprile 2022, in presenza e in streaming, per rispondere alla necessità di formare e informare i veterinari sulla rabbia in occasione dell’ingresso in Italia di cani e gatti provenienti dall’Ucraina, zona nella quale la rabbia è ancora presente.

Presentazione del convegno:

Stiamo vivendo un momento storico molto delicato: decine di migliaia di profughi fuggono dall’Ucraina anche con i loro animali al seguito in cerca di un rifugio in uno dei paesi europei pronti a riceverli. Ma l’Ucraina rappresenta oggi il paese con il più alto numero di casi di rabbia dell’intera Europa. 

Per farci trovare pronti ad accogliere uomini e animali in fuga dalla guerra in modo corretto dal punto di vista non solo umanitario ma anche sanitario, è stato organizzato a tempo di record questo convegno, con lo scopo di informare e formare i medici veterinari pubblici e privati, gli studenti di area veterinaria e tutte le persone interessate che operano nel settore sanitario su questa pericolosa ma prevenibile zoonosi. 

Siete quindi tutti invitati a partecipare a questo evento (in presenza e in streaming) dove interverranno tutte le figure, coinvolte a livello nazionale in ambito veterinario e umano, che stanno lavorando insieme in prima linea, in pieno spirito One Health, per fare in modo che la rabbia non torni a rappresentare un problema sul nostro territorio indenne da anni.

United against rabies” è il nome della storica collaborazione di WHO, OIE e FAO unite nell’ambizioso progetto “Zero by 30!” che mira a ridurre a zero i casi di rabbia umana trasmessa dai cani entro il 2030: e anche noi uniti ce la faremo!

Programma e indicazioni per partecipare sono riportati nella locandina; per seguire l’evento in presenza è necessaria l’iscrizione.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento potete rivolgervi alla Prof.ssa Paola Dall’Ara (paola.dallara@unimi.it)

La resistenza agli antibiotici continua ad essere elevata per Salmonella e Campylobacter

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La resistenza agli antibiotici continua ad essere elevata per Salmonella e Campylobacter

Il rapporto pubblicato in questi giorni dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) illustra la situazione delle resistenze agli antibiotici nell’uomo e negli animali.

Nel 2020 la campilobatteriosi è stata la zoonosi maggiormente segnalata nell’UE, oltre che la causa di malattia veicolata da alimenti riferita con maggior frequenza. I batteri Campylobacter isolati nell’uomo e nel pollame continuano a mostrare una resistenza molto alta alla ciprofloxacina, un antibiotico fluorochinolone comunemente usato per trattare alcuni tipi di infezioni batteriche nell’uomo.

Anche per Salmonella enteritidis, il tipo di Salmonella più comune nell’uomo, sono state osservate tendenze crescenti di resistenza alla classe di antibiotici chinoloni/fluorochinoloni.

Un calo nella resistenza alle tetracicline e all’ampicillina in Salmonella isolata in esseri umani è stato osservato, rispettivamente, in nove e dieci Paesi nel periodo compreso tra il 2016 e il 2020, in maniera particolarmente evidente in Salmonella typhimurium. Nonostante il calo, la resistenza a tali antibiotici resta ancora alta nei batteri di provenienza sia umana che animale.

Il Rapporto contiene ulteriori dettagli anche su altri tipi di batteri e presenta la situazione generale a livello europeo. È anche disponibile una pagina interattiva di visualizzazione dati sul sito EFSA mostra i livelli di resistenza nell’uomo, negli animali e negli alimenti, Paese per Paese, nel 2019 e nel 2020, con l’avvertenza che la pandemia ha reso difficile in alcuni paesi e in alcuni momenti il monitoraggio e la raccolta dati .

24 marzo Giornata mondiale della tubercolosi (TBC)

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24 marzo Giornata mondiale della tubercolosi (TBC)

In ricordo del 24 marzo 1882, quando Robert Koch annunciò alla comunità scientifica la scoperta dell’agente eziologico di tale malattia (Mycobacterium tuberculosis)

In Italia e nel mondo sono stati fatti grandissimi passi avanti nella lotta alla TBC, per esempio nella lotta alla tubercolosi degli animali da reddito molte nazioni sono ormai indenni e i prodotti alimentari sempre più sicuri. L’infezione inter-umana è però ancora un problema nelle aree più svantaggiate economicamente e dove le precarie condizioni igienico sanitarie costituiscono l’elemento decisivo nella trasmissione della malattia. Il fatto che la mattia sia facilmente diagnosticabile e curabile rende urgente investire risorse per salvare vite umane

Il tema della Giornata mondiale della tubercolosi 2022 – “Investire per porre fine alla tubercolosi. Save Lives.‘ -trasmette l’urgente necessità di investire risorse per intensificare la lotta contro la tubercolosi e raggiungere gli impegni presi dai leader globali per porre fine alla tubercolosi. Ciò è particolarmente critico nel contesto della pandemia di COVID-19 che ha messo a rischio i progressi per la sconfitta della tubercolosi e per garantire un accesso equo alla prevenzione e all’assistenza in linea con la spinta dell’OMS verso il raggiungimento della copertura sanitaria universale.

Il sito del Ministero della Salute riporta informazioni dettagliate sulla malattia in Italia e nel mondo.

Dall’Italia alla Mongolia a caccia di virus e non solo

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Dall’Italia alla Mongolia a caccia di virus e non solo

A maggio 2022, una spedizione scientifica di 25 giorni organizzata dall’Università di Firenze, in Italia, porterà un gruppo di 14 scienziati e 3 persone di supporto in una delle regioni più remote e meno densamente popolate del pianeta: il Deserto del Gobi in Mongolia.

La missione del gruppo sarà quella di esplorare la biodiversità faunistica e microbica del Grande Gobi, un santuario naturale che conserva molte specie di notevole valore conservativo come lo straordinariamente raro orso del Gobi.

In collaborazione tra l’Università Nazionale della Mongolia, l’Università di Verona, ISPRA (Istituto Italiano per la Protezione e la Ricerca Ambientale), IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna) e l’Università di Firenze, la missione sarà incentrata sul ricerca di piccoli mammiferi come criceti, gerbilli e chirotteri, al fine di completare una checklist della fauna dei mammiferi del Grande Gobi A.

Gli animali saranno studiati non solo da un punto di vista sistematico e di conservazione ma anche da un punto di vista epidemiologico attraverso l’analisi del loro microbioma (batteri e virus). Questi studi possono portare a una migliore comprensione delle comunità microbiche e quindi fornire strumenti per potenziali cure, vaccini e anticipazione di nuove malattie.

Alcuni dei campioni raccolti saranno sequenziati in loco attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia, in un laboratorio di biologia molecolare completamente portatile. La tecnica del barcoding del DNA/RNA sarà utilizzata anche per identificare i virus e altri agenti patogeni legati ai mammiferi in aree remote e isolate.

Il gruppo sarà multidisciplinare e coinvolgerà scienziati specializzati nell’identificazione e cattura di piccoli mammiferi e chirotteri, microbiologi genetisti e botanici. L’esperienza e la logistica locali saranno fornite dalla ONG locale Green Initiative che si concentra sulla conservazione dei vertebrati in Mongolia. La copertura mediatica della spedizione sarà assicurata da un fotografo/videografo specializzato in scienze e spedizioni e le immagini appariranno sui social network (@GGE2022), sui supporti di comunicazione istituzionale, sulla stampa in generale, ecc.

I campioni andranno ad arricchire le collezioni del Museo, e tutti i dati scientifici raccolti durante la spedizione verranno successivamente pubblicati nelle apposite riviste scientifiche.

IZSLER parteciperà attraverso il laboratorio di virologia esaminando campioni specifici inviati per la ricerca di nuovi virus.

Database UE per conoscere test e metodi disponibili per la diagnosi di Covid-19

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Database: UE per test e metodi diagnostici verso Covid-19

Insieme alla campagna di vaccinazione, i test su larga scala sono diventati uno strumento chiave nella lotta contro la pandemia. I Professionisti della salute e anche semplici utenti si trovano ad affrontare una serie vertiginosa di dispositivi di test tra cui scegliere, dopo che migliaia di essi sono stati immessi sul mercato. Riconoscendo il problema, la Commissione europea ha chiesto, nell’aprile 2020, una “panoramica centralizzata delle informazioni disponibili sull’esecuzione dei test e fungere da punto di contatto unico per la gestione di queste informazioni“. Il JRC (Joint Research Center) ha prodotto la panoramica richiesta e da essa ha sviluppato il database sui dispositivi diagnostici in vitro e sui metodi di test per il COVID-19, uno sportello unico che raccoglie informazioni sui kit e sui metodi di test per il COVID-19.

L ‘obiettivo della banca dati del JRC sui dispositivi diagnostici in vitro e sui metodi di prova per il COVID-19 è raccogliere in un unico luogo tutte le informazioni pubblicamente disponibili sulle prestazioni dei dispositivi medico-diagnostici in vitro (IVD) con marchio CE, nonché sui dispositivi sviluppati in laboratorio e relativi metodi di prova per COVID-19. Il database è curato manualmente e periodicamente aggiornato. La banca dati è consultabile qui. I metodi sono catalogati per categorie a seconda del principio di funzionamento ed è disponibile nella stessa pagina un collegamento con le fonti bibliografiche a supporto dei metodi diagnostici contenuti nel database, una messe di informazioni attendibili per quanti desiderano conoscere i metodi attuali o sviluppare nuovi metodi per la diagnosi di Covid-19

Zooprofilattico sono passati cento anni…

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Zooprofilattico sono passati cento anni…

Il 2021 ha segnato il completamento dei 100 anni di vita dell’Istituto Zooprofilattico a Brescia, una avventura cominciata con una piccola “Stazione” il cui aggettivo “Sperimentale” è diventato sostantivo ( a Brescia l’IZSLER viene chiamato ancora “La Sperimentale”). L’attitudine alla sperimentazione  ha infatti da sempre rappresentato la sostanza delle attività e ancora oggi costituisce il carburante speciale di una grande macchina produttrice di servizi e conoscenza. Quello che cento anni fa si chiamava attività sperimentale, oggi si chiama ricerca e applicazione della ricerca ai problemi sanitari, in particolare nelle situazioni di necessità determinate da epidemie negli animali, tossinfezioni alimentari nonché malattie dell’uomo come la recente pandemia. Il contributo è costantemente orientato alla diagnostica (scoprire le malattie), alla profilassi (prevenirle)  alla comprensione e previsione della loro diffusione (epidemiologia, valutazione del rischio)  con il fine ultimo, ove possibile, di giungere alla loro eradicazione.

IZSLER festeggerà i passati 100 anni con una giornata commemorativa presso l’Auditorium del Complesso Museale di Santa Giulia nella quale ci sarà spazio per far conoscere più a fondo la realtà attuale dell’Ente e permettere ai dipendenti di ieri e di oggi di incontrarsi e confrontare le reciproche esperienze.

Arrivederci al 13 maggio 2022

Classyfarm – Corso di formazione FAD per il controllo ufficiale del benessere animale nelle ovaiole

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Classyfarm – Corso di formazione FAD per il controllo ufficiale del benessere animale nelle ovaiole

Il pacchetto dei corsi FAD per l’utilizzo di Classyfarm si va completando con l’introduzione di nuovi corsi relativi alle check list implementate nell’ultimo anno.

Il nuovo CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEL BENESSERE ANIMALE NELLE OVAIOLE:AGGIORNAMENTI RELATIVI ALL’IMPIEGO DELLA NUOVA CHECK LIST 2021 permette l’acquisizione di competenze tecnico-professionali per effettuare la valutazione del rischio benessere animale in allevamenti di OVAIOLE attraverso l’applicazione della check list Classyfarm.

Il corso FAD è destinato ai veterinari ufficiali.

Una panchina contro la violenza nei confronti delle donne

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Lunedì 7 Marzo alle ore 15:00 avrà luogo l’inaugurazione della Panchina Rossa presso il cortile antistante la mensa della sede centrale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna alla presenza della dott.ssa Roberta Morelli, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Brescia.

La panchina Rossa simboleggia il rifiuto della violenza nei confronti delle donne e, al contempo, rappresenta un momento civile dal significato immediato capace di coinvolgere tutti.

Sebbene il contrasto alla violenza di genere sia un tema a cui viene, giustamente, dato particolare risalto mediatico, i giornali narrano costantemente di episodi di cronaca a scapito delle donne.

Dagli ultimi dati diffusi dall’Istat, riferiti agli anni 2020-2021, il fenomeno della violenza di genere ha subito un incremento esponenziale nel contesto domestico, spiegabile con le necessarie misure restrittive alla mobilità, adottate per il contenimento della diffusione del virus COVID-19. In questo difficile e drammatico frangente, i Centri Antiviolenza hanno svolto un ruolo fondamentale per aiutare le donne in difficoltà.

Dall’indagine ISTAT (http://www.pariopportunita.gov.it/wp-content/uploads/2021/11/REPORT-EFFETTI-PANDEMIA-SU-VIOLENZA-DI-GENERE-2020_21.pdf) in precedenza citata emerge che:

-Oltre 15 mila donne hanno iniziato un percorso personalizzato di uscita dalla violenza presso i Centri Antiviolenza, che aderiscono all’Intesa Stato Regioni, nel 2020;

– più del 90% delle donne, circa 13.700, si è rivolta a un Centro Antiviolenza per la prima volta nel 2020;

– nei primi nove mesi del 2021, le richieste di aiuto al “1522” delle vittime tramite chiamata telefonica o via chat sono state 12.305;

– la maggior parte delle donne (77,6%) nel 2020 è stata uccisa da un partner o da un parente, e soprattutto nei mesi di marzo e aprile di lockdown la percentuale ha raggiunto rispettivamente il 90,9% e l’85,7%. La metà delle vittime è stata uccisa per mano di un parente;

– la diffusa campagna di sensibilizzazione, messa in atto per non far sentire sole le donne vittime di violenza durante la pandemia, ha portato anche all’emersione nel corso del 2021 di violenze meno gravi rispetto a quelle intercettate dal 1522 nel 2020.

Questi dati evidenziano come il fenomeno della violenza di genere intesa in tutte le sue molteplici forme(fisica, psicologia, economica, sociale, sessuale, stalking ecc ) sia ancora troppo diffuso. La società civile non solo deve contrastare la violenza ma sradicarla con l’affermazione di uno nuovo modello culturale in materia.

Aderendo alla Rete Panchine Rosse, l’IZSLER manifesta pubblicamente la volontà di sostenere le donne e si impegna tramite il CUG a proporre iniziative di sensibilizzazione rivolte a tutti i dipendenti.

L’INAUGURAZIONE DELLA PANCHINA ROSSA E’ APERTA A TUTTI I DIPENDENTI DELL’ISTITUTO

Per conoscere il Centro Antiviolenza più vicino consulta : https://www.nonseidasola.regione.lombardia.it/wps/portal/site/nonseidasola/centri-antiviolenza

https://parita.regione.emilia-romagna.it/violenza/temi/la-rete-delle-case-e-dei-centri-antiviolenza

Numero di emergenza nazionale Antiviolenza e Stalking: 1522 – gratuito e attivo 24 h su 24 o tramite chat presente sul sito https://www.1522.eu/#