I CUI COLLOQUI SONO FISSATI PER I GIORNI 3 E 4 MARZO 2020
Selezione per assistente amministrativo, informazione
I CUI COLLOQUI SONO FISSATI PER I GIORNI 3 E 4 MARZO 2020
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna "Bruno Ubertini"
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La Malattia di Aujeszky (MA) è una malattia virale a diffusione mondiale che ogni anno produce enormi perdite economiche nel settore suinicolo, in particolare in quei paesi dove la suinicoltura è altamente industrializzata. Proprio per questo motivo molti paesi hanno sviluppato dei piani di controllo e di eradicazione di questa malattia nei suini domestici. La malattia è letale per i carnivori selvatici (es. volpe, lupi, orsi) e il cane.
Pur essendo eradicata dagli allevamenti di molti Paesi Europei, ci sono sempre più prove che le infezioni nei cinghiali selvatici siano più frequenti e diffuse di quanto si potrebbe pensare. I suidi, suini e cinghiali, sono gli ospiti naturali del virus e quindi unica fonte d’infezione della malattia per altre specie animali sensibili. Tutte le specie di mammiferi ad eccezione dei primati e dell’uomo, sono sensibili al virus, ma fungono solo da ospiti accidentali e fondi ciechi epidemiologici perché quando si infettano sviluppano una forma nervosa mortale ma non sono in grado di trasmettere l’infezione ad altri animali. L’uomo non è sensibile al virus, pertanto venire a contatto con animali infetti o con le loro carni, non comporta alcuna conseguenza. Al contrario, il morbo di Aujeszky è letale per i carnivori selvatici (es. volpe, lupi, orsi) e il cane.
Il passaggio dell’infezione tra suini e cinghiali è un evento che seppur possibile sembra non molto frequente. Questo dato viene supportato dalle differenze genetiche riscontrate tra i ceppi di virus che circolano nei suini domestici e quelli che circolano nei cinghiali.
Rimanendo nel mondo selvatico, il passaggio di questo virus ai carnivori predatori è possibile e potrebbe determinare la morte di specie di elevato valore protezionistico. Similmente, è possibile che i cani utilizzati per la caccia al cinghiale possano contrarre la malattia. Il contagio del cane avviene in generale per ingestione di visceri e/o per contatto diretto di ferite, tagli, graffi con un cinghiale infetto che però risulta difficilmente identificabile perché la forma clinica non è evidente. Nei cinghiali infetti il virus si può trovare transitoriamente nel sangue o nei visceri ma in seguito persiste in forma latente nei siti di latenza che sono principalmente i linfonodi (trigemino o il plesso lombosacrale) e le tonsille.
Nei cani si sviluppa una forma clinica molto grave preceduta da un periodo di incubazione che varia da 2 a 4 giorni. Gli animali presentano perdita di appetito, salivazione, vomito e difficoltà respiratoria, in generale senza febbre. I periodi di apatia si alternano a periodi di eccitazione. I cani mordono l’aria senza attaccare l’uomo. Diventano intimoriti e bevono eccessivamente acqua. In molti casi si possono osservare anche gravi forme di prurito accompagnato da automutilazione. La morte avviene in generale dopo 24-48 ore dall’inizio dei sintomi. I soggetti che hanno contratto il virus non possono però trasmetterlo ad altri cani.
Deve comunque essere sottolineato che non esistono trattamenti curativi, ma soltanto palliativi dei sintomi clinici e che non esistono vaccini specifici per proteggere i cani dall’infezione.
Dal punto di vista pratico, ciò che possiamo fare è evitare, per quanto possibile, il contatto dei cani con i cinghiali e soprattutto evitare di dare loro da mangiare carne cruda o visceri. Anche se il cinghiale non sembra malato c’è da ricordare che i cinghiali difficilmente manifestano forma clinica e che il virus normalmente persiste nei linfonodi degli animali infetti e perciò il consumo di carne o visceri crudi da cinghiali è estremamente rischioso.
Informazioni e approfondimenti presso il Centro di Referenza Nazionale per la Malattia di Aujeszky – Resp. Ana Moreno https://www.izsler.it/izs_bs/s2magazine/index1.jsp?idPagina=388
PROCEDURA SPECIALE DI RECLUTAMENTO DELLA C.D. PIRAMIDE DELLA RICERCA DISCIPLINATA DALL’ART.1, COMMA 432 DELLA LEGGE 205/2017, COME MODIFICATO DALL’ART. 25, COMMA 4, D.L. 30.12.2019 N. 162.
In esecuzione del Decreto del Direttore Generale n. 5 del 28.1.2020, ed in conformità alle vigenti disposizioni di legge e di regolamento,
SI RENDE NOTO
che è indetto un avviso di espletamento della procedura di assunzione a tempo determinato e a tempo pieno di personale non dirigenziale della ricerca sanitaria, e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria, ai sensi della legge 27 dicembre 2017 n. 205, art.1, comma 432, come modificato dall’art. 25, comma 4, D.L. 30.12.2019 n. 162.
Il personale interessato ed in possesso dei requisiti può compilare il modulo allegato al bando, inviandolo allo scrivente Istituto entro il giorno 29 febbraio 2020, seguendo le istruzioni riportate nel relativo bando.
Il bando può essere consultato e scaricato al link seguente:
https://www.izsler.it/pls/izs_bs/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=2390
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Nella sezione Albo Pretorio della pagina istituzionale dell’IZSLER è disponibile l’Avviso per l’acquisizione di candidature per un Componente del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni dell’Istituto in sostituzione del dimissionario.
Si comunica che nella sezione Albo Pretorio dell’Istituto è pubblicato l’Avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di soggetti qualificati per il conferimento di un incarico di componente del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna “Bruno Ubertini”, in sostituzione del componente dimissionario nominato con Delibera del Consiglio di Amministrazione n. 5 del 28.06.2019.
La nomina è effettuata dal Consiglio di Amministrazione sulla base della proposta presentata dal Direttore Generale a seguito della valutazione delle candidature ricevute e l’incarico avrà scadenza 30.06.2022.
Si precisa che saranno prese in considerazione di diritto le candidature ricevute in seguito al precedente bando approvato con Decreto del Direttore Sanitario f.f. di Direttore Generale n. 52 del 12.03.2019, e pubblicato il 20.03.2019, e ritenute ammissibili dal Direttore Sanitario facente funzione di Direttore Generale con Decreto n. 147 del 15.05.2019. Le stesse saranno pertanto nuovamente valutate dal Consiglio di Amministrazione senza necessità che l’interessato provveda alla trasmissione di una nuova candidatura.
L’avviso per l’acquisizione delle candidature, approvato con Decreto del Direttore Generale n. 14 del 28.01.2020, resterà pubblicato nella sezione Albo Pretorio al seguente link: https://www.izsler.it/pls/izs_bs/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=5589 per la durata di 20 giorni a decorrere dal 13.02.2020.
Le domande dovranno pervenire entro le ore 24.00 del giorno al 3.03.2020.
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“One health”, una sola salute, risultato della interazione tra l’uomo e gli animali è l’approccio che riconosce la stretta correlazione tra la salute dell’uomo e quella del mondo animale che condividono lo stesso ambiente di vita. FAO (Food and Agricolture Organization) ha riconosciuto presso il Ministero della Salute – DG SAF un centro di collaborazione specifico riguardante la salute animale e la salubrità degli alimenti al quale parteciperanno tutti gli IIZZSS (Istituti Zooprofilattici Sperimentali).
Il riconoscimento del Centro di collaborazione denominato: FAO Reference Center for Animal Health Food and Food Security è il punto di arrivo di un percorso avviato dalla DG SAF (Direzione Generale Sanità e dei Farmaci Veterinari) del Ministero della salute con la collaborazione e il sostegno della rappresentanza permanente italiana alla FAO.
L’allegato tecnico a sostegno della richiesta italiana si è basato sulla competenza dei ricercatori e dei collaboratori presenti negli Istituti Zooprofilattici e sulla adeguatezza e qualità delle strutture e delle attrezzature disponibili presso gli stessi IIZZSS.
E’ stato anche determinante il riconoscimento di precedenti percorsi di collaborazione che gli IIZZSS hanno avuto con FAO e i risultati raggiunti durante tali percorsi.
Tra i collaboratori di FAO, IZSLER è tra gli IIZZSS sede di uno specifico centro di collaborazione per l’Afta Epizootica e la Malattia Vescicolare (https://www.izsler.it/izs_home_page/servizi/00000115_Internazionali.html).
Il Ministero della Salute si congratula con tutti gli IIZZSS per il lavoro svolto e precisa che per la prima volta la “Rete degli Istituti Zooprofilattici” abbia avuto un riconoscimento a livello internazionale.
I funerali si svolgeranno martedì 21 gennaio 2020 a Brescia presso la Parrocchia dei SS.Pietro e Paolo in Viale Duca degli Abruzzi alle ore 15.30
Martedì 11 Febbraio 2020 alle ore 9.30 presso il Campus universitario di Veterinaria dell’Università di Torino a Grugliasco, si terrà la cerimonia di conferimento della Laurea ad honorem in Medicina Veterinaria alla Dott.ssa Emiliana Brocchi, dirigente del Reparto Virus Vescicolari e produzioni biotecnologiche dell’IZSLER.
Il titolo accademico onorifico, che Le viene conferito con la seguente motivazione “per lo straordinario contributo che ha saputo dare con la sua attività di ricerca nel campo della immunologia e virologia veterinaria aprendo orizzonti, tuttora fertili, nella diagnostica e nel controllo delle malattie degli animali“, è il frutto di una lunga carriera dedicata con passione e totale dedizione, allo studio e alla ricerca in ambito diagnostico veterinario.
Le sue conoscenze, la sua costante disponibilità e l’insaziabile desiderio di mettersi in gioco hanno reso la Dr.ssa Brocchi uno stabile punto di riferimento per la comunità scientifica, che non può che ringraziarLa e complimentarsi per questo prestigioso riconoscimento.
Per le iscrizioni cliccare il link seguente registrazione partecipanti ( https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScsmc2sUt97Y46dgypEnJlKTSiu-WaA_CkpPwF5RBcd6vo-aA/viewform)
Si allega l’invito del Rettore della Università di Torino per partecipare alla cerimonia.
Il 29 e 30 di gennaio si terrà a Brescia presso il Centro Paolo VI la conferenza finale della COST Action ASF-STOP “Understanding and Combating African Swine Fever in Europe”. Considerata l’evoluzione della situazione epidemiologica in Europa, documentata dalla presenza di numerosi focolai di malattia in Romania, Bulgaria, Lettonia, Polonia, fino a circa 20 Km dal confine con la Germania l’argomento è di particolare rilevanza. La Peste suina africana non è una zoonosi, ovvero non è pericolosa per l’uomo, ma in considerazione della elevata contagiosità e mortalità negli animali colpiti è in grado di provocare gravi danni economici alle produzioni e al comparto suinicolo. I segni tipici del suino con peste suina africana sono simili a quelli della peste suina classica e per la distinzione tra le due malattie ci si affida alla diagnosi di laboratorio. I sintomi caratteristici comprendono febbre, perdita di appetito, debolezza, aborti spontanei, emorragie interne con emorragie evidenti su orecchie e fianchi. Può verificarsi anche la morte improvvisa.
La conferenza, organizzata nell’ambito di un programma COST, un programma europeo che consente la promozione dello scambio di conoscenze tra ricercatori di diversi stati, sarà occasione di dibattito tra ricercatori provenienti da tutta Europa e coprirà tutti gli aspetti connessi alla gestione ed il controllo della malattia: dalla virologia alla diagnostica, dall’epidemiologia alla sorveglianza, dalla vaccinologia alla predisposizione di piani di emergenza e di politiche sanitarie.
Dettagli sulla conferenza e sul programma COST si trovano all’indirizzo https://www.asf-stop.com/final-conference/ dove si può trovare anche il programma completo.