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Peste suina africana: come rimanere un passo avanti

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La PSA in Italia è un argomento storico e di attualità. La malattia infatti, è da quaranta anni presente in Sardegna ma di fatto, le misure di controllo adottate hanno fatto sì che la presenza dell’infezione nell’isola non rappresentasse un rischio sostanziale per il resto del territorio nazionale. La situazione epidemiologia è cambiata con l’introduzione della PSA nel Caucaso da dove la malattia è largamente diffusa verso ovest rappresentando una seria minaccia per tutti i Paesi UE, alcuni dei quali già infetti.

Fino alla fine degli anni ’90 nei paesi dell’Unione Europea la peste suina africana (PSA) era considerata un pericolo limitato. L’Europa infatti, ad eccezione della Sardegna era indenne e la PSA era da anni confinata in alcuni paesi del continente africano. Nel 2007 l’infezione è stata segnalata nel Caucaso da dove poi è diffusa incontrollata nei paesi della Federazione Russa e nel 2014 ha raggiunto l’Unione Europea. Da allora, la malattia si è ulteriormente espansa, diffondendo sia nei suini domestici che nei cinghiali. Attualmente, sono 10 i paesi dell’Unione Europea che sono interessati dalla malattia, l’ultimo, in ordine di tempo è il Belgio, dove, nel mese di settembre, la malattia è stata segnalata nei cinghiali. La situazione epidemiologica della PSA è in continua evoluzione e rappresenta una seria minaccia per l’industria suinicola europea. Pertanto, nei Paesi a rischio, al fine di essere preparati alla gestione dell’emergenza, è necessario che vengano stabilite opportune misure di prevenzione e controllo che si basano sulle caratteristiche epidemiologiche della malattia.
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha recentemente prodotto un video dove vengono riportate informazioni sulla malattia e le misure di controllo da adottare per evitare la diffusione dell’infezione.
Sorveglianza Epidemiologica

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiMn5X1gYveAhWD_iwKHcU-C30QtwIwA3oECAYQAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DeyQ4t1wHl2M&usg=AOvVaw1sMQBFu2WK8v1NxcC-hSLI

OFFERTA DI TIROCINI PER LE SCUOLE SUPERIORI

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La Formazione predispone un calendario di disponibilità per tirocini curriculari per gli studenti degli Istituti d’Istruzione superiori di Brescia, per l’anno scolastico 208/2019.

Si rende noto a tutti gli Istituti Scolastici Superiori di Brescia, ad indirizzo scientifico, biologico, agrario o amministrativo e tecnico, che questo Ente offre  per il nuovo anno scolastico 2018/2019 la possibilità di effettuare tirocini curriculari a studenti della scuola superiore, da svolgersi nei laboratori, negli uffici amministrativi e presso l’ufficio tecnico dell’ente.
In particolare per i tirocini da inserire nei laboratori si richiede una selezione da parte dell’istituto scolastico nei confronti di studenti molto preparati in biologia e in chimica.
La richiesta deve essere formulata su carta intestata dell’Istituto scolastico;  deve essere indicato il nominativo del responsabile dell’alternanza scuola/lavoro,  numero di telefono ed e-email;  devono essere compilati i moduli allegati facendo riferimento ad un numero di tirocini non superiore a 10 unità.
La domanda deve essere inviata alla Formazione, al seguente indirizzo e-mail: segtirocini@izsler.it, entro il 20 ottobre2018. In seguito le domande saranno esaminate e verranno attribuiti solo i tirocini per cui risulterà disponibilità all’interno dell’ente.
Si ricorda che dal 9 giugno u.s. è entrata in vigore la nuova normativa regionale sui tirocini (DELIB.N.X/7763 del 17/1/2018) che prevede nuovi schemi di convenzione e  di progetto formativo. Pertanto la convenzione andrà eventualmente ristipulata e il progetto formativo andrà scaricato dal Portale della Formazione,  sul sito dell’Ente ( http://formazione.izsler.it/download).

Nuovi corsi sull’utilizzo di animali a fini scientifici ed educativi

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In attuazione della delibera di Regione Lombardia Dgs 7349/2017 sono organizzati nuovi corsi di formazione ed aggiornamento per gli operatori degli stabilimenti utilizzatori (Art. 20,comma 2 del DLGs 26/2014).

IZSLER attraverso il Centro di Referenza per i Metodi Alternativi, Cura e Benessere degli Animali da Laboratorio e il Centro di Referenza Nazionale per la Formazione in Sanità pubblica Veterinaria, ha attivato un percorso di formazione frontale, modulare, in più edizioni, da svolgersi in diverse sedi Lombarde con il fine di raggiungere tutto il personale addetto agli impianti utilizzatori (31 impianti su tutto il territorio della Regione Lombardia) e i ricercatori che utilizzano animali.
Sono stati organizzati due corsi :
CORSO BASE PER TUTTE LE FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE NELL’UTILIZZO DI ANIMALI (RODITORI E LAGOMORFI) AI FINI SCIENTIFICI ED EDUCATIVI
CORSO BASE PER RICERCATORI COINVOLTI NELL’UTILIZZO DI ANIMALI AI FINI SCIENTIFICI ED EDUCATIVI

I corsi, , saranno organizzati in diversi moduli e fruibili da circa 30 discenti per ciascuna edizione e sono predisposti in modo specifico a seconda delle funzioni degli operatori all’interno degli impianti utilizzatori.
L’organizzazione modulare del corso rispetta le linee guida europee contenute nei documenti di consenso approvati dal Ministero della Salute, i moduli scelti sono quelli che permettono la formazione di base dei tecnici di stabulario, dei tecnici che attuano procedure e ricercatori che utilizzano animali.
Le edizioni dei corso previste inizialmente in numero di 3 nell’anno 2018 saranno ulteriormente ripetute nell’anno 2019 fino ad esaurimento dei fondi disponibili messi a disposizione delle regioni per la formazione degli operatori.
L’obiettivo è di raggiungere con la formazione di base gli operatori di tutti gli impianti sui 31 impianti utilizzatori in regione Lombardia nel 2018, tutti gli altri potranno essere raggiunti mediante FAD o con i corsi successivi nel 2019.
Nelle iscrizioni ai corsi verrà data la precedenza ai destinatari della formazione previsti dalla DGR 3479/2017 e ai veterinari pubblici incaricati della vigilanza.

Il futuro terapeutico delle cellule stromali mesenchimali

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Il 26 ottobre presso l’IZSLER si svolgerà un importante workshop su “Il futuro terapeutico delle cellule stromali mesenchimali” dedicato 90 ricercatori.

“Il futuro terapeutico delle cellule stromali mesenchimali” è organizzato dal Gruppo Italiano Staminali Mesenchimali (GISM) e si prefigge di aprire un dibattito per comprendere meglio quale sia il futuro delle cellule staminali mesenchimali, quali le strade più promettenti da percorrere e gli ostacoli da superare.
All’evento sono invitati ricercatori delle scienze di base e ricercatori clinici per discutere di due argomenti caldi: 
– il confronto tra modelli di patologie (indotte o spontanee), utili per valutare nuovi approcci terapeutici
– l’importante questione di quale si la migliore fonte di cellule staminali mesenchimali in relazione ai diversi scopi terapeutici.
Nella giornata, oltre al dibattito, ci sarà anche una importante lezione che riassumerà i progressi fatti negli scorsi 30 anni di medicina rigenerativa, tenuta dal professor Ranieri Cancedda (Università degli Studi & Biorigen Srl, Genova) ed un momento in cui verranno illustrate le novità in campo tecnologico.
Sono stati invitati a dibattere: 
Maria Ester Bernardo, San Raffaele -Telethon Institute for Gene Therapy, Milano
Arianna Lovati, Istituto Ortopedico Galeazzi, Milano
Ornella Parolini, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Barbara Zavan, Università degli Studi di Padova
Offer Zeira, Ospedale Veterinario San Michele, Lodi

L’evento è gratuito, ma è necessario essere associati al GISM (www.gismonline.it).

Programma

Attivato il corso di Specializzazione in Allevamento, Igiene, Patologia delle Specie Acquatiche e Controllo dei Prodotti Derivati per l’ anno accademico 2018/19

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L’Università degli Studi di Milano ha pubblicato il Bando relativo all’ammissione al primo anno della Scuola di Specializzazione in Allevamento, Igiene, Patologia delle Specie Acquatiche e Controllo dei Prodotti Derivati per l’anno accademico 2018/19.

La Scuola di Specializzazione in Allevamento, Igiene, Patologia delle Specie Acquatiche e Controllo dei Prodotti Derivati è una Scuola triennale riservata a Medici Veterinari in possesso del diploma di abilitazione all’esercizio della professione e mira a fare del medico veterinario un autentico specialista in “zootecnia acquatica” e scrupoloso conoscitore del controllo ispettivo e sanitario dei prodotti ittici.

Maggiori informazioni circa la procedura di ammissione alla Scuola e alla sua organizzazione possono essere reperiti sul sito https://vmorettiaipsacpd.ariel.ctu.unimi.it/v5/home/PreviewArea.aspx o contattando la segreteria della scuola alla mail: scuolaacquacoltura@unimi.it
Ricordiamo che la scadenza per le iscrizioni al test di ammissione è il 31/10/2018.

Pubblicazioni scientifiche

– AMATO E, FILIPELLO V, GORI M, LOMONACO S, LOSIO° MN, PARISI A, HUEDO P, KNABEL SJ, PONTELLO M Identification of a major Listeria monocytogenes outbreak clone linked to soft cheese in Northern Italy – 2009-2011BMC Infect Dis. – Vol. 17 (2017) . – no 342 (7 p) . – 28 bib ref ( ultimo accesso 27/07/2018 https://bmcinfectdis.biomedcentral.com/track/pdf/10.1186/s12879-017-2441-6 ) [Nr. Estr. 7909] Abstract 217.56.218.163/testestr/7909en.doc – … Continua a leggere Pubblicazioni scientifiche »

IZSLER partner del consorzio OneHealth EJP

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IZSLER è parte del consorzio del neonato progetto OneHealth European Joint Programme (EJP), nuovo piano Horizon 2020 finanziato da EU.  

Nell’ambito del concetto di OneHealth, che riconosce come la salute umana sia strettamente correlata a quella degli animali e dell’ambiente, nasce il progetto OneHealth European Joint Programme (EJP), un nuovo piano Horizon 2020 finanziato da EU.  
IZSLER è parte del consorzio che riunisce 38 tra i più importanti laboratori e centri di ricerca alimentari, veterinari e medici di 19 diversi Paesi Membri.
L’obiettivo della rete di OneHealth EJP è quello di rafforzare la collaborazione tra Istituti, intensificando la cooperazione transdisciplinare e l’integrazione delle attività di ricerca nei campi delle zoonosi alimentari, dell’antimicrobico resistenza e delle minacce emergenti, attraverso progetti di ricerca, progetti congiunti integrati e attività educative e di training.

Per approfondire il tema: https://onehealthejp.eu/

 

Acquisita l’area per la nuova sede territoriale di Cremona

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L’IZSLER è divenuta proprietaria di una area edificabile atta ad ospitare la nuova sede territoriale di Cremona.

In data 24.07. u.s. il Direttore Generale Prof. Stefano Cinotti davanti al notaio dr. Massimo Galli ha sottoscritto l’atto di acquisto dal Comune di Cremona dell’area edificabile di 3.445 metri quadri s.m. in via Rosario, dove sarà costruita la nuova sede territoriale di Cremona. Il costo dell’operazione è di 378.690,00 Euro.
Si tratta di un ulteriore passo per l’ammodernamento delle sedi che da sempre svolgono sul territorio l’importante ed irrinunciabile ruolo di controllo e collaborazione con il tessuto produttivo agro-zootecnico.

Nuovo successo dei ricercatori IZSLER

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Riconosciuti gli sforzi dei ricercatori dell’IZSLER che in collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli hanno ottenuto il brevetto numero 001428899 “osso demineralizzato, suoi usi e procedimento per il suo ottenimento”.

Con la presente si vuole render noto il riconoscimento all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna in collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli del brevetto nazionale relativo al procedimento di ottenimento di osso demineralizzato di origine animale. L’osso demineralizzato è un materiale osteoconduttivo e osteoinduttivo che viene utilizzato per la cura di difetti ossei. Il processo di demineralizzazione dell’osso permette di esporre le componenti proteiche che sono note essere potenti agenti osteogenici e allo stesso tempo di abbattere la possibilità di trasmissione di agenti patogeni dal donatore al ricevente.
Nel brevetto numero 0001428899 viene descritto un procedimento che permette di ottenere matrice demineralizzata partendo da osso di origine ovina. L’osso demineralizzato ottenuto da ovino con questo procedimento può essere utilizzato nella pratica clinica per la riparazione di difetti ossei in varie specie, come per esempio in animali domestici ma, a causa del processo attuato, il suo impiego può essere esteso anche all’uomo. Le applicazioni non solo soltanto limitate al settore ortopedico, ma di particolare interesse è quello odontoiatrico. I vantaggi dell’utilizzo del materiale osseo ovino sono tanti, a partire dal fatto che il processo può rendere prezioso un materiale che solitamente è di scarto nel processo di macellazione, al fatto che le dimensioni dell’osso di partenza sono compatibili con la manipolazione del prodotto, oltre che con lo scale up del processo di produzione.
IOR e IZSLER hanno pubblicato la potenzialità del prodotto ottenuto in-vivo, combinato con cellule staminali mesenchimali con conseguente disponibilità di tecnologie innovative nel settore della medicina rigenerativa (Dozza et al. 2016, J Biomed Mater Res A. 2016, Dec 10. PMID: 7943619).
Il riconoscimento a livello nazionale del brevetto relativo alla preparazione della matrice ossea demineralizzata di derivazione animale e della possibile associazione a cellule staminali mesenchimali è un importante esempio tangibile della possibile traslazione della ricerca scientifica al campo applicativo.

Scuola di specializzazione in sanità animale, allevamento e produzioni zootecniche

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E’ stato pubblicato il bando di ammissione alla Scuola di Specializzazione in Sanità Animale, Allevamento e Produzioni zootecniche, a.a. 2018/2019

Pubblicato il bando per la Scuola di Specializzazione in SANITÀ ANIMALE, ALLEVAMENTO E PRODUZIONI ZOOTECNICHE attivata dall’Università di Bologna. Aggiornamenti ed informazioni sono reperibili al seguente link: https://www.unibo.it/it/didattica/scuole-di-specializzazione/scuole-di-specializzazione-non-mediche/scuola-di-specializzazione-in-sanita-animale-allevamento-e-produzioni-zootecniche.