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La UE migliora la trasparenza nei progetti con animali

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La trasparenza nell’utilizzo di animali ai fini scientifici ed educativi è uno degli elementi più significativi della direttiva 63/2010 UE che ha rivoluzionato l’uso degli animali nelle procedure scientifiche. Per rafforzare questa posizione la UE ha emanato in aprile la Decisione 2020/569 uniformando i modelli di sintesi non tecnica e le relative revisioni, manifestando l’intenzione di costruire un database dell’unione per raccogliere e pubblicare le sintesi non tecniche, nonché di permetterne la visione a livello europeo.

I ricercatori presentano per ogni utilizzo di animali un progetto di ricerca che deve essere approvato dal Ministero della Salute, accompagnandolo con una sintesi non tecnica del progetto stesso che viene pubblicata sul sito del Ministero per dare evidenza di quali ricerche si svolgono in Italia con l’utilizzo degli animali.
La Decisione 2020/569 UE del 24 aprile 2020 ha uniformato i modelli di sintesi non tecnica e le relative revisioni, manifestando nel contempo l’intenzione della Commissione di costruire un database dell’Unione per raccogliere e pubblicare le sintesi non tecniche, nonché di permetterne la visione a livello europeo.
La Ue chiede anche agli Stati Membri di fornire informazioni sulle misure adottate per assicurare che nei progetti autorizzati si tenga conto adeguatamente delle 3R, cioè dei principi di a) sostituzione, b) riduzione e c) perfezionamento conformemente agli articoli 4 e 13 della direttiva 2010/63/UE. Saranno anche richieste informazioni sulle misure adottate per assicurare che durante l’alloggiamento e la cura degli animali negli stabilimenti degli allevatori e dei fornitori si tenga conto adeguatamente dei principi di a) riduzione e b) perfezionamento, conformemente all’articolo 4 della direttiva 2010/63/UE.
 
La decisione 2020/569 è completata da 5 allegati
 
– L’allegato I introduce modelli vincolanti per la presentazione di sintesi non tecniche di progetti autorizzati (parte A) che utilizzano animali vivi in modo che le sintesi possano essere trasferite ad una banca dati centrale dell’UE, open access e consultabile, che la Commissione istituirà in futuro.
Ad alcuni Stati Membri sarà richiesto di aggiornarle con i risultati conseguenti alla valutazione retrospettiva dei progetti al completamento dei progetti stessi (Parte B). La banca dati dovrebbe essere pronta per iniziare a ricevere gli invii nel 2021 (invii da effettuare entro 6 mesi dall’autorizzazione del progetto);
– L’allegato II modifica leggermente gli obblighi di comunicazione degli Stati Membri in merito all’attuazione della direttiva per migliorare la chiarezza dei requisiti. Le prossime relazioni degli Stati Membri sull’attuazione sono previste nel quarto trimestre del 2023;
– L’allegato III modifica gli obblighi di rendicontazione statistica annuale (uso degli animali) introducendo alcune nuove categorie (ad es. Abbattendo la categoria “Altre”, troppo voluminosa), migliorando le informazioni sull’origine dei primati non umani e fornendo maggiore precisione e chiarezza nelle istruzioni  per la compilazione(parte B).
Dopo aver aggiornato i sistemi nazionali di raccolta dei dati, le categorie riviste saranno utilizzate per la prima volta nel 2021 per la raccolta di dati che gli Stati membri sono tenuti a presentare alla banca dati della Commissione entro la fine del 2022 per la pubblicazione nel 2023.
I dati statistici annuali rivisti saranno inoltre resi disponibili attraverso una banca dati dell’UE consultabile e ad accesso aperto.
– L’allegato IV non è stato modificato e l’allegato V fornisce una tabella di corrispondenza tra questa e la precedente decisione di esecuzione 2012/707 UE
Il testo della decisione è accessibile sul sito della UE (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2020.129.01.0016.01.ENG&toc=OJ:L:2020:129:TOC)

Dall’OIE l’invito all’approccio “One Health” nel contrasto di Covid-19

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L’approccio “One Health” è l’orientamento che la UE ha privilegiato nelle normative più recenti e nell’affrontare problematiche sanitarie importanti come l’antimicrobico resistenza. In contesti particolarmente gravi, quale l’emergenza attuale da Covid 19, l’approccio “One Health” e la sinergia tra medicina umana e veterinaria possono portare vantaggi significativi nell’affrontare le situazioni di crisi.
          Il servizio veterinario, e in particolare gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di varie regioni italiane (IIZZSS) hanno supportato l’esecuzione dei test mettendo a frutto competenze e risorse sviluppate per la diagnosi delle malattie degli animali e delle zoonosi (malattie degli animali trasmesse all’uomo); la modalità di intervento complementare adottata, One Health, è stata apprezzata anche a livello internazionale.    
          Nel caso di Covid- 19 l’emergenza sanitaria ha comportanto in Italia e nel mondo l’esecuzione di migliaia di test diagnostici, test che continueranno nel tempo. L’Italia ha presentato all’OIE (Organizzazione Mondiale della Sanità Animale) il lavoro svolto dagli IIZZSS a supporto del Servizio Sanitario Nazionale, lavoro che l’OIE ha giudicato un eccellente esempio di One Health in azione a dimostrazione dell’importanza di includere i servizi veterinari nelle risposte degli Stati ad un’emergenza.

Testo integrale della comunicazione italiana all’OIE

Dal riconoscimento di COVID-19 a Wuhan, in Cina, lo scorso dicembre, c’è stato un aumento esponenziale del numero di casi in tutto il mondo. A causa della sua significativa morbilità e mortalità, la nuova epidemia di coronavirus (SARS-CoV-2) è stata dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità un’emergenza per la salute pubblica di interesse internazionale. L’Italia è stata uno dei primi paesi che hanno dovuto affrontare la pandemia globale COVID-19. A seguito del primo caso segnalato a Codogno (Lombardia) il 21 febbraio, sono stati confermati circa duecentomila casi e sono stati registrati oltre 26.000 decessi  (fonte dati 27apr 2020 : Dipartimento Nazionale della Protezione Civile Italiana, disponibile su: http://arcg.is/C1unv).
          L’emergenza SARS-CoV-2 sta mettendo alla prova la preparazione del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e la sua capacità di rispondere a una minaccia infettiva. In questo scenario, è stato importante uno stretto coordinamento tra clinici e autorità di sanità pubblica, ma i test diagnostici per identificare le persone infette da SARS-CoV-2 sono diventati cruciali per controllare l’infezione. L’OMS definisce infatti un caso confermato come “una persona con infezione COVID-19  confermata dal laboratorio indipendentemente da segni e sintomi clinici“.
          In questa prospettiva, sono indispensabili laboratori in grado di eseguire migliaia di test al giorno, mantenendo l’accuratezza e la velocità della diagnosi. I laboratori veterinari hanno un’esperienza straordinaria nella diagnosi di malattie infettive, anche in situazioni di emergenza, e possono quindi essere di grande aiuto. Il Ministero della Salute italiano (Min Sal) e le autorità regionali hanno coinvolto pertanto gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IIZZSS) nella diagnosi di SARS-CoV-2 testando campioni umani. Gli IIZZSS sono istituti di sanità pubblica, coordinati dal Min Sal, che fungono da supporto tecnico e operativo del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per quanto riguarda la salute degli animali, la salubrità e il controllo di qualità degli alimenti di origine animale, l’igiene riproduttiva e il corretto rapporto tra insediamenti umani e animali e l’ambiente. La loro dotazione  in termini di personale, attrezzature e strutture è elevata e si adatta bene allo straordinario e rapido aumento della domanda di test diagnostici su campioni umani per SARS-CoV-2. Il coinvolgimento del personale degli IIZZSS nella diagnosi SARS-CoV-2, con migliaia di campioni esaminati al giorno, ha notevolmente migliorato la capacità diagnostica del SSN in questa particolare fase del controllo delle infezioni.
Non da ultimo, gli IIZZSS hanno anche esperienza nella garanzia di qualità, biosicurezza, e di test  altamente specifici per la sorveglianza e il controllo delle malattie infettive negli animali, in particolare delle zoonosi.
          Inoltre, i servizi veterinari possono fornire competenze nei settori dell’epidemiologia, della valutazione del rischio, della formazione e della comunicazione del rischio.
Un ulteriore supporto potrebbe quindi essere fornito per comprendere meglio l’aspetto epidemiologico di Covid -19 e possibilmente impedire l’istituzione di nuove catene di trasmissione. I coronavirus (CoV) sono ben noti in medicina veterinaria in quanto causano malattie gravi ed economicamente importanti negli animali domestici e selvatici ma, anche, CoV umani a bassa e alta patogenicità (SARS-CoV-1, MERS-CoV e SARS-CoV-2, HCoV- NL63, HCoV-229E, HCoV-OC43 e HCoV-HKU1) hanno i loro antenati negli animali.
          I CoV hanno avuto bisogno di ospiti intermedi (bovini per HCoV-OC43 e alpaca per HCoV-229E) prima di poter infettare gli umani, come nel caso di SARS-CoV e MERS-CoV lo zibetto e il  dromedario, rispettivamente. Inoltre, in alcuni casi è stato dimostrato che SARS-CoV-2 viene trasmesso a cani, gatti domestici, leoni e tigri.
Sebbene il ruolo degli animali domestici nell’epidemiologia della SARS-CoV-2 sembri trascurabile, sono tuttavia necessari ulteriori studi per valutare la significatività i tali osservazioni.
           Secondo l’esperienza italiana, il coinvolgimento multidisciplinare dei diversi professionisti che operano all’interno del SSN e, in particolare, l’intervento dei laboratori veterinari sono stati fondamentali per affrontare adeguatamente le sfide poste dalla SARS-CoV-2. Ora più che mai, l’approccio olistico e One Health è quindi fortemente raccomandato per dare una risposta adeguata ed equa a questa pandemia globale.

Ciao Anna, un abbraccio forte…

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Anna, ieri sei andata via senza il tempo di un saluto, lasciando chi ti ha conosciuto in una incredulità senza fine… Vorremo che tu fossi qui ad ascoltare le parole ed a leggere le frasi che in questi momenti tanti colleghi, anche ex colleghi, stanno inviando a noi, tuoi amici.

Già, forse non te lo abbiamo detto mai abbastanza, ma quanto era riconosciuto ed apprezzato il tuo impegno, la tua competenza, la tua disponibilità!

E noi, tuoi amici, abbiamo avuto la fortuna di conoscerti, di conoscerti bene. Tu, che credevi così intensamente che nulla è più difficile, ma più bello e più vero della vita. Tu, che in ogni progetto, ogni impegno, ogni relazione, ogni amicizia ci mettevi tutto il cuore possibile. Tu, che sei sempre stata pronta quando avevamo bisogno di un consiglio o, semplicemente, di un conforto. In questo giorno, pensavo a qualcuno che mi fosse amico. In quel momento sei apparsa tu.

Già, forse non te l’abbiamo mai detto abbastanza, ma quanto ti vogliamo bene!
Grazie
 

L’amicizia: due corde intonate che vibrano insieme anche se sono lontane. E se una di loro è toccata, vibra anche l’altra della stessa musica.
Fabrizio Caramagna
 

Covid-19 domande e… risposte affidabili

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La pandemia da virus SARS-Cov2 suscita molti interrogativi su ogni aspetto del problema: sulla contagiosità, la mortalità, la capacità di infettare, come ci si può difendere, cosa è meglio fare, gli animali domestici sono coinvolti, si ammalano, ci potrebbero fare ammalare? A tutte queste domande risponde internet con ogni tipo di informazione possibile, non sempre affidabile. Ci sono comunque organizzazioni alle quali rivolgersi per avere una risposta a molte domande. Per quanto riguarda gli animali l’OIE dedica una sezione domande e risposte.

Gli eventi che stiamo vivendo ci interrogano sotto molti punti di vista e parimenti molti sono i punti di vista diversi che sentiamo ogni giorno. Per questo è opportuno affidarsi, per le risposte ai quesiti che ci poniamo, a interlocutori competenti. Nel mare di internet ci sono molte fonti con risposte non sempre precise e complete, dobbiamo dunque rivolgere le nostre ricerche su siti istituzionali affidabili in Italia e nel mondo.
Le informazioni presenti su questi siti sono controllate da equipe di esperti e riportano le ultime scoperte in relazione alla malattia e al virus, diversamente da molte informazioni che viaggiano su internet con notizie che spesso si rivelano prive di reali fondamenti scientifici per quanto suggestive.
Segnaliamo pertanto il sito del Ministero della Salute alla voce “nuovocoronavirus” (http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus) che contiene moltissime informazioni di tipo scientifico ed è aggiornato sulla situazione in ogni momento; il sito dell’Istituto Superiore di Sanità nella sezione dedicata a SARS-Cov2  (https://www.epicentro.iss.it/) che in questi giorni ha emesso 3 Rapporti ISS, pubblicazioni scientifiche specifiche per il coronavirus oltre a mettere a disposizione informazioni scientifiche e documentazione destinata agli operatori; infine l’OIE (Organizzazione mondiale della Sanità animale) dedica una pagina specifica a Domande e Risposte sulla malattia da coronavirus 2019 (Covid -19) (https://www.oie.int/en/scientific-expertise/specific-information-and-recommendations/questions-and-answers-on-2019novel-coronavirus/) per la quale è allegata una traduzione della pagina del sito OIE gentilmente fornita dal nostro Osservatorio Epidemiologico.

Vanni… un collega, un amico

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E’ scomparso ieri Vanni Righetti, tecnico di laboratorio della sede territoriale di Modena, il Coronavirus se l’è portato via all’età di 60 anni facendolo entrare nel numero di quei morti che sentiamo ogni giorno, ma che forse non ci aspettiamo di scoprire di conoscere. I colleghi di Modena lo ricordano così.

Ieri ci ha lasciato il nostro collega Vanni Righetti. Una vita dedicata al nostro Istituto, che lo ricorda con affetto e grande stima.
Vanni nasce a Carpi nel 1959. Dopo la formazione come Perito di Fisica Industriale, inizia a lavorare in IZSLER nel 1980, come Tecnico di Laboratorio. Inizia così un percorso professionale lungo 40 anni. Un percorso ricco di cambiamenti, di nuove sfide, che lo trova sempre pronto ad affrontare tutto con passione e spirito di sacrificio. Vanni si è dimostrato un Tecnico professionalmente disponibile e affidabile, rispettoso dei ruoli e delle regole. Ha vissuto quasi tutta la sua carriera professionale insieme ai suoi colleghi “della prima ora”, Claudio, Bruna e Roberta. Una famiglia. E quando, recentemente, loro sono andati in pensione, Vanni ha accusato un duro colpo. Ma ha reagito senza arrendersi e cercando di dedicarsi al lavoro come e più di prima.
 
Ma a noi piace ricordarlo soprattutto come amico. Fuor di retorica, Vanni era una persona di sani princìpi morali. Una guida per i figli e per noi “giovani leve”. Era legatissimo alla famiglia e agli amici. E se ne è andato col suo migliore amico, Marco, strappato alla vita dalla stessa terribile malattia.
 
Il nostro collega e amico Vanni non ce l’ha fatta a vincere questa battaglia. Vince però la guerra contro l’oblio e contro la solitudine generata da questo virus.
Vince con le sue armi, che sono il rispetto e l’amore. E noi ce ne facciamo scudo per continuare senza arrenderci, per onorarlo.
 
Ci mancherà molto il tuo sguardo e la tua classica alzata di mano come saluto, quando passeremo davanti al tuo laboratorio. Ci mancheranno le tue battute e le tue barzellette che spesso stemperavano le nostre giornate frenetiche. Porteremo sempre con noi la tua frase tipica che ci faceva tanto sorridere. E ti auguriamo di godere della tua tanto desiderata pensione ovunque tu sia adesso.

  
E mi chiedo perché il sole si è spento tra le onde
Questa notte eri con me
Ti ricordi, amico mio?
Mi chiedo perché urla il vento, adirato
Questa notte ci stringevamo
Come è nera la luce
Mi chiedo perché piove così tanto dolore
Ti ricordi, amico mio?
Ti ricordi, questa notte, le stelle
come note sul pentagramma?
E mi chiedo perché, così improvviso, il silenzio
The answer, my friend, is blowin’ in the wind

 

IZSLER: 800 Tamponi al giorno per Coronavirus

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In un’intervista al Corriere del 16 marzo 2020 il Direttore Generale, Dr. Piero Frazzi, illustra le attività di IZSLER le lo sforzo che si sta facendo per supportare la Sanità pubblica Lombarda ed Emiliana nella diagnosi di Coronavirus.

Nell’intervista al Corriere il direttore sottolinea l’impegno del personale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna che ha messo a disposizione le proprie strutture e competenze tecniche per la diagnostica del Coronavirus in due strutture a Brescia e Pavia. A Brescia è attivo il reparto di Tecnologie Biologiche Applicate, dove vengono svolte le analisi sotto la direzione della dottoressa Boniotti, e dove convergono tecnici da tutti i reparti dell’Istituto in grado di svolgere analisi dello stesso tipo. Nella Sede di Pavia sono invece coinvolti 14 operatori sotto la direzione della dottoressa Prati. Grazie alla grande disponibilità di dirigenti e tecnici ed al fatto che le altre attività sono state necessariamente ridotte, in questo momento non ci sono problemi di personale, ma del rifornimento di mascherine e di reagenti.
I test eseguiti rilevano circa il 20% di soggetti positivi al virus e vengono svolti con la massima urgenza in modo da dare l’esito entro 24-48 ore al massimo.
Anche l’Emilia-Romagna comincia ad avere bisogno si supporto per la diagnostica e i campioni verranno inviati presso la Struttura di Pavia.

Uno speciale ringraziamento va a quanti stanno dando il loro contributo lavorando anche il sabato e la domenica.
L’intervista è disponibile sul sito del Corriere della Sera del 16 marzo 2020.

Test per coronavirus contatti per Ospedali e Assessorati regionali

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Gli ospedali e gli assessorati delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna possono contattare i laboratori che eseguono i test sul coronavirus ai seguenti numeri di telefono

PER BRESCIA:
– Numero dedicato  accettazione 0302290377, altri numeri utili in caso di necessità 0302290273 (Dott.ssa Boniotti) – 0302290309 (laboratorio)
PER PAVIA
– Numeri dedicati accettazione 0382422006 – 0382526529

Supporto di IZSLER all’ emergenza Coronavirus

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A seguito dell’emergenza da Coronavirus, il Ministero della Salute ha emanato delle linee di indirizzo per la gestione dell’emergenza stessa, puntualizzando la disponibilità per il supporto diagnostico dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, in quanto dotato di strutture adeguate per il contenimento biologico (BSL-3) e comprovata capacità analitica per la diagnosi del SARS-CoV-2.
La Regione Lombardia DG Welfare ha ritenuto opportuno affiancare l’IZSLER ai Laboratori di riferimento regionali e gli altri laboratori ospedalieri sul territorio, nella esecuzione analitica dei tamponi per la ricerca del SARS-CoV-2.
Le attività analitiche presso l’IZSLER saranno avviate da giovedì 5 marzo p.v. In particolare, si è convenuto con Regione Lombardia che all’Istituto verranno fatti confluire i campioni prelevati dai soggetti asintomatici/contatti stretti (es. operatori della sanità), allo scopo di supportare l’operatività complessiva del sistema sanitario pubblico. Ciò avverrà nel rispetto delle indicazioni regionali per ciò che riguarda i metodi analitici, garantendo nel contempo l’adozione di tutte le misure di prevenzione per la sicurezza dei propri operatori.

3Rs students grant 2020

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La piattaforma EPAA ( European Partenrship for Alternative Approaches to Animal Testing) apre una call per gli studenti interessati ad approfondire le 3R e finanzia la partecipazione ai tre convegni sulle 3R che si terranno in Europa durante il 2020.
Il Centro di Referenza Nazionale per i Metodi Alternativi, Benessere e Cura degli Animali da Laboratorio ha ricevuto comunicazione che la European Partenrship for Alternative Approaches to Animal Testing (EPAA) fornisce un contributo finanziario a studenti e giovani ricercatori per la partecipazione ai tre principali congressi internazionali che si terranno nel corso del 2020 ed inerenti la tematica dei metodi alternativi all’utilizzo degli animali a scopo sperimentale con la applicazione delle 3R (Replacement, Reduction, Refinement)
Questa iniziativa, legata alla forte volontà di divulgazione ed approfondimento rivolta allo sviluppo di test che non prevedono il modello in vivo, si inserisce nel percorso che il Centro di Referenza sta svolgendo sia come membro del gruppo europeo PARERE sia nell’ambito del circuito interlaboratorio internazionale EU-NETVAL, insieme al quale parteciperà portando il proprio contributo scientifico ad una sessione dedicata all’11th World Congress on Alternatives and Animal Use in Life Sciences.
Le modalità di partecipazione al bando sono descritte nel documento allegato.