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A Giorgio Varisco la Direzione dell’IZSLER

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A Giorgio Varisco la Direzione dell’IZSLER

Con delibera N. XXII/1989 DGR del 13 marzo 2024 la Regione Lombardia ha nominato il Dott. Giorgio Varisco Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna.

Il nuovo direttore sostituisce il dott. Piero Frazzi che ha cessato il servizio al 31 dicembre 2023 e il dott. Merialdi, Direttore Sanitario, che ha diretto pro-tempore l’Istituto Zooprofilattico di Brescia.

Il Dott. Varisco, laureato in Medicina Veterinaria a Parma, specialista in “Tecnologie e igiene delle carni” e in “Diritto e Legislazione Veterinaria” ha diretto fino al 2011 il reparto Produzioni Zootecniche e conseguentemente nominato Direttore Sanitario IZSLER e Direttore Generale pro-tempore fino al 2020.

Negli anni dal 2020 al 2023 si è occupato della direzione delle strutture complesse di Lodi/Milano e in seguito di Bergamo/Sondrio/Varese nonchè della Direzione Dipartimentale delle Sedi Territoriali IZSLER della Lombardia.

Specialista Europeo in sicurezza alimentare (ECVPH) ha partecipato numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali e svolto attività di docenza in corsi post-laurea nelle università di Milano, Parma e Napoli.

Personale e dirigenza IZSLER augurano un buon lavoro al nuovo Direttore Generale .

 

Un premio per le ricerche sulle 3 R

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Un premio per le ricerche sulle 3 R

EPAA (The European Partnership for Alternative Approaches to Animal Testing) è una organizzazione internazionale che mira a promuovere lo sviluppo, la convalida e l’accettazione degli approcci alternativi 3R (sostituzione, riduzione e perfezionamento della sperimentazione sugli animali).

Ogni due anni viene assegnato il premio scientifico 3R a uno scienziato che ha contribuito in modo eccezionale alle 3R al fine di promuovere contributi positivi da parte dell’industria o del mondo accademico e incoraggiare più scienziati a concentrare la propria ricerca sugli obiettivi delle 3R. Possono presentare domanda per il premio gli scienziati che lavorano sui metodi per i test normativi (ad esempio sicurezza, efficacia, test in batch) che portino un progresso significativo all’uso delle 3R nella materia. Una commissione giudicatrice (composta da membri dell’EPAA e rappresentanti dell’EPAA Mirror Group) valuterà le candidature, fornirà al comitato direttivo dell’EPAA i risultati della valutazione stabilendo una graduatoria. il Comitato Direttivo selezionerà il vincitore, al quale verrà assegnato il premio di 10.000 euro. Il premio sarà assegnato all’istituzione del vincitore che sarà annunciato alla Conferenza annuale EPAA, il 13 novembre 2024. Il vincitore avrà l’opportunità di presentare il proprio lavoro alla Conferenza annuale EPAA 2024, che riunisce le parti interessate del settore, rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e della società civile.

I candidati devono avere sede in Europa e avere fino a 10 anni di esperienza post-laurea (ovvero dopo aver conseguito la laurea o il master). I candidati devono presentare uno  studio scritto basato sulla ricerca effettiva (non più vecchio di 5 anni e non un progetto di ricerca futura) in cui siano mostrati il loro ruolo e coinvolgimento.

La domanda dovrebbe chiarire:

  •  come vengono soddisfatti i criteri di cui sopra (ad esempio, come il metodo o l’approccio si collega ai test normativi)
  •  per quali requisiti normativi può essere utilizzato l’approccio del richiedente
  •  quali siano l’esperienza post-laurea, il ruolo e il coinvolgimento nella ricerca del candidato

Il bando con tutti i dettagli è disponibile sul sito EPAA e nell’Allegato.

Comune di Parma, portale per riconoscere i bocconi avvelenati

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Comune di Parma, portale per riconoscere i bocconi avvelenati

La S.O. Ambiente, Agenti Fisici ed Economia Circolare del Comune di Parma ha deciso di pubblicare sul proprio sito internet una sezione dedicata ai bocconi avvelenati, al loro riconoscimento, alle varie tipologie di tossici utilizzati ed agli avvelenamenti secondari indotti dall’utilizzo dei rodenticidi anticoagulanti.

La proposta è nata in seguito al numero sempre più elevato di segnalazioni di sospetti bocconi/sospetti avvelenamenti pervenute nel corso dell’anno 2023 e dei primi due mesi dell’anno in corso, con un trend che al momento sembra in continua crescita.

Poiché oltre il 70% delle segnalazioni dello scorso anno si erano poi rivelate negative ai test di laboratorio con un elevato numero di campioni di palle di grasso e semi per uccelli (mangime per foraggiare uccelli selvatici durante l’inverno) consegnate senza un fondato motivo all’Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia-Romagna per la ricerca dei possibili veleni, il comune di Parma ha pensato di realizzate una breve guida al riconoscimento di ciò che può essere un boccone avvelenato e di ciò che, invece, non può esserlo.

L’intento è informare correttamente i cittadini su quali possono essere effettivamente sospetti  “bocconi avvelenati” e evitare la raccolta di un elevato numero di “falsi” campioni che generano allarmismo fra i cittadini e nelle istituzioni coinvolte.

Il Portale raggiungibile al seguente link è ricco di fotografie e indicazioni nonché di richiami a siti specialistici per chi volesse approfondire l’argomento. Alla realizzazione ha partecipato la Sede Territoriale IZSLER di Parma.

 

Evento FAD :“ONE HEALTH: CONVIVENZA UOMO ANIMALE, un approccio multidisciplinare”

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Evento FAD :“ONE HEALTH: CONVIVENZA UOMO ANIMALE, un approccio multidisciplinare”

Sono aperte le iscrizioni al corso formativo “ONE HEALTH: CONVIVENZA UOMO ANIMALE, un approccio multidisciplinare” in modalità FAD asincrona. Il corso rimane aperto dal 1 marzo 2024 al 31 dicembre 2024 con possibilità di iscrizione fino al 20 dicembre 2024 accedendo al portale https://formazione.sigmapaghe.com (dipendenti ATS)

Il corso è aperto a Medici Chirurghi e Medici Veterinari per i quali sono previsti 8 crediti ECM.

Il corso è disponibile per tutti i veterinari sul sito della FNOVI (https://www.fnovi.it/node/50543 ) e accessibile dalla piattaforma. Il corso è stato realizzato per fornire aggiornamenti sulle principali zoonosi (eziopatogenesi, indagine diagnostica, protocolli terapeutici) e trattare il tema dell’antibiotico resistenza nella popolazione adulta, infantile e animale (uso e abuso di antibiotici) nell’ottica One Health. Altri obbiettivi sono l’acquisizione delle conoscenze di comportamento corretto nel rapporto con gli animali da compagnia specificamente cani, per la prevenzione di morsicature e comportamenti aggressivi e la divulgazione delle corrette informazioni per la migliore convivenza con i cani.

Il programma è disponibile a link seguente: Programma Corso

Consumo di antibiotici e antimicrobico resistenza nei Report EFSA e di altre agenzie europee

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Consumo di antibiotici e antimicrobico resistenza nei Report EFSA e di altre agenzie europee

 La resistenza dei batteri Salmonella e Campylobacter agli antimicrobici comunemente usati continua a essere osservata frequentemente negli esseri umani e negli animali. Tuttavia, la resistenza combinata agli antimicrobici di importanza critica per l’uomo  rimane molto bassa.

La resistenza antimicrobica rimane un grave problema di salute pubblica che deve essere affrontato su vari fronti e da diversi attori.

I dati sul tasso di sensibilità  completa e sulla prevalenza di E. coli produttore di ESBL/AmpC mostrano che si è verificato un miglioramento nella riduzione della resistenza antimicrobica negli animali destinati alla produzione alimentare.

Il report  di EFSA : Resistenza antimicrobica dei batteri zoonotici e indicatori provenienti da esseri umani, animali e alimenti nel 2021-2022  che contiene i risultati della ricerca è accompagnato dal relativo comunicato  “Sono necessari sforzi continui per combattere la resistenza antimicrobica (AMR) negli esseri umani e negli animali”. 

I risultati dell’analisi presente nel report sono fruibili attraverso uno specifico strumento di visualizzazione messo a disposizione dell’Autorità e consultabile attraverso il seguente link: Antimicrobial resistance in Europe (europa.eu) 

Il report Di EFSA è stato preceduto dalla pubblicazione, il 24 febbraio u.s., del 4° report inter-agenzia  EFSA/EMA/ECDC relativo all’analisi integrata tra il consumo di antibiotici negli animali e nell’uomo e relativo sviluppo di resistenza  antimicrobica (JIACRA IV –2019–2021).  

Dall’analisi effettuata dalle tre agenzie è emerso che i batteri del genere E. coli sia negli animali che negli esseri umani stanno diventando meno resistenti agli antibiotici grazie alla riduzione del loro consumo complessivo. Ciò dimostra che le tendenze preoccupanti riguardanti la resistenza agli antibiotici possono essere invertite con le opportune misure e politiche.(Vedi Sommario)

 

Soluzioni più umane quando è necessario sopprimere gli animali

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Soluzioni più umane quando è necessario sopprimere gli animali

L’Ufficio Svizzero Federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (FSVO) e l’UFAW (Universities Federation for Animal Welfare) hanno organizzato il 4° Symposium on Humanely Ending the Life of Animals il 6 e 7 marzo 2024.

La soppressione degli animali per macellazione, malattie epidemiche o disastri ecologici (compresa soppressione delle le cd. specie aliene) è da molti anni oggetto di attenzione perché quando ciò è necessario e inevitabile avvenga nel modo più umano possibile.

Il convegno prevede esperti di 50 nazioni e sarà possibile partecipare anche online. Si tratterà di animali nella ricerca, soppressione di specie parassite, macellazione, soppressione di animali acquatici (pesci, crostacei et.) ai fini alimentari.

IZSLER partecipa in qualità di invitato come Centro di Referenza Europeo per il benessere dei volatili e delle piccole specie allevate(EURCAW-SFA) per presentare  il risultato di un sondaggio e workshop fatto con esperti dei vari paesi membri sui metodo comunemente usati per abbattere gli avicoli in caso di influenza aviare.

 

Peste Suina Africana, campagna EFSA per contribuire a fermare la diffusione della malattia

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Peste Suina Africana, campagna EFSA per contribuire a fermare la diffusione della malattia

La peste suina africana è una malattia devastante che colpisce i suini di allevamento e i cinghiali selvatici. Questo virus, innocuo per gli esseri umani, provoca notevoli disagi socioeconomici in molti Paesi. Le aree colpite dalla PSA subiscono notevoli perdite finanziarie a causa della morte di animali, delle restrizioni alla loro circolazione e all’esportazione di carne nonchè del costo delle misure di controllo. Per debellare la malattia possono volerci diversi anni.

Al momento non esistono vaccini approvati contro la PSA in Europa, pertanto, nella zona interessata, un’epidemia può comportare la macellazione di un gran numero di suini allevati  Comparsa anche in Italia negli ultimi mesi necessità di particolare attenzione da parte di tutti quanti possono essere coinvolti: allevatori, veterinari, viaggiatori, cacciatori.

EFSA ha predisposto una serie di messaggi per tutte le categorie di persone interessate con video e raccomandazioni.

Il messaggio per tutti è : Individuare, Prevenire, Segnalare.

I poster del programma di comunicazione aiutano a riconoscere i segni della malattia, ad applicare misure per non diffonderla e a segnalare al veterinario o alle autorità competenti territoriali gli eventuali sospetti.

Dire, fare, alimentare, un convegno sulla relazione dell’uomo con gli alimenti

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Dire, fare, alimentare, un convegno sulla relazione dell’uomo con gli alimenti

Un momento si studio e riflessione: Martedì 12 marzo 2024 a Padova l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) organizza il convegno “Dire, fare, alimentare”, in collaborazione con il Focal Point italiano di EFSA del Ministero della Salute.

Il convegno si rivolge tanto alla comunità scientifica e agli addetti al settore che a tutta la collettività,  stimolando la riflessione su vari aspetti che caratterizzano la nostra relazione con gli alimenti: dalla cura della salute alla gestione dei rischi, dalla sostenibilità ecologica alla corretta informazione, da prospettive di genere a esperienze di solidarietà.

L’evento rappresenta il momento finale di un progetto integrato di ricerca e comunicazione sui rischi alimentari realizzato dal Laboratorio comunicazione dell’IZSVe, finanziato dal Focal Point italiano dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) presso la Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute (DGOCTS) del Ministero della Salute,

 

 

I rodenticidi anticoagulanti stanno risalendo la piramide alimentare: prima evidenza di positività diffusa nel lupo grigio in Italia

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I rodenticidi anticoagulanti stanno risalendo la piramide alimentare: prima evidenza di positività diffusa nel lupo grigio in Italia

Dei 186 lupi trovati morti in Italia tra il 2018 e il 2022, ben 115 (il 62%) sono risultati positivi al test per la presenza di Anticoagulanti Rodenticidi (ARs) di seconda generazione. Nella maggior parte dei casi i lupi sono deceduti per altre cause (soprattutto trauma da investimento), ma il dato – riportato su Science of the Total Environment – mostra che questi principi attivi si diffondono in natura e permeano nella catena trofica, fino ad arrivare ai vertici della piramide alimentare.

Lo studio ha preso in esame un grande predatore, dimostrando come la diffusa positività agli Anticoagulanti Rodenticidi sia il sintomo della penetrazione di queste sostanze nelle reti alimentari, coinvolgendo l’ambiente e l’ecosistema. I risultati dello studio indicano che le pratiche di controllo dei roditori basate sull’uso di composti chimici non sono realmente selettive, ma possono determinare una contaminazione diffusa di specie no-target, spesso protette o con uno stato di conservazione non sempre ottimale.

Tracce di questi composti sono state trovate dagli studiosi nella maggioranza dei lupi analizzati. In particolare – sia il numero di sostanze rodenticide, che la loro concentrazione – sono risultati più alti nei lupi rinvenuti in contesti antropizzati, con un trend di crescita visibile a partire dal 2020. Probabilmente gli individui che vivono in ambienti antropizzati basano una parte importante della propria dieta sui roditori (topi, ratti o nutrie) e questo li espone al rischio di contaminazione da anticoagulanti.

Diversi studi avevano già trovato valori simili in specie che si nutrono principalmente di roditori, come le volpi o i rapaci diurni e notturni, ma valori così alti erano difficilmente ipotizzabili per un grande predatore mammifero come il lupo.

Lo studio è stato pubblicato con il titolo “First evidence of widespread positivity to anticoagulant rodenticides in grey wolves (Canis lupus)” e ha visto la partecipazione di numerosi ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna.

le fotografie sono gentilmente fornite da Tommaso Nuti ©

 

Resistenza antimicrobica, panoramica della situazione mondiale (FAO)

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Resistenza antimicrobica, panoramica della situazione mondiale (FAO)

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) esprime la risposta globale alla resistenza antimicrobica (AMR) nei settori alimentare e agricolo.

Il lavoro della FAO, in risposta alle numerose sfide della resistenza antimicrobica, è attualmente guidato dal “Piano d’azione FAO sulla resistenza antimicrobica 2021-2025”.

E’ stato pubblicato in questi giorni il primo rapporto sul contributo della FAO alla risposta globale alla resistenza antimicrobica (Tackling Antimicrobial Resistance In Food And Agriculture) che delinea l’ampia gamma di attività intraprese dalla FAO a livello globale, regionale e nazionale.

Il report:

  • descrive il ruolo della FAO nella governance globale della resistenza antimicrobica;
  • fornisce una panoramica dei progressi nell’attuazione dei piani d’azione nazionali sulla resistenza antimicrobica nei sistemi agroalimentari;
  • evidenzia le attività chiave intraprese per attuare il piano d’azione della FAO sulla resistenza antimicrobica 2021-2025;
  • segnala le principali sfide e opportunità legate alla resistenza antimicrobica nei settori alimentare e agricolo.

La risposta alla resistenza antimicrobica nei settori alimentare e agricolo richiede sempre migliori e più numerose indagini, interventi più completi e  diffusi per ridurre la minaccia della resistenza antimicrobica, maggiori risorse e una governance più solida per garantire il coinvolgimento efficace delle parti interessate.

Il report sottolinea infine la necessità dell’impegno e un’azione sostenuti basati sull’approccio One Health per ridurre l’uso di antimicrobici in particolare a livello di singolo stato.