La giornata mondiale delle api e la visita della scuola media dell’Istituto Bonsignori di Remedello all’IZSLER nell’ambito del Progetto Bee
Le api e gli impollinatori selvatici rivestono un ruolo fondamentale negli ecosistemi naturali e agrari, in quanto contribuiscono alla riproduzione di molte piante. Una parte significativa dell’alimentazione umana, e più in generale animale, dipende dall’attività di questi insetti pronubi. Le stime più attendibili portano a ritenere che il 15% degli alimenti di origine vegetale e circa altrettanto delle risorse foraggere impiegate in zootecnia (O’TOOLE e RAW, 1991) o, complessivamente, il 35% del cibo prodotto (KLEIN et al., 2007) dipendano dall’impollinazione entomofila. Negli ultimi decenni, i cambiamenti climatici, la riduzione degli habitat, la modificazione del paesaggio e l’intensificazione delle pratiche agricole hanno provocato un generale declino delle api sia sociali (es. Apis mellifera) che solitarie (es. Andrena sp.) sia come numero di specie sia come abbondanza di individui, destando serie preoccupazioni per la sopravvivenza di questi insetti e stimolando iniziative e interventi per la loro salvaguardia. Questo ha spinto l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ad adottare una risoluzione con la quale ha dichiarato il 20 maggio di ogni anno la Giornata mondiale delle api. Lo scopo della risoluzione è riportare all’attenzione dei cittadini, dei media e dei decisori politici l’importanza delle api e in generale di tutti gli impollinatori (api, vespe, farfalle, coccinelle, ragni, rettili, uccelli, finanche mammiferi, per la sicurezza alimentare, il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione degli habitat.
Nell’ambito del “Progetto Bee” avviato dalla scuola media dell’Istituto Bonsignori di Remedello Il 12 maggio scorso il nostro istituto ha ospitato un piccolo gruppo di studenti per fornire informazioni sul mondo delle api. L’incontro ha previsto una rapida panoramica di quelle che sono le differenze, sia morfologiche che comportamentali, delle diverse specie di api sociali e solitarie presenti sul territorio nazionale.
Si è discusso delle problematiche che stanno portando ad una graduale ma inesorabile riduzione del numero delle colonie di api e al declino delle loro popolazioni, (fenomeno, conosciuto come spopolamento degli alveari o moria delle api) individuando diversi possibili fattori tra cui il degrado e la frammentazione degli habitat; l’agricoltura intensiva; gli attacchi di agenti patogeni (virus, batteri e funghi) e parassiti tra cui specie invasive come l’acaro varroa (Varroa destructor), il calabrone asiatico (Vespa velutina) e il piccolo scarabeo dell’alveare (Aethina tumida); l’esposizione ai pesticidi usati in agricoltura.
L’incontro è proseguito con la descrizione di quelli che sono le principali caratteristiche merceologiche dei diversi tipi di miele con apposita analisi sensoriale di 3 diversi tipi di miele e la definizione di analisi melissopalinologica: una indagine microscopica effettuata sul miele che permette di osservare i pollini presenti e in che quantità, al fine di comprenderne la sua” origine botanica” (cioè dal nettare di quali fiori proviene e se ci troviamo di fronte ad un miele monoflora, millefiori o di melata) e la sua “origine geografica” (cioè da quale area geografica proviene). Gli studenti hanno avuto modo di visionare diversi vetrini al microscopio ottico apprezzandone le differenze principali esistenti tra le diverse specie botaniche.