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Piattaforma italiana per la segnalazione dei rischi emergenti

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Lunedi’ 2 Aprile 2019, al Ministero della Salute – Auditorium Biagio Alba, si e’ svolto il workshop: “PRESENTAZIONE DELLA PIATTAFORMA ITALIANA PER LA SEGNALAZIONE DEI RISCHI EMERGENTI”, organizzato dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro di Referenza per i Rischi Emergenti in Sicurezza Alimentare (CRESA).
Alla presenza del Segretario Generale, dott. Ruocco, della Direzione Generali degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute, nella figura della Direttrice dott.ssa Rodorigo e della Direzione Generale della Sanita’ Animale e dei Farmaci Veterinari rappresentata dal dott. Ianniello, il dott. Varisco, Direttore Generale ff dell’IZSLER e responsabile del CRESA ha presentato la piattaforma italiana per la segnalazione dei rischi emergenti, sviluppata con il contributo del dott. Pongolini, responsabile dell’analisi del rischio in IZSLER, e del dott. Daminelli responsabile del sito www.ars-alimentaria. It, all’interno del quale?e’ stata collocata la piattaforma.
Al workshop hanno partecipato oltre 40 esperti, identificati dal Ministero della Salute in rappresentanza delle Regioni Lombardia ed E. Romagna, degli Istituti Zooprofilattici, di numerosi Centri di Referenza e laboratori di Riferimento Nazionali, dell’istituto Superiore di Sanita’, dell’Ispra e di altri enti di ricerca coinvolti nell’ampia e trasversale tematica dei rischi emergenti.
Dopo una prima sessione teorica di introduzione al tema, in cui e’ stata illustrata l’importanza dell’individuazione tempestiva dei potenziali rischi emergenti nel processo dell’analisi del rischio a tutela della salute, consentendo l’adozione di misure adeguate e tempestive di prevenzione a tutela dei consumatori, i partecipanti hanno potuto prendere visione di come e’ strutturata la piattaforma, attraverso una dimostrazione on-line delle funzionalita’ e delle modalita’ di inserimento e gestione delle segnalazioni.
Il pomeriggio e’ stato animato da un’intensa sessione di lavoro in gruppi tematici, attraverso la quale sono state raccolte criticita’, suggerimenti e proposte di ulteriore sviluppo della piattaforma che sara’ perfezionata di conseguenza, in stretta collaborazione con il Ministero della Salute.
A breve inoltre, Ministero della Salute e CRESA definiranno il primo gruppo di esperti in grado di individuare e segnalare i potenziali rischi emergenti tramite la piattaforma.
Ulteriori appuntamenti sono previsti nel corso dei prossimi mesi, finalizzati a diffondere maggiormente la conoscenza della piattaforma sul territorio nazionale e a costituire un sistema di gestione delle segnalazioni in grado di meglio veicolare i rischi emergenti nei corrispondenti sistemi europei di segnalazione, quale quello di EFSA, e nel sistema nazionale complessivo di valutazione del rischio.

Zanzare e malattie, prevenzione in movimento

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La temperatura mediamente piu’ elevata di questi tempi favorisce la sopravvivenza delle zanzare e degli insetti vettori in genere, notoriamente in grado di trasmettere malattie ad eziologia virale e non, sia note da tempo che di recente introduzione. Il sistema della prevenzione a livello nazionale sta raccogliendo i dati per predisporre un piano di controllo per le malattie trasmesse da vettori dell’uomo e degli animali. A tal fine ? essenziale la collaborazione tra medici e veterinari per il contrasto delle malattie.

Il caldo precoce e soprattutto la mancanza del gelo nell’inverno ha favorito la sopravvivenza degli insetti vettori che puntualmente si potrebbero ripresentare in gran numero con la possibilita’ di diffondere, all’uomo e agli animali, malattie che ormai sono presenti in Italia da anni, come la West Nile Disease e la Blu Tongue, alle quali si sono aggiunti lo scorso anno alcuni casi nell’uomo di Dengue, Zika e Chikungunya. L’efficacia di un sistema integrato (entomologico, veterinario e umano) di sorveglianza derivante dalla capacita’ di identificare l’eventuale insorgenza precoce di circolazione virale e la comparsa di fenomeni rilevanti/focolai, si e’ gia’ vista lo scorso anno, indicando altresi’ che la collaborazione tra diverse componenti coinvolte e’ diventata elemento indispensabile per attuare misure di prevenzione. Nelle Regioni interessate (soprattutto quelle del bacino Padano), ad esempio, si e’ evidenziato che i casi umani sono regolarmente preceduti (direttamente nella stessa provincia o indirettamente in province limitrofe) da segnalazioni di positivita’ fornite dalla sorveglianza veterinaria. Anche quest’anno sara’ quindi avviato un Piano di sorveglianza su base regionale che prevede sia la cattura ed analisi presso l’IZSLER di uccelli appartenenti alle specie serbatoio (gazze, cornacchie etc.) prelevati su base mensile, nonche’ la raccolta di zanzare con catture quindicinali notturne in quasi un centinaio di siti in ciascuna provincia lombarda ed emiliano-romagnola.
A questa attivita’ di monitoraggio sara’ affiancata a cura dei Comuni e Uffici di prevenzione rispettivamente attivita’ di controllo dei vettori a livello ambientale e campagne di comunicazione presso la cittadinanza relative alle misure comportamentali idonee da attuare per prevenire le punture e il controllo dei vettori quali l’uso corretto di insetticidi, la distruzione dei siti dove la zanzara puo’ riprodursi, e la adozione di misure individuali di protezione (abiti, zanzariere, repellenti contro gli insetti). Infine verra’ potenziata ed ottimizzata l’informazione da erogare presso i medici di base e di pronto-soccorso.

IZSLER: Misure adottate per il contenimento del Coronavirus

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Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna ha adottato, in applicazione dei Decreti Ministeriali e delle Ordinanze Regionali, misure interne di contenimento del virus attraverso disposizioni della Direzione e del Servizio di Prevenzione.
 
Di seguito sono elencate e reperibili con collegamento ipertestuale tutte le disposizioni adottate nel periodo dell’emergenza aggiornate al 14 aprile 2020.

Prevenzione della Peste suina africana

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La Peste suina africana si va diffondendo in tutta Europa diffusa prevalentemente dai cinghiali. Non ? pericolosa per l’uomo, ma pu? essere causa di malattia e morte di migliaia di suini in allevamento. La prevenzione passa pertanto anche attraverso il controllo dei cinghiali e degli alimenti a base di carni suine o di cinghiale.

Il Ministero della Salute ha attivato una serie di iniziative per la prevenzione della Peste Suina Africana (PSA), una malattia molto grave dei suini in grado causare la distruzione di interi allevamenti e per la quale non c’e’ vaccinazione efficace. In molte regioni italiane i cinghiali sono molto diffusi e considerati un problema per l’agricoltura e l’ambiente. A questa situazione si aggiunge la possibilita’ che siano veicolo di ingresso in Italia della Peste suina Africana, che in Europa si sta muovendo proprio con lo spostamento dei cinghiali. Tale malattia non pericolosa per l’uomo puo’ essere trasmessa agli allevamenti di suini utilizzando scarti alimentari di suini e cinghiali infetti apparentemente sani. In Italia e’ presente solo in Sardegna, dove e’ stata combattuta con fatica proprio per la presenza di suini allo stato brado. Le misure di prevenzione previste sono di ampio respiro e comprendono la sorveglianza dei cinghiali selvatici e l’attivazione dei sistemi diagnostici su tutto il territorio nazionale rappresentati dagli Istituti Zooprofilattici, i quali hanno gia’ coordinato le attivita’ di laboratorio con il centro di referenza nazionale per la PSA che ha sede presso IZS di Perugia. Il Ministero della Salute ha anche posto l’accento sulla prevenzione dei comportamenti a rischio pubblicando del materiale informativo sul proprio sito (http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_5_1.jsp?lingua=italiano&id=382). Gli alimenti ottenuti da suini e cinghiali provenienti da zone infette posso essere veicolo di malattia e causa di morte per milioni di suini in allevamento.

Nuova piattaforma per la formazione a distanza

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E’ attiva la nuova piattaforma per la formazione a distanza, all’indirizzo https://fad.izsler.it. La nuova piattaforma  completamente rinnovata consente nuove funzioni ed e di più facile utilizzo. E’ possibile accedere direttamente dall’indirizzo indicato oppure dal portale formazione dove i corsi FAD saranno disponibili accanto agli altri nell’offerta formativa.

I primi corsi sono stati attivati venerdì 22  marzo ed entro il mese di aprile tutti i corsi programmati nel 2019 saranno disponibili:
Sono comunque già attivi i seguenti corsi,

1. PROTEZIONE ALLA MACELLAZIONE: LE CARNI ROSSE
2. PROTEZIONE ALLA MACELLAZIONE: LE CARNI BIANCHE
3. ID CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICO SULLA SICUREZZA DEI LAVORATORI (ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21 DICEMBRE 2011)
4. CORSO DI AGGIORNAMENTO PER GUARDIANI E CONDUCENTI REGOLAMENTO 1/2005

Tutti i corsi sono catalogati secondo 2 categorie: corsi accreditati ECM e corsi NON accreditati ECM
Per i corsi della categoria ECM valgono le regole di fruizione che prevedono l’obbligo di ripetizione dell’intero percorso (audio/video) in caso di test finale non superato.
In allegato le istruzioni per l’utilizzo della piattaforma: Modalità iscrizione corsi

20 anni fa, Pierfilippo Guadagnini un maestro, un amico

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Il 29 marzo ricorrerà il 20 anniversario della scomparsa del Dr. Pierfilippo Guadagnini direttore della Sezione diagnostica di Brescia. In quel giorno è scomparso un maestro per molti per le sue capacità e professionalità, un amico per tutti per il suo carattere e la sua affabilità. La SIPAS (Società Italiana di Patologia e Allevamento Suino) lo ricorda anche quest’anno con un premio speciale.

Anche quest’anno nel convegno annuale il 21 e 22 marzo la SIPAS distribuisce il Premio Guadagnini ad un giovane laureato che con la sua attività abbia portato un valido contributo, sul piano scientifico e applicativo, al progresso in suinicoltura, portando una pubblicazione relativa alla patologia o allevamento del suino. Il premio è stato istituito per ricordare l’opera del Dr. Guadagnini prematuramente scomparso a seguito di un incidente il 29 marzo 1999.
Il dr. Guadagnini aveva diretto prima la Virologia dell’Istituto Zooprofilattico per approdare poi, come direttore, alla Sezione Diagnostica di Brescia distinguendosi nell’attività diagnostica di tutte le specie in allevamento, ma in particolare nella specie suina, per la quale era giudicato un indiscusso esperto a livello nazionale. Autore di numerose pubblicazioni in materia, era appassionato dell’attività di laboratorio, accompagnata, sostenuta e guidata dalle frequenti visite agli allevamenti di suini dalle quali traeva la conoscenza diretta dei problemi e la possibilità di testare sul campo le soluzioni individuate.
Accanto alla sua competenza, per la quale ha fatto da maestro a molti colleghi che ancora lavorano in IZSLER e in campo, tutti ricordano il suo modo di fare sempre cordiale e franco, capace di mettere a proprio agio gli interlocutori, e l’estrema disponibilità a mettersi al servizio di grandi e piccoli allevatori per affrontare e risolvere le problematiche di allevamento più disparate.
Chi scrive gli è stato accanto per 10 anni circa condividendo con lui il lavoro di ogni giorno, imparando non solo il modo lavorare. Molte sue lezioni, quelle professionali, le ho imparate subito o quasi, alcune delle sue lezioni di vita le sto imparando ancora.

Avviso per acquisizione di candidature per componenti del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni

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Nella sezione Albo Pretorio della pagina istituzionale dell’IZSLER è disponibile l’Avviso per l’acquisizione di candidature per Componenti del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni dell’Istituto.

Si comunica che nella sezione Albo Pretorio dell’Istituto è pubblicato l’Avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di soggetti qualificati per il conferimento di incarico di componente del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna “Bruno Ubertini”.
Come previsto dalla Statuto il Nucleo di Valutazione delle prestazioni è costituito da tre componenti e la durata è triennale.
La nomina è effettuata dal Consiglio di Amministrazione sulla base della proposta presentata dal Direttore Generale a seguito della valutazione delle candidature ricevute.
L’avviso per l’acquisizione delle candidature, approvato con Decreto del Direttore Sanitario f.f. n. 52 del 12.03.2019, resterà pubblicato nella sezione Albo Pretorio al seguente link: https://www.izsler.it/pls/izs_bs/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=5589  per la durata di 20 giorni a decorrere dal 20.3.2019. Le domande dovranno pervenire entro le ore 15.30 del giorno al 8.4.2019.

Valutazione del rischio di influenza D in Europa

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Il virus dell’influenza tipo D (IDV), segnalato per la prima volta nel 2011, presenta un  50% di somiglianza con il virus umano dell’influenza tipo C. Malgrado questa somiglianza, il virus IDV non si è dimostrato patogeno negli esseri umani.

Il Comitato internazionale di tassonomia dei virus (ICTV) ha ufficialmente annunciato nel settembre 2016 la codifica di una nuova specie di virus dell’influenza: il virus dell’influenza D, distinto dagli altri tipi di influenza – A, B e C.
Questo virus è stato isolato da bovini e suini, ma sono stati identificati anticorpi per l’influenza D anche in campioni di sangue di pecore e capre, mentre non è presente nel pollame e non ci sono evidenze di infezione dell’uomo.
Il progetto EFSA ha lo scopo di stimolare la cooperazione tra gli Stati membri e promuovere il trasferimento e lo scambio di conoscenze e competenze relative a tale nuov ovirus. Nel  caso specifico, IZSLER partecipa ad un progetto insieme a 5 stati membri (Francia, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Svezia) con lo scopo di valutare il rischio di diffusione di questo virus negli animali in Europa e di armonizzare i metodi diagnostici e di intervento in caso di elevata diffusione.
Gli esperti IZSLER della Sezione di Parma (Laboratorio di referenza OIE per l’influenza suina – Dr.ssa. C.Chiapponi) e del laboratorio di Virologia di Brescia (Dr.ssa Ana Moreno). hanno presentato nel recente Annual Meeting (mid-term meeting) svoltosi a  Utrecht (NL) nel mese di Febbraio i risultati della attività diagnostica condotta nel primo anno di attività del progetto e i dati di validazione di una Elisa sierologica competitiva per ricerca anticorpi anti-IDV nell’uomo e in tutte le specie animali.

Un ambiente per l’ ape

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La relazione stretta tra le api e l’ambiente è nota da tempo, soprattutto è risaputo quanto l’inquinamento possa essere causa di moria di api. La scomparsa di tali insetti determina in molte parti del mondo una riduzione della impollinazione per molte piante e il conseguente degrado dell’ambiente di cui ne soffre anche l’uomo. Il convegno organizzato dalla Associazione Apicoltori Lombardi approfondisce le conseguenze dell’inquinamento e del cambiamento climatico sulle api.

La creazione di un ambiente idoneo alla crescita, sviluppo e produttività degli alveari permette alle api non solo di produrre miele, ma anche di esercitare quella funzione essenziale per l’ambiente che è l’impollinazione dei vegetali. In tal modo le api giocano un ruolo determinante per il miglioramento qualitativo dell’ambiente anche per l’uomo.
Il convegno si propone di evidenziare i bisogni nutritivi delle famiglie di api, i problemi derivanti alle api stesse dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici che spesso non consentono alle fioriture di fornire il nettare necessario alle api e di conseguenza il miele all’apicoltore. L’intento è quindi di sottoporre all’attenzione dei partecipanti le criticità che impattano negativamente sulla vita delle api per valutare i margini di miglioramento e la possibilità di incrementare il pascolo in modo sostenibile per favorirne la sopravvivenza, l’opera di impollinazione e dare così maggiori soddisfazioni anche agli apicoltori.
Il convegno, a partecipazione libera, si svolgerà ad Opera (MI) presso l’Abbazia Mirasole il 17 marzo 2019. Maggiori dettagli sul sito www.apicoltorilombardi.it

Protezione degli animali alla macellazione, parere tecnico del CReNBA per gli animali di piccola taglia

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L’immobilizzazione degli animali durante le fasi della macellazione è un elemento cardine per garantire che tutte le operazioni siano svolte assicurando il minor disagio possibile per gli animali.  Il Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale (CReNBA) ha redatto un parere tecnico sui sistemi meccanici di immobilizzazione per animali di piccola taglia ai sensi del Regolamento 1099/2009.

La carenza di strumenti per l’immobilizzazione degli animali di piccola taglia rende più difficile uniformare la protezione degli animali durante la macellazione e gli operatori del settore e i veterinari incaricati dei controlli necessitano di linee guida e istruzioni dettagliate su come procedere per limitare le sofferenze degli animali macellati.
Il Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale (CReNBA) ha redatto un parere tecnico sui sistemi meccanici di immobilizzazione per animali di piccola taglia ai sensi del Regolamento 1099/2009.
Il parere prende in rassegna gli aspetti regolatori e scientifici della problematica, tenendo in considerazione le indicazioni della Commissione Europea (2017) sulle migliori pratiche per la protezione degli animali al momento dell’abbattimento.
Il parere è consultabile alla seguente pagina web del portale istituzionale dedicato alla protezione degli animali alla macellazione:
https://www.izsler.it/pls/izs_bs/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=4277