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Dal monitoraggio costante la scoperta del nuovo virus del pipistrello in Lombardia

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Dal monitoraggio costante la scoperta del nuovo virus del pipistrello in Lombardia

 La Regione Lombardia, dal 2012 si è dotata di un piano di Monitoraggio Sanitario della Fauna selvatica che si pone lo scopo di monitorare non solo un gruppo determinato di patologie e relative specie nelle quali ne è nota la possibile presenza, ma più in generale anche eventuali fenomeni di spillover (passaggio di virus) nella fauna selvatica.

Nell’ultimo ventennio infatti in Lombardia come in tutta Italia, si è assistito a un continuo ed esponenziale aumento delle popolazioni di animali selvatici, sia per consistenza numerica sia per distribuzione geografica, raggiungendo livelli tali da rappresentare un’entità non più trascurabile in termini di potenziali fattori di rischio sanitario per gli animali domestici e per l’uomo.

La diffusione degli animali selvatici e i conseguenti aumentati contatti con l’uomo esitano in un continuum epidemiologico tra animali selvatici, domestici e specie umana favorendo, tra le altre cose, la possibile diffusione e reciproca trasmissione di malattie comuni, nuove, emergenti o re-emergenti.

È infatti un dato da tempo assodato che le malattie trasmissibili all’uomo di origine animale (c.d. zoonosi) originate dalla fauna selvatica, possono rappresentare una minaccia per la salute umana e individuare tempestivamente la comparsa e contrastarne efficacemente la diffusione rappresenta una priorità per la salute pubblica.

Grazie alla preziosa rete di collaborazione garantita dal Piano di monitoraggio, sviluppato dalla UO Veterinaria della DG Welfare e che vede come attori anche l’IZSLER e i Centri di Recupero degli Animali Selvatici, è stato possibile identificare per la prima volta in Italia il virus Issyk-Kul (ISKV).

Allo stato attuale si sa ancora poco su questo virus, anche se è descritto come causa di possibili focolai di malattia nell’uomo caratterizzati da febbre, mal di testa, mialgia, e nausea con tempi di convalescenza anche di alcune settimane (Vedi Scheda Tecnico-Scientifica).

Il virus è stato isolato da un pipistrello appartenente ad una specie (Hypsugo savii) sedentaria e molto diffusa nelle aree urbane, che utilizza gli edifici come siti di rifugio suggerendo possibili implicazioni per la salute pubblica. L’isolamento è stato eseguito su un esemplare deceduto spontaneamente presso il CRAS WWF della Valpredina e analizzato presso l’IZSLER all’interno delle indagini di sorveglianza passiva sui pipistrelli previste dal Piano Fauna Selvatica di Regione Lombardia.

Ad oggi l’IZSLER ha registrato una sola positività e sono in coso ulteriori indagini volte a definire la diffusione, distribuzione ed ecologia di questo virus, che permetterà anche di acquisire informazioni utili a definire la prevalenza/incidenza di ISKV per meglio capire se esiste un eventuale rischio di trasmissione e diffusione agli animali e all’uomo.

Questa importante scoperta, resa possibile grazie al lavoro di coordinamento della DG Welfare dei diversi attori coinvolti nel Piano di monitoraggio sanitario della fauna selvatica, ivi inclusi l’IZSLER e i CRSA regionali, sottolinea come le attività di sorveglianza sanitaria degli animali selvatici siano un importante momento di conoscenza e di prevenzione di possibili comparsa di fenomeni di spillover anche nel territorio di Regione Lombardia.

L’attività di monitoraggio rientra nel quadro delle numerose attività dell’IZSLER nella cosiddetta One Health (Una Sola Salute).

The One Health European Joint Program (EJP) – Final School  dal 5 al 7 dicembre 2022

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“The One Health European Joint Program (EJP) – Final School” dal 5 al 7 dicembre 2022.

Sarà un evento online, gratuito e avrà per tema “Sustainability in One Health: come si può raggiungere?”

Il programma includerà gli interventi di una vasta rappresentanza di relatori sulla sostenibilità e sui modi e gli strumento per raggiungerla, quali l’istruzione e la formazione, la commercializzazione, le politiche, la comunicazione e la collaborazione. Riguarderà anche le domande sulla sostenibilità relative alle zoonosi di origine alimentare, alla resistenza antimicrobica e alle minacce emergenti. Possono presentare domanda per la Final School dottorandi e giovani ricercatori nel settore delle scienze veterinarie, mediche o biologiche.

Per saperne di più sulla OHEJP Final School e per registrarsi, il link è il seguente: https://onehealthejp.eu/final-school-2022/

Sistema di misurazione e valutazione della performance IZSLER

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Sistema di misurazione e valutazione della performance IZSLER

Il Sistema di misurazione e valutazione della performance (di seguito SMVP) è lo strumento, previsto dagli artt. 7, 8 e 9 del Decreto Legislativo n. 150/2009, attraverso il quale le Pubbliche Amministrazioni alimentano il proprio ciclo di gestione della performance (art. 4 del Decreto), pianificando, misurando e valutando annualmente la performance organizzativa e individuale, nella prospettiva della trasparenza verso gli stakeholder interni ed esterni, del miglioramento della qualità dei servizi offerti e della crescita delle competenze professionali attraverso la valorizzazione del merito.

La Valutazione delle Prestazioni costituisce un’attività fondamentale della moderna gestione delle risorse umane e si caratterizza sempre più come uno strumento di valorizzazione delle persone appartenenti all’Istituto, oltre che di analisi e verifica delle performance.

Il sistema di valutazione nel suo complesso è orientato al miglioramento delle prestazioni nei confronti dei clienti esterni ed interni, nonché delle competenze professionali di ogni operatore.

Nell’ottica di un progressivo miglioramento metodologico è stata realizzata un’indagine che ha coinvolto tutti i Dipartimenti e le diverse figure professionali con l’obiettivo di valutare la compliance al SVMP e di raccogliere commenti, suggerimenti e critiche al fine di avviare una riflessione sul Sistema complessivo di misurazione e valutazione della performance.

I risultati del lavoro fatto sono nel documento allegato

IZSLER PER LA SCUOLA SUPERIORE, DISPONIBILITA’ DI TIROCINI 2022-2023

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IZSLER PER LA SCUOLA SUPERIORE, DISPONIBILITA’ DI TIROCINI 2022-2023

L’istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna (IZSLER) anche quest’anno programma e rende nota un’offerta di tirocini curriculari per gli studenti degli Istituti d’Istruzione Superiore, nel rispetto delle norme previste e in base al protocollo aziendale anti-contagio.

I tirocini sono disponibili in periodi diversi (invernale ed estivo), in strutture della sede di Brescia e presso Sedi  territoriali della Lombardia e dell’Emilia Romagna. La frequenza ai laboratori permette agli studenti di conoscere la realtà lavorativa del laboratorio e le attività  di servizio che IZSLER svolge ogni giorno.

Tutti gli Istituti Scolastici Superiori, ad indirizzo scientifico, biologico, agrario o amministrativo, possono presentare domanda di tirocinio per il periodo che va dal mese di gennaio 2023 ai mesi estivi del prossimo anno, offrendo quindi ai propri studenti possibilità di effettuare tirocini curriculari, come da tabella allegata.

 

In particolare per i tirocini da inserire nei laboratori si richiedono cognizioni di base in biologia e in chimica.

I dettagli e le istruzioni per la domanda nel prospetto allegato

Regione Emilia-Romagna: Revisione delle Linee Guida sull’uso prudente dell’antibiotico nei suini

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Regione Emilia-Romagna: Revisione delle Linee Guida sull’uso prudente dell’antibiotico nei suini

Il gruppo di lavoro della Regione Emilia-Romagna ha proceduto alla Revisione delle Linee Guida per l’uso prudente dell’antibiotico nei suini, tenendo conto delle indicazioni stabilite dal Regolamento 2019/6 e, in particolare, del divieto di effettuare trattamenti profilattici di massa e delle limitazioni relative ai trattamenti metafilattici.

Il documento (allegato) che è stato approvato dal Centro di Referenza Nazionale per l’Antibiotico resistenza e dal Coordinamento Interregionale della Prevenzione presenta alcuni aggiornamenti di carattere tecnico e alcune proposte applicative, in attesa di indicazioni o di emanazione di normativa specifica da parte del Ministero della Salute.

Il risultato raggiunto è stato frutto di un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto tecnici di Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Aziende Usl regionali, Università di Bologna e Veterinari Liberi Professionisti, con la revisione e l’approvazione da parte del Centro Nazionale di Referenza per l’antibiotico resistenza (CRAB).

FAO: come affrontare l’antibiotico resistenza (AMR) negli animali, l’esperienza del Regno Unito

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FAO: come affrontare l’antibiotico resistenza (AMR) negli animali, l’esperienza del Regno Unito

Affrontare l’antibiotico resistenza negli animali che producono alimenti per l’uomo è un impegno di cui si sono fatti carico tutti i paesi del mondo. La FAO ha pubblicato in questi giorni le esperienze e i risultati raggiunti nel Regno Unito. La FAO giudica di particolare interesse il fatto il tema sia stato affrontato positivamente attraverso la collaborazione e la fiducia reciproca tra il mondo della produzione, la veterinaria e il sistema pubblico, senza l’intervento di norme regolatorie. Il nuovo Piano d’Azione della FAO sull’AMR (2021–2025) include obiettivi chiave sull’aumento della consapevolezza delle parti interessate e coinvolgimento e promozione dell’uso responsabile degli antimicrobici. L’esempio della Gran Bretagna dimostra che costruire relazioni di fiducia tra tutti le parti interessate, tra agricoltori, veterinari e governo, può portare ad un cambiamento comportamentale duraturo e incorporare pratiche di uso responsabile degli antibiotici nel settore agroalimentare. La FAO crede fermamente nell’importanza dell’approccio One Health per affrontare l’AMR e lavora a stretto contatto con l’OMS, WOAH e UNEP.

Trovare obiettivi comuni è fondamentale per ottenere un’azione efficace.

Il testo sottolinea l’importanza di una leadership capace di trasmettere con chiarezza gli obiettivi, la disponibilità di dati (in Italia questa funzione è affidata al sistema  Classyfarm)  e la stretta collaborazione di tutte le parti coinvolte.

La pubblicazione è disponibile e scaricabile in lingua inglese: https://doi.org/10.4060/cc0927en

Allevamento dei conigli nei paesi emergenti, Evento FONDIZ

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Allevamento dei conigli nei paesi emergenti, Evento FONDIZ

La Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche in collaborazione con l’Associazione Scientifica Italiana di Coniglicoltura (ASIC) propone un evento progettato in coerenza con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite per la riduzione della fame (SDG02 – End hunger, achieve food security and improved nutrition and promote sustainable agriculture) a livello mondiale attraverso la diffusione dell’allevamento del coniglio in diverse condizioni ambientali e sociali e con sistemi di stabulazione non convenzionali.

Il corso intende formare una comunità di giovani laureati in Medicina Veterinaria e in Scienze e Tecnologie Animali nonché cultori della materia, tecnici, personale di associazioni ONG all’allevamento del coniglio in condizioni non convenzionali e nei paesi emergenti, come strumento per il miglioramento del benessere e della condizione di nutrizione delle popolazioni locali.
Allo stesso tempo, il corso intende fornire al personale già formato nell’allevamento convenzionale del coniglio una nuova prospettiva rispetto alla narrativa attuale che in Europa sottolinea le conseguenze negative all’allevamento degli animali per la produzione di alimenti.

Nella giornata saranno illustrati e discussi diversi i sistemi  di stabulazione non convenzionali e le possibili modalità di gestione dei conigli. Saranno presentati i principi di nutrizione e i programmi alimentari per conigli riproduttori e in accrescimento, considerando l’uso di materie prime locali e alternative ai mangimi commerciali convenzionali.
La fisiologia della riproduzione e le performance delle diverse razze saranno discusse anche in relazione all’ambiente di allevamento.
La presentazione di un caso studio relativo all’implementazione di un allevamento cunicolo e l’analisi della possibile gestione e amministrazione di progetti nei paesi emergenti completeranno la giornata di aggiornamento.
Saranno infine illustrate le attività di una ricerca europea a cui IZSLER ha partecipato che estende ed integra il controllo delle malattie di origine virale in paesi europei e africani che si affacciano sul Mediterraneo.

Il programma completo del corso è visibile sul sito della Fondazione al seguente link

Presentazione del Piano One Health globale, 18 ottobre a Berlino e online

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Presentazione del Piano One Health globale, 18 ottobre a Berlino e online

L’evento è co-organizzato da quattro organizzazioni: l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e l’Organizzazione mondiale per la salute degli animali (WOAH) . LOne Health Joint Plan of Action (OH JPA) è stato sviluppato in risposta alle richieste internazionali di prevenire future pandemie e di promuovere la salute in modo sostenibile attraverso l’approccio One Health.

Il Piano delinea l’impegno delle quattro organizzazioni (FAO, UNEP, OMS e WOAH) a sostenere collettivamente l’attuazione di politiche One Health, integrando e aggiungendo valore alle iniziative di coordinamento One Health globali e regionali esistenti. Si pone l’obiettivo di rafforzare la capacità di affrontare complessi rischi sanitari multidimensionali con sistemi sanitari più resilienti a livello globale, nazionale e regionale. L’evento servirà come occasione per le grandi organizzazioni e i rappresentanti del governo per presentare il piano e discuterne le modalità di attuazione

High-Level Advocacy Event on the Quadripartite One

One Health Joint Plan of Action (OH JPA)
Date: 18 October 2022, 18:00-21:30 CEST
Venue: Natural History Museum, Berlin

Evento ibrido (online e presenza)

Suini e biosicurezze in allevamento, al via il corso promosso da UNAITALIA e ASSICA con IZSLER

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Suini e biosicurezze in allevamento,  al via il corso promosso da UNAITALIA e ASSICA con IZSLER

Ha preso il via oggi a Brescia con 200 iscritti il corso di formazione sulle biosicurezze negli allevamenti di suini promosso da Assica e Unaitalia, in collaborazione con il Centro di formazione dell’IZSLER – Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna ed il Ministero della Salute. Nel contesto dell’emergenza relativa alla Peste suina africana (PSA), il corso ha l’obiettivo di migliorare le conoscenze degli operatori nell’ambito delle biosicurezze e favorire una più efficace gestione dell’allevamento, in linea con le indicazioni delle più recenti normative.

Ringraziamo l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e tutte le istituzioni coinvolte per il supporto alla nascita di questo corso che ci permette di fornire ad allevatori e tecnici un supporto concreto e un’occasione di formazione quanto mai attuale e centrata” spiegano Davide Calderone, direttore di Assica e Lara Sanfrancesco, direttrice Unaitalia “lo scambio di conoscenze, l’aggiornamento continuo e la diffusione delle best practice è essenziale per generare sinergia lungo la filiera ed elevare concretamente e in modo efficace gli standard in allevamento”. “Anche con questo percorso il nostro Istituto conferma il suo impegno e la sua vocazione nel campo della formazione” aggiunge Piero Frazzi, direttore generale IZSLER “fondamentale è la collaborazione instaurata con gli operatori del settore per far sì che la formazione sia in linea con i bisogni formativi e allineata alle esigenze del momento”.

Alla giornata inaugurale, che si è tenuta oggi a Brescia nella sede dell’IZSLER, hanno portato i loro saluti istituzionali il Direttore Generale sanità animale e farmaci veterinari del Ministero della Salute, Pierdavide Lecchini e il Direttore Generale IZSLER, Piero Frazzi. Nell’occasione, il direttore dell’Ufficio 3 DGSAF del Ministero della Salute, Luigi Ruocco, ha spiegato i contenuti del decreto 28 giugno 2022 sui “Requisiti di biosicurezza degli stabilimenti che detengono suini” e Loris Alborali dell’IZSLER ha illustrato le check list Classyfarm, il nuovo sistema integrato finalizzato alla categorizzazione dell’allevamento in base al rischio. Il prossimo 19 ottobre si terrà la seconda giornata del corso, mentre il 30 novembre 2022 è previsto un evento conclusivo dell’attività di formazione, sempre in presenza all’IZSLER di Brescia, con la partecipazione di esperti europei sulle biosicurezze e la proiezione di un video che mostrerà le misure di biosicurezza e la loro corretta applicazione.

Il corso è completamente gratuito ​e tenuto da docenti esperti che operano nelle principali filiere del settore ed è rivolto ad allevatori, tecnici di allevamento, veterinari e a tutte le figure professionali interessate. La didattica si tiene in due giornate, in modalità mista, con 50 persone in presenza nella sala formazione dell’IZSLER a Brescia e 150 in collegamento da remoto. Il corso sarà successivamente messo a disposizione anche in modalità FAD (formazione a distanza). Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

 

Ufficio Stampa Assica

Tiziana Formisano 346 8734426 – formisano@assica.it

 

INC – Ufficio stampa Unaitalia

Ilaria Koeppen 342 0773826 – i.koeppen@inc-comunicazione.it

Caterina Volodin 345 6377253 – c.volodin@inc-comunicazione.it

EFSA e Benessere dei suini in allevamento

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EFSA e Benessere dei suini in allevamento

A giugno 2022 EFSA ha pubblicato un nuovo parere scientifico sul benessere dei suini in allevamento per supportare la Commissione UE nella valutazione della normativa vigente alla luce della strategia “Dal campo alla tavola” (Farm to Fork), tenendo conto anche delle iniziative europee in favore degli animali quali “End the Cage Age” (Fine dell’era delle gabbie).

Il parere è quindi molto dettagliato e diversificato, affronta tutte le tematiche di “non benessere” dei suini allevati incluse quelle più contestate, quali: la morsicatura della coda, le gabbie parto, la disponibilità di spazio per ciascun suino.

Lo spazio disponibile sembra essere per tutte le situazioni di allevamento il fattore più critico e l’elemento più significativo per il miglioramento del benessere di tutte le categorie di suini.

Per le femmine gravide si raccomanda lo spazio minimo disponibile e l’uso del fieno (o paglia, o entrambi) per la costruzione del nido e per mitigare lo stress.

Nella pubblicazione infine gli esperti suggeriscono metodi di misurazione del benessere in allevamento e anche per le fasi di macellazione.

Il parere prende in considerazione tutte le tipologie di allevamento presenti in UE e ne valuta le criticità. È pertanto uno strumento utile anche per allevatori e veterinari per migliorare continuamente le condizioni dei suini in allevamento.