Il corso ha visto un’importante partecipazione (91 presenze) di varie figure professionali: Veterinari, Medici, Zootecnici, Biologi, Biotecnologi, tecnici aziendali di Aziende Pubbliche e Private, nonché di Docenti e ricercatori Veterinari e non delle Università deli Studi di Milano, Padova, Parma, Bologna e Perugia.
Il corso è stato organizzato allo scopo di aggiornare sulle conoscenze epidemiologiche delle salmonelle aviari in ambito nazionale ed Europeo e di mettere in collegamento la Sanità Animale con la Salute Umana applicando un’attenta analisi del rischio relativamente alle salmonelle umane e ai possibili casi di tossinfezione alimentare.
Come relatori sono interventi:
– la Dott.ssa Antonia Ricci Responsabile del Centro di Referenza Nazionale ed OIE per le salmonellosi che ha trattato ampiamente la situazione epidemiologica degli ultimi anni delle salmonellosi in Europa ed in Italia con particolare riferimento alle Salmonelle prevalenti (S. enteritidis, S. typhimurium e S. typhimurium variante monofasica) e ad alcune salmonelle cosi dette “minori” come la S. infantis e la S. derby.
– la Dott.ssa Emanuela Fiumana Medico AUSL Romagna – Direttore Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica che ha presentato un aggiornamento puntuale della situazione epidemiologica regionale e nazionale delle salmonelle umane prevalenti, nonché ha relazionato sul sistema di attivazione regionale di sanità pubblica in caso di presunta tossinfezione alimentare o in caso di salmonellosi umana.
– il Dott. Stefano Pongolini – IZSLER – che ha presentato un modello regionale di integrazione medico-veterinaria per la sorveglianza delle salmonellosi e l’indagine epidemiologica nei focolai di tossinfezione come strumento di prevenzione. Questa relazione ha lanciato le basi per diversi spunti di riflessione su quanto è stato fatto negli ultimi cinque anni con questo tipo di indagine