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I rodenticidi anticoagulanti stanno risalendo la piramide alimentare: prima evidenza di positività diffusa nel lupo grigio in Italia

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I rodenticidi anticoagulanti stanno risalendo la piramide alimentare: prima evidenza di positività diffusa nel lupo grigio in Italia

Dei 186 lupi trovati morti in Italia tra il 2018 e il 2022, ben 115 (il 62%) sono risultati positivi al test per la presenza di Anticoagulanti Rodenticidi (ARs) di seconda generazione. Nella maggior parte dei casi i lupi sono deceduti per altre cause (soprattutto trauma da investimento), ma il dato – riportato su Science of the Total Environment – mostra che questi principi attivi si diffondono in natura e permeano nella catena trofica, fino ad arrivare ai vertici della piramide alimentare.

Lo studio ha preso in esame un grande predatore, dimostrando come la diffusa positività agli Anticoagulanti Rodenticidi sia il sintomo della penetrazione di queste sostanze nelle reti alimentari, coinvolgendo l’ambiente e l’ecosistema. I risultati dello studio indicano che le pratiche di controllo dei roditori basate sull’uso di composti chimici non sono realmente selettive, ma possono determinare una contaminazione diffusa di specie no-target, spesso protette o con uno stato di conservazione non sempre ottimale.

Tracce di questi composti sono state trovate dagli studiosi nella maggioranza dei lupi analizzati. In particolare – sia il numero di sostanze rodenticide, che la loro concentrazione – sono risultati più alti nei lupi rinvenuti in contesti antropizzati, con un trend di crescita visibile a partire dal 2020. Probabilmente gli individui che vivono in ambienti antropizzati basano una parte importante della propria dieta sui roditori (topi, ratti o nutrie) e questo li espone al rischio di contaminazione da anticoagulanti.

Diversi studi avevano già trovato valori simili in specie che si nutrono principalmente di roditori, come le volpi o i rapaci diurni e notturni, ma valori così alti erano difficilmente ipotizzabili per un grande predatore mammifero come il lupo.

Lo studio è stato pubblicato con il titolo “First evidence of widespread positivity to anticoagulant rodenticides in grey wolves (Canis lupus)” e ha visto la partecipazione di numerosi ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna.

le fotografie sono gentilmente fornite da Tommaso Nuti ©

 

Resistenza antimicrobica, panoramica della situazione mondiale (FAO)

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Resistenza antimicrobica, panoramica della situazione mondiale (FAO)

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) esprime la risposta globale alla resistenza antimicrobica (AMR) nei settori alimentare e agricolo.

Il lavoro della FAO, in risposta alle numerose sfide della resistenza antimicrobica, è attualmente guidato dal “Piano d’azione FAO sulla resistenza antimicrobica 2021-2025”.

E’ stato pubblicato in questi giorni il primo rapporto sul contributo della FAO alla risposta globale alla resistenza antimicrobica (Tackling Antimicrobial Resistance In Food And Agriculture) che delinea l’ampia gamma di attività intraprese dalla FAO a livello globale, regionale e nazionale.

Il report:

  • descrive il ruolo della FAO nella governance globale della resistenza antimicrobica;
  • fornisce una panoramica dei progressi nell’attuazione dei piani d’azione nazionali sulla resistenza antimicrobica nei sistemi agroalimentari;
  • evidenzia le attività chiave intraprese per attuare il piano d’azione della FAO sulla resistenza antimicrobica 2021-2025;
  • segnala le principali sfide e opportunità legate alla resistenza antimicrobica nei settori alimentare e agricolo.

La risposta alla resistenza antimicrobica nei settori alimentare e agricolo richiede sempre migliori e più numerose indagini, interventi più completi e  diffusi per ridurre la minaccia della resistenza antimicrobica, maggiori risorse e una governance più solida per garantire il coinvolgimento efficace delle parti interessate.

Il report sottolinea infine la necessità dell’impegno e un’azione sostenuti basati sull’approccio One Health per ridurre l’uso di antimicrobici in particolare a livello di singolo stato.

 

Divieto dell’uso di piombo nelle munizioni da caccia, report di un convegno scientifico

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Divieto dell’uso di piombo nelle munizioni da caccia, report di un convegno scientifico

Il Convegno, organizzato dal Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo, si è svolto sabato 2 dicembre 2023. “Il peso del piombo”, così titolava il convegno per contenuti e attualità del tema, ha avuto un enorme successo in termini di partecipazione fornendo ulteriori e importanti spunti di riflessione circa la manifesta pericolosità del metallo tossico ancora largamente impiegato nelle diverse forme di caccia. Scopo del convegno è stato quello di trattare il tema del piombo nelle munizioni da caccia mantenendo un alto profilo tecnico-scientifico.

L’argomento di grande attualità è oggetto di polemiche tra cacciatori e ambientalisti, anche in relazione alla

recente entrata in vigore del regolamento europeo UE 2012/57 che ha vietato l’uso dei pallini di piombo per

la caccia nelle zone umide in tutta l’Unione Europea. In realtà, la richiesta di superare l’uso del piombo nelle

munizioni non va letta come un attacco al mondo venatorio. La caccia può continuare ad essere praticata con

soddisfazione utilizzando alternative prive di piombo.

L’intero convegno si può rivedere sul canale YouTube del Museo di Scienze Naturali di Bergamo:

https://www.youtube.com/@museocivicodiscienzenatura1008/streams.

Gli organizzatori del convegno hanno emesso un comunicato stampa con il report del convegno, il programma, il profilo dei relatori (allegato)

 

 

IZSLER ricorda Enrica Ferretti

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Ieri, 4 febbraio 2024, ci ha lasciato la dott.ssa Enrica Ferretti, Dirigente chimico del nostro Istituto, in pensione da soli tre anni.

Responsabile del Reparto chimico della sede di Brescia dal 2002, donna di alta professionalità e di profonda umanità, ha svolto sempre con entusiasmo ed impegno qualsiasi richiesta tecnica e gestionale le veniva fatta.

Riconosciuta per le sue capacità, per il suo rigore scientifico e per la sua attenzione agli altri, è stata interlocutrice infaticabile per la chimica e la sicurezza alimentare di IZSLER con le Istituzioni locali, regionali e nazionali.

La vogliamo ricordare col sorriso sulle labbra, con parole energiche e di sprono per tutti, con la dolcezza di chi sempre accoglie e indica la giusta direzione.

Formazione a distanza e Classyfarm, riaprono i corsi

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Formazione a distanza e Classyfarm, riaprono i corsi

Ripartono da oggi i corsi Classyfarm per veterinari pubblici e veterinari aziendali. Il pacchetto dei corsi già molto ricco verrà ulteriormente implementato nei prossimi mesi. Di seguito l’elenco dei corsi Classyfarm disponibili in piattaforma dal 1 febbraio al 30 novembre 2024:

 CORSO DI FORMAZIONE PER AUTOCONTROLLO DEL BENESSERE ANIMALE NEL POLLO DA CARNE: IMPIEGO DELLA NUOVA CHECK LIST 2023 4 crediti ECM

 CORSO DI FORMAZIONE PER AUTOCONTROLLO DEL BENESSERE ANIMALE NELLE OVAIOLE: IMPIEGO DELLA NUOVA CHECK LIST 2022 2 crediti ECM

CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEL BENESSERE ANIMALE NEL VITELLO E ANNUTOLO: AGGIORNAMENTI RELATIVI ALL’IMPIEGO DELLA NUOVA CHECK LIST 2021 7 crediti ECM

CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEL BENESSERE ANIMALE NEI POLLI DA CARNE: AGGIORNAMENTI RELATIVI ALL’IMPIEGO DELLA NUOVA CHECK-LIST 2023 4 crediti ECM

IL CONTROLLO UFFICIALE NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINI E BUFALINI: LA NUOVA CHECK LIST INTEGRATA CON IL SISTEMA CLASSYFARM  – 15 crediti ECM

CORSO FAD MEDICI VETERINARI UFFICIALI BENESSERE SUINI – SVEZZAMENTO – INGRASSO E RIPRODUTTORI 6 crediti ECM

CORSO FAD MEDICI VETERINARI LIBERI PROFESSIONISTI BENESSERE SUINI – SVEZZAMENTO – INGRASSO 6 crediti ECM

CORSO FAD MEDICI VETERINARI LIBERI PROFESSIONISTI BENESSERE SUINI – RIPRODUTTORI 6 crediti ECM

CORSO DI FORMAZIONE SPECIALISTICO CLASSYFARM PER L’APPLICAZIONE IN AUTOCONTROLLO DELLA CHECK LIST BENESSERE ANIMALE E BIOSICUREZZA: CAPRA DA LATTE 7 crediti ECM

CORSO DI FORMAZIONE SPECIALISTICO CLASSYFARM PER L’APPLICAZIONE IN AUTOCONTROLLO DELLA CHECK LIST BENESSERE ANIMALE E BIOSICUREZZA: BOVINO DA CARNE 7 crediti ECM

CORSO DI FORMAZIONE SPECIALISTICO CLASSYFARM PER L’APPLICAZIONE DELLE CHECK LIST BENESSERE ANIMALE: BOVINA DA LATTE A STABULAZIONE LIBERA E FISSA  8 crediti ECM

CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEL BENESSERE NEGLI OVINI E NEI CAPRINI ALLEVATI – AGGIORNAMENTI RELATIVI ALL’IMPIEGO DELLA NUOVA CHECK LIST 2022 5 crediti ECM

CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEL BENESSERE ANIMALE NELLE OVAIOLE: AGGIORNAMENTI RELATIVI ALL’IMPIEGO DELLA NUOVA CHECK LIST 2021 4 crediti ECM

Tutti i corsi sono accreditati ECM e possono essere utili per i veterinari che desiderano un aggiornamento nello specifico settore. Gli ECM possono essere acquisiti una sola volta pertanto non saranno accreditati a chi ha frequentato il corso negli anni scorsi

IZSLER stabilizza 26 persone per la ricerca, Avviso pubblico con scadenza 19 febbraio 2024

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IZSLER stabilizza 26 persone per la ricerca, Avviso pubblico con scadenza 19 febbraio 2024

AVVISO PUBBLICO PER LA PROCEDURA DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DELLA RICERCA SANITARIA DEGLI IIZZSS E IRCCS PUBBLICI AI SENSI DELL’ART. 3-TER DEL DL N.51/2023, CONVERTITO CON L. N.87/2023, PER LE ESIGENZE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA.
Bando per la Stabilizzazione del Personale della Ricerca, le cui domande dovranno pervenire entro il 19/02/2024.(stabilizzazione di n. 26 unità di personale della ricerca sanitaria al fine del rafforzamento strutturale nell’ambito della ricerca sanitaria dell’istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna,
In particolare, l’avviso riguarda la copertura a tempo indeterminato dei seguenti posti:
PROFILO PROFESSIONALE
Ricercatore Sanitario : 17 posti
Collaboratore professionale di ricerca sanitaria 9 posti

 

WOAH compie 100 anni

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WOAH compie 100 anni

Nel 1924, 28 nazioni fondatrici si riunirono per affrontare una preoccupazione condivisa: la salute e il benessere degli animali da cui dipendono le nostre società in un momento in cui il commercio di animali e dei suoi prodotti si era massiccio in espansione.
La sanità animale si è evoluta di pari passo con il commercio e la globalizzazione dell’economia, con grandi passi nel progresso per la cura, l’eradicazione, la prevenzione delle malattie animali. Un altro grande passo è stato l’inclusione del benessere degli animali tra le esigenze primarie di miglioramento globale della vita animale.

Oggi non si parla più solo di Animal Health, ma WOAH e le altre organizzazioni della salute mondiale hanno abbracciato il principio di One Health.

Sul sito di WOAH si raccontano i Cento anni di storia

Aperta la piattaforma per la registrazione degli enti formatori

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Aperta la piattaforma per la registrazione degli enti formatori

E’ aperta la Piattaforma Formazione Allevatori per la registrazione degli Enti Formatori.

Ente/soggetto formatore è il soggetto individuato all’articolo 4, comma 1, del DM 6 settembre 2024 che è autorizzato ad erogare programmi formativi per operatori, trasportatori e professionisti degli animali.

Sono riconosciuti enti formatori ai sensi del DM:

  1. a) gli Istituti zooprofilattici sperimentali, anche avvalendosi  dei Centri di referenza nazionali (CdRN);
    b) i dipartimenti di medicina veterinaria delle Università;
    c) la Federazione nazionale ordini veterinari italiani (FNOVI) e gli ordini provinciali dei medici veterinari;
    d) le società scientifiche di settore inserite nell’Elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie di cui al decreto del Ministro della Salute 2 agosto 2017;
    e) gli enti di formazione inseriti nell’Albo dei provider «E.C.M.», ivi incluse le aziende sanitarie locali;
    f) i soggetti inseriti nell’elenco di erogatori del sistema  «Sviluppo professionale continuo – SPC» costituito presso la FNOVI

L’accreditamento dei rappresentanti  degli enti Formatori è fatto mediante delega scritta con PEC a protocollogenerale@cert.izsler.it  indirizzata a Centro di Referenza per la Formazione in Sanità Pubblica Veterinaria, indicando nome e cognome e indirizzo mail delle persone delegate a rappresentare l’Ente Formatore per l’inserimento dei dati nel portale (Nella prima fase è sufficiente  un solo delegato per ente che sarà abilitato a crearne altri).

L’indirizzo per l’accesso alla registrazione  è il seguente: https://pinfoa.izsler.it 

L’accesso alla piattaforma è tramite SPID personale e può essere fatto da un rappresentante dell’Ente Formatore.

Riapre la piattaforma FAD IZSLER

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Riapre la piattaforma FAD IZSLER

Sono nuovamente disponibili alcuni FAD sulla piattaforma IZSLER. Si tratta di riedizioni di corsi NON ECM per il personale interno (anticorruzione, sicurezza) e quelli destinati alla formazione di specifiche categorie di operatori e professionisti degli animali (macellatori, trasportatori, allevatori di broiler). Tornano anche, in attesa di corsi ECM più specifici per veterinari nelle stesse materie, il corso sulle “Biosicurezze nell’allevamento del suino” destinate soprattutto agli allevatori e la registrazione  di un webinar del 2023 riguardante il “Sistema informativo Classyfarm e la sua applicazione per il settore relativo ai medicinali veterinari”.

Dall’ 1 febbraio saranno nuovamente disponibili i corsi Classyfarm, i corsi per gli addetti agli animali da laboratorio e le riedizioni dei corsi più richiesti.

C’è una novità nella piattaforma: è stato migliorato il sistema di accesso semplificando le misure di controllo dell’autenticazione a due fattori indispensabile per l’accreditamento: l’accesso alla piattaforma non avverrà più con un link da aprire, ma con un codice di 6 caratteri (sempre inviato per mail) che l’utente inserirà in piattaforma per completare l’accesso.

A differenza di quanto accadeva in passato, l’utente può ricevere il codice con un dispositivo diverso da quello su cui sta navigando in piattaforma (es: Personal Computer per la piattaforma e telefonino per l’e-mail, o viceversa) e non è più vincolato allo stesso browser.

Il codice di accesso viene rigenerato ad ogni accesso alla piattaforma ed è valido per 30 minuti dal momento dell’invio.

 

 

 

Droni per la lotta alle zanzare, valutazione dei rischi

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Droni per la lotta alle zanzare, valutazione dei rischi

Nell’ambito di un incarico specifico da parte della Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna “Bruno Ubertini”(IZSLER) è stata condotta una valutazione dei rischi per la sicurezza e per l’ambiente dei trattamenti larvicidi contro le zanzare con Bacillus thuringiensis israelensis (Bti) distribuito con drone. Attualmente in Italia nessun prodotto insetticida è autorizzato per la distribuzione con mezzi aerei e questa analisi si inserisce, dunque, in un contesto in cui, da parte ministeriale, vi è stata la necessità di acquisire informazioni sui possibili rischi derivanti dall’uso del drone, utili ad informare la decisione in merito all’autorizzazione di tale tipologia di mezzo per la distribuzione di prodotti a base di Bti.

Il coordinamento generale dello studio è stato condotto assieme al Settore Prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna e le competenze specifiche necessarie, ciascuna individuata per l’esperienza maturata negli specifici settori, sono state reperite in alcuni enti:

  • Centro Agricoltura Ambiente “G.Nicoli” Srl
  • Antea Srl
  • IZSLER
  • ISPRA
  • Servizio Prevenzione e Sicurezza in Ambienti di Lavoro-AUSL della Romagna
  • Settore VI Comune di Comacchio

Gli aspetti specifici analizzati hanno riguardato:

  • l’impatto ambientale e l’efficacia dell’impiego dei droni rispetto ai mezzi terrestri tradizionali;
  • il rischio di esposizione al biocida degli operatori e dei residenti nelle aree interessate dalla distribuzione di Bti;
  • le precauzioni di impiego da adottare per annullare o mitigare i rischi residui.

Lo studio condotto mediante alcune prove controllate ha dato forma ad un “Protocollo operativo” con l’obiettivo di rendere sicura la conduzione dei trattamenti larvicidi con biocidi a base di Bti contro le zanzare mediante drone.