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La resistenza agli antibiotici continua ad essere elevata per Salmonella e Campylobacter

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La resistenza agli antibiotici continua ad essere elevata per Salmonella e Campylobacter

Il rapporto pubblicato in questi giorni dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) illustra la situazione delle resistenze agli antibiotici nell’uomo e negli animali.

Nel 2020 la campilobatteriosi è stata la zoonosi maggiormente segnalata nell’UE, oltre che la causa di malattia veicolata da alimenti riferita con maggior frequenza. I batteri Campylobacter isolati nell’uomo e nel pollame continuano a mostrare una resistenza molto alta alla ciprofloxacina, un antibiotico fluorochinolone comunemente usato per trattare alcuni tipi di infezioni batteriche nell’uomo.

Anche per Salmonella enteritidis, il tipo di Salmonella più comune nell’uomo, sono state osservate tendenze crescenti di resistenza alla classe di antibiotici chinoloni/fluorochinoloni.

Un calo nella resistenza alle tetracicline e all’ampicillina in Salmonella isolata in esseri umani è stato osservato, rispettivamente, in nove e dieci Paesi nel periodo compreso tra il 2016 e il 2020, in maniera particolarmente evidente in Salmonella typhimurium. Nonostante il calo, la resistenza a tali antibiotici resta ancora alta nei batteri di provenienza sia umana che animale.

Il Rapporto contiene ulteriori dettagli anche su altri tipi di batteri e presenta la situazione generale a livello europeo. È anche disponibile una pagina interattiva di visualizzazione dati sul sito EFSA mostra i livelli di resistenza nell’uomo, negli animali e negli alimenti, Paese per Paese, nel 2019 e nel 2020, con l’avvertenza che la pandemia ha reso difficile in alcuni paesi e in alcuni momenti il monitoraggio e la raccolta dati .

24 marzo Giornata mondiale della tubercolosi (TBC)

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24 marzo Giornata mondiale della tubercolosi (TBC)

In ricordo del 24 marzo 1882, quando Robert Koch annunciò alla comunità scientifica la scoperta dell’agente eziologico di tale malattia (Mycobacterium tuberculosis)

In Italia e nel mondo sono stati fatti grandissimi passi avanti nella lotta alla TBC, per esempio nella lotta alla tubercolosi degli animali da reddito molte nazioni sono ormai indenni e i prodotti alimentari sempre più sicuri. L’infezione inter-umana è però ancora un problema nelle aree più svantaggiate economicamente e dove le precarie condizioni igienico sanitarie costituiscono l’elemento decisivo nella trasmissione della malattia. Il fatto che la mattia sia facilmente diagnosticabile e curabile rende urgente investire risorse per salvare vite umane

Il tema della Giornata mondiale della tubercolosi 2022 – “Investire per porre fine alla tubercolosi. Save Lives.‘ -trasmette l’urgente necessità di investire risorse per intensificare la lotta contro la tubercolosi e raggiungere gli impegni presi dai leader globali per porre fine alla tubercolosi. Ciò è particolarmente critico nel contesto della pandemia di COVID-19 che ha messo a rischio i progressi per la sconfitta della tubercolosi e per garantire un accesso equo alla prevenzione e all’assistenza in linea con la spinta dell’OMS verso il raggiungimento della copertura sanitaria universale.

Il sito del Ministero della Salute riporta informazioni dettagliate sulla malattia in Italia e nel mondo.

Dall’Italia alla Mongolia a caccia di virus e non solo

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Dall’Italia alla Mongolia a caccia di virus e non solo

A maggio 2022, una spedizione scientifica di 25 giorni organizzata dall’Università di Firenze, in Italia, porterà un gruppo di 14 scienziati e 3 persone di supporto in una delle regioni più remote e meno densamente popolate del pianeta: il Deserto del Gobi in Mongolia.

La missione del gruppo sarà quella di esplorare la biodiversità faunistica e microbica del Grande Gobi, un santuario naturale che conserva molte specie di notevole valore conservativo come lo straordinariamente raro orso del Gobi.

In collaborazione tra l’Università Nazionale della Mongolia, l’Università di Verona, ISPRA (Istituto Italiano per la Protezione e la Ricerca Ambientale), IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna) e l’Università di Firenze, la missione sarà incentrata sul ricerca di piccoli mammiferi come criceti, gerbilli e chirotteri, al fine di completare una checklist della fauna dei mammiferi del Grande Gobi A.

Gli animali saranno studiati non solo da un punto di vista sistematico e di conservazione ma anche da un punto di vista epidemiologico attraverso l’analisi del loro microbioma (batteri e virus). Questi studi possono portare a una migliore comprensione delle comunità microbiche e quindi fornire strumenti per potenziali cure, vaccini e anticipazione di nuove malattie.

Alcuni dei campioni raccolti saranno sequenziati in loco attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia, in un laboratorio di biologia molecolare completamente portatile. La tecnica del barcoding del DNA/RNA sarà utilizzata anche per identificare i virus e altri agenti patogeni legati ai mammiferi in aree remote e isolate.

Il gruppo sarà multidisciplinare e coinvolgerà scienziati specializzati nell’identificazione e cattura di piccoli mammiferi e chirotteri, microbiologi genetisti e botanici. L’esperienza e la logistica locali saranno fornite dalla ONG locale Green Initiative che si concentra sulla conservazione dei vertebrati in Mongolia. La copertura mediatica della spedizione sarà assicurata da un fotografo/videografo specializzato in scienze e spedizioni e le immagini appariranno sui social network (@GGE2022), sui supporti di comunicazione istituzionale, sulla stampa in generale, ecc.

I campioni andranno ad arricchire le collezioni del Museo, e tutti i dati scientifici raccolti durante la spedizione verranno successivamente pubblicati nelle apposite riviste scientifiche.

IZSLER parteciperà attraverso il laboratorio di virologia esaminando campioni specifici inviati per la ricerca di nuovi virus.

Database UE per conoscere test e metodi disponibili per la diagnosi di Covid-19

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Database: UE per test e metodi diagnostici verso Covid-19

Insieme alla campagna di vaccinazione, i test su larga scala sono diventati uno strumento chiave nella lotta contro la pandemia. I Professionisti della salute e anche semplici utenti si trovano ad affrontare una serie vertiginosa di dispositivi di test tra cui scegliere, dopo che migliaia di essi sono stati immessi sul mercato. Riconoscendo il problema, la Commissione europea ha chiesto, nell’aprile 2020, una “panoramica centralizzata delle informazioni disponibili sull’esecuzione dei test e fungere da punto di contatto unico per la gestione di queste informazioni“. Il JRC (Joint Research Center) ha prodotto la panoramica richiesta e da essa ha sviluppato il database sui dispositivi diagnostici in vitro e sui metodi di test per il COVID-19, uno sportello unico che raccoglie informazioni sui kit e sui metodi di test per il COVID-19.

L ‘obiettivo della banca dati del JRC sui dispositivi diagnostici in vitro e sui metodi di prova per il COVID-19 è raccogliere in un unico luogo tutte le informazioni pubblicamente disponibili sulle prestazioni dei dispositivi medico-diagnostici in vitro (IVD) con marchio CE, nonché sui dispositivi sviluppati in laboratorio e relativi metodi di prova per COVID-19. Il database è curato manualmente e periodicamente aggiornato. La banca dati è consultabile qui. I metodi sono catalogati per categorie a seconda del principio di funzionamento ed è disponibile nella stessa pagina un collegamento con le fonti bibliografiche a supporto dei metodi diagnostici contenuti nel database, una messe di informazioni attendibili per quanti desiderano conoscere i metodi attuali o sviluppare nuovi metodi per la diagnosi di Covid-19

Zooprofilattico sono passati cento anni…

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Zooprofilattico sono passati cento anni…

Il 2021 ha segnato il completamento dei 100 anni di vita dell’Istituto Zooprofilattico a Brescia, una avventura cominciata con una piccola “Stazione” il cui aggettivo “Sperimentale” è diventato sostantivo ( a Brescia l’IZSLER viene chiamato ancora “La Sperimentale”). L’attitudine alla sperimentazione  ha infatti da sempre rappresentato la sostanza delle attività e ancora oggi costituisce il carburante speciale di una grande macchina produttrice di servizi e conoscenza. Quello che cento anni fa si chiamava attività sperimentale, oggi si chiama ricerca e applicazione della ricerca ai problemi sanitari, in particolare nelle situazioni di necessità determinate da epidemie negli animali, tossinfezioni alimentari nonché malattie dell’uomo come la recente pandemia. Il contributo è costantemente orientato alla diagnostica (scoprire le malattie), alla profilassi (prevenirle)  alla comprensione e previsione della loro diffusione (epidemiologia, valutazione del rischio)  con il fine ultimo, ove possibile, di giungere alla loro eradicazione.

IZSLER festeggerà i passati 100 anni con una giornata commemorativa presso l’Auditorium del Complesso Museale di Santa Giulia nella quale ci sarà spazio per far conoscere più a fondo la realtà attuale dell’Ente e permettere ai dipendenti di ieri e di oggi di incontrarsi e confrontare le reciproche esperienze.

Arrivederci al 13 maggio 2022

Classyfarm – Corso di formazione FAD per il controllo ufficiale del benessere animale nelle ovaiole

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Classyfarm – Corso di formazione FAD per il controllo ufficiale del benessere animale nelle ovaiole

Il pacchetto dei corsi FAD per l’utilizzo di Classyfarm si va completando con l’introduzione di nuovi corsi relativi alle check list implementate nell’ultimo anno.

Il nuovo CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEL BENESSERE ANIMALE NELLE OVAIOLE:AGGIORNAMENTI RELATIVI ALL’IMPIEGO DELLA NUOVA CHECK LIST 2021 permette l’acquisizione di competenze tecnico-professionali per effettuare la valutazione del rischio benessere animale in allevamenti di OVAIOLE attraverso l’applicazione della check list Classyfarm.

Il corso FAD è destinato ai veterinari ufficiali.

Una panchina contro la violenza nei confronti delle donne

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Lunedì 7 Marzo alle ore 15:00 avrà luogo l’inaugurazione della Panchina Rossa presso il cortile antistante la mensa della sede centrale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna alla presenza della dott.ssa Roberta Morelli, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Brescia.

La panchina Rossa simboleggia il rifiuto della violenza nei confronti delle donne e, al contempo, rappresenta un momento civile dal significato immediato capace di coinvolgere tutti.

Sebbene il contrasto alla violenza di genere sia un tema a cui viene, giustamente, dato particolare risalto mediatico, i giornali narrano costantemente di episodi di cronaca a scapito delle donne.

Dagli ultimi dati diffusi dall’Istat, riferiti agli anni 2020-2021, il fenomeno della violenza di genere ha subito un incremento esponenziale nel contesto domestico, spiegabile con le necessarie misure restrittive alla mobilità, adottate per il contenimento della diffusione del virus COVID-19. In questo difficile e drammatico frangente, i Centri Antiviolenza hanno svolto un ruolo fondamentale per aiutare le donne in difficoltà.

Dall’indagine ISTAT (http://www.pariopportunita.gov.it/wp-content/uploads/2021/11/REPORT-EFFETTI-PANDEMIA-SU-VIOLENZA-DI-GENERE-2020_21.pdf) in precedenza citata emerge che:

-Oltre 15 mila donne hanno iniziato un percorso personalizzato di uscita dalla violenza presso i Centri Antiviolenza, che aderiscono all’Intesa Stato Regioni, nel 2020;

– più del 90% delle donne, circa 13.700, si è rivolta a un Centro Antiviolenza per la prima volta nel 2020;

– nei primi nove mesi del 2021, le richieste di aiuto al “1522” delle vittime tramite chiamata telefonica o via chat sono state 12.305;

– la maggior parte delle donne (77,6%) nel 2020 è stata uccisa da un partner o da un parente, e soprattutto nei mesi di marzo e aprile di lockdown la percentuale ha raggiunto rispettivamente il 90,9% e l’85,7%. La metà delle vittime è stata uccisa per mano di un parente;

– la diffusa campagna di sensibilizzazione, messa in atto per non far sentire sole le donne vittime di violenza durante la pandemia, ha portato anche all’emersione nel corso del 2021 di violenze meno gravi rispetto a quelle intercettate dal 1522 nel 2020.

Questi dati evidenziano come il fenomeno della violenza di genere intesa in tutte le sue molteplici forme(fisica, psicologia, economica, sociale, sessuale, stalking ecc ) sia ancora troppo diffuso. La società civile non solo deve contrastare la violenza ma sradicarla con l’affermazione di uno nuovo modello culturale in materia.

Aderendo alla Rete Panchine Rosse, l’IZSLER manifesta pubblicamente la volontà di sostenere le donne e si impegna tramite il CUG a proporre iniziative di sensibilizzazione rivolte a tutti i dipendenti.

L’INAUGURAZIONE DELLA PANCHINA ROSSA E’ APERTA A TUTTI I DIPENDENTI DELL’ISTITUTO

Per conoscere il Centro Antiviolenza più vicino consulta : https://www.nonseidasola.regione.lombardia.it/wps/portal/site/nonseidasola/centri-antiviolenza

https://parita.regione.emilia-romagna.it/violenza/temi/la-rete-delle-case-e-dei-centri-antiviolenza

Numero di emergenza nazionale Antiviolenza e Stalking: 1522 – gratuito e attivo 24 h su 24 o tramite chat presente sul sito https://www.1522.eu/#

L’antibiogramma: minima concentrazione inibente (MIC)- Un nuovo servizio

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E’ disponibile un nuovo servizio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna per quantificare la Minima Concentrazione Inibente (MIC), migliorare l’impiego del farmaco veterinario e combattere l’antibiotico-resistenza. 

La MIC è la più bassa concentrazione di un antibiotico in grado di inibire visibilmente la crescita batterica in vitro. La determinazione della MIC è uno dei test a disposizione del laboratorio per saggiare la sensibilità agli antibiotici di un ceppo batterico.

Al momento il servizio è dedicato per gli animali da reddito e gradualmente sostituirà la attuale metodica di diffusione in piastra. 

E’ importante ricordare che è necessario prelevare, inviare e conferire in modo idoneo i campioni da sottoporre ad indagine diagnostica microbiologica al fine dell’isolamento del ceppo batterico e poter quindi eseguire correttamente la metodica MIC.

Sono qui (link) disponibili l’ Opuscolo sulla metodica MIC e un esempio di Rapporto di prova, che spiegano brevemente il test e forniscono le informazioni necessarie per la valutazione corretta dell’antibiogramma.

Riaperti due corsi FAD prodotti dalla Sede Territoriale IZSLER di Parma

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INFLUENZA SUINA: IL VIRUS, LA MALATTIA. AGGIORNAMENTI EPIDEMIOLOGICI :L’influenza suina è annoverata tra le patologie che compongono il complesso delle patologie respiratorie del suino e considerata causa di perdite economiche per l’allevamento suino. L’infezione da virus dell’influenza A nel suino, oltre ad avere importanti  ripercussioni sanitarie, gioca anche un ruolo importante nella ecologia del virus influenzale in quanto questa specie è suscettibile alla infezione da parte di virus influenzali aviare ed umani ed è in grado di trasmetterli ad altre specie. La diagnostica e la caratterizzazione di questi virus è alla base di una corretta sorveglianza. Ci si propone di aggiornare il personale tecnico riguardo le tecniche per la rilevazione, caratterizzazione e studio genetico dei virus. La conoscenza del ruolo del Laboratorio di referenza OIE  presso la Sede Territoriale di Parma e dei suoi compiti favorisce la consapevolezza dei compiti istituzionali di tale laboratorio presso IZSLER e il coinvolgimento del personale che nei vari settori, a vari livelli contribuisce all’attività. Inoltre si intende dare una aggiornata panoramica della circolazione virale sul territorio italiano in un contesto globale.

QUADRI ANATOMOPATOLOGICI DELLE PRINCIPALI MALATTIE DEL SUINO E BOVINO, PROCEDURE DIAGNOSTICHE DA APPLICARE A SECONDA DEI DIVERSI CASI E PRINCIPI DI BATTERIOLOGIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA MORFOLOGIA BATTERICA

il corso si prefigge di fornire al personale IZSLER e a quanti sono interessati alla materia le competenze tecnico-scientifiche relative al processo diagnostico, a partire dalla valutazione di un tessuto patologico, passando dalla scelta delle indagini più appropriate a seconda del quadro clinico ed anatomopatologico osservato, per concludere il percorso con la formulazione della diagnosi

Buone pratiche di apicoltura promosse dalla FAO, webinar 23 febbraio

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Buone pratiche di apicoltura promosse dalla FAO

Buone pratiche di apicoltura per un’apicoltura sostenibile. In molte parti del mondo, l’apicoltura è un’attività diffusa, con migliaia di apicoltori su piccola scala che dipendono dalle api per il loro sostentamento. Con il supporto di Apimondia, Chinese Academy of Agricultural Sciences (CAAS), the Apicultural Science Association of China (ASAC), dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana e di molti esperti internazionali di api la FAO ha prodotto delle linee guida sulle Buone pratiche di apicoltura per un’apicoltura sostenibile. Le linee guida forniscono approfondimenti sulle diverse pratiche di gestione delle varie specie sociali di api e mirano a fornire informazioni e suggerimenti utili per rendere queste pratiche più sostenibili e con ciò contribuendo ai quattro migliori della FAO: migliore produzione, ambiente, alimentazione e vita. L’agenda dell’evento è consultabile qui

Per la diffusione delle linee guida la FAO ha indetto un evento web per il 23 febbraio 2022 al quale è possibile iscriversi qui