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Covid- 19 e laboratori veterinari – webinar OIE

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L’Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE) ha organizzato per i giorni 15 e 17 dicembre 2020 un webinar che coinvolge laboratori veterinari di tutto il mondo. I laboratori veterinari sono stati coinvolti nelle attività riguardanti la malattia Covid-19 in quasi tutte le nazioni con impatto molto diversificato, sempre con lo scopo di proteggere la salute e il benessere animale e la salute pubblica. In alcuni stati partecipano attivamente alla attività diagnostica in altri con la fornitura di reagenti e attrezzature o il distaccamento di personale di laboratorio a laboratori di sanità pubblica. I laboratori veterinari stanno inoltre supportando la sorveglianza per SARS-CoV-2 negli animali, attraverso infezioni sperimentali o analisi di campioni dal campo. Il webinar pone agli esperti alcuni quesiti riguardanti l’utilizzo di linee guida OIE per la malattia, il coinvolgimento del laboratorio nelle analisi per la diagnostica di SARS Cov -2 nell’uomo, su come questa malattia stia impattando sulla realtà del laboratorio e se il laboratorio osserva una crescita o delle novità come risposta allo stimolo determinato dalla nuova situazione. Si parlerà della valutazione del rischio biologico e come affrontarlo anche con tecnologie nuove; di come è stata affrontata l’emergenza derivante dall’elevato numero di campioni processati a supporto dei laboratori di medicina umana, e dalle novità nella gestione di campioni umani in un laboratorio veterinario. Per l’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia- Romagna (IZSLER) parteciperà la d.rssa M.B.Boniotti che dirige il laboratorio Covid della sede di Brescia, uno dei tre attivati dall’IZSLER (gli altri sono a Pavia e Modena), il cui impegno nella diagnostica della malattia da coronavirus è cresciuto progressivamente durante la crisi arrivando a processare fino a 18.000 tamponi umani ogni settimana. La dr.ssa Boniotti parlerà di come si affronta una situazione di emergenza con picchi elevati di una nuova attività e di come IZSLER abbia risposto nel territorio delle due regioni di competenza creando una rete di laboratori a supporto della medicina umana.

GUARDANDO AL FUTURO: OFFERTA TIROCINI PER LE SCUOLE SUPERIORI

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L’istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna (IZSLER), anche per l’anno scolastico 2020/2021, predispone un’offerta di tirocini curriculari per gli studenti degli Istituti d’Istruzione Superiore, in misura ridotta per l’emergenza epidemiologica, nel rispetto delle norme previste e in base al protocollo aziendale anti-contagio.

I tirocini sono disponibili in periodi diversi, ne laboratori della Sede di Brescia e in alcune unità Territoriali della Lombardia e dell’Emilia Romagna. La frequenza ai laboratori permetterà agli studenti di conoscere la realtà lavorativa del laboratorio e le attività analitiche e di servizio che IZSLER svolge ogni giorno.

Tutti gli Istituti Scolastici Superiori, ad indirizzo scientifico, biologico, agrario o amministrativo, possono presentare domanda nel periodo che va dal mese di gennaio ai mesi estivi del 2021, offrendo quindi ai propri studenti possibilità di effettuare tirocini curriculari.

In particolare per i tirocini da inserire nei laboratori di analisi si richiede la selezione di studenti preparati in biologia e/o in chimica.

Tutte le scuole superiori della Lombardia e dell’Emilia Romagna possono presentare domanda per lo svolgimento dei tirocini nelle sedi disponibili.

La richiesta deve essere formulata su carta intestata dell’Istituto scolastico; con l’indicazione del nominativo, il numero di telefono e la @e-mail del responsabile dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento; nonché si chiede di specificare esattamente il periodo d’interesse, il numero di tirocinanti per i quali si richiede la frequenza e la durata temporale del tirocinio.

La domanda deve essere inviata alla Formazione, al seguente indirizzo e-mail: segtirocini@izsler.it. Le domande saranno esaminate e verranno attribuiti solo i tirocini per cui risulterà disponibilità all’interno dell’ente.

Le scuole superiori che non hanno già in essere una convenzione specifica per lo svolgimento di tirocini potranno far iniziare la frequenza soltanto dopo la stipula della convenzione stessa e pertanto non potranno usufruire delle disponibilità dei tirocini dei primi mesi dell’anno. Per tale motivo è opportuno  avviare la procedura di convenzione con largo anticipo.

Tutte le scuole superiori della Lombardia e dell’Emilia Romagna possono presentare domanda per lo svolgimento dei tirocini nelle sedi disponibili.

 

Segreteria Tirocini

Tel.0302290232

segtirocini@izsler.it

12 novembre, Giornata della ricerca IZSLER

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Il 12 novembre si terrà la Giornata della ricerca dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER). E’ l’occasione di presentare i risultati delle attività specifiche della ricerca corrente finanziata dal Ministero della Salute e i loro risvolti applicativi in tutti settori della Sanità Pubblica Veterinaria. Quest’anno la giornata sarà tenuta interamente on line sulla piattaforma di Formazione a Distanza e i relatori si alterneranno sia dall’aula Gualandi della Sede Centrale, sia dalle loro postazioni presso le Unità Territoriali della Lombardia e dell’Emilia-Romagna.

Parteciperanno dalle rispettive sedi un rappresentante del Ministero della Salute e i veterinari regionali delle due regioni di competenza.

Verranno presentate le ricerche concluse nell’anno 2019 in tutti settori di attività dell’IZSLER: la sanità, il benessere animale, la sicurezza alimentare.

La giornata di formazione è accreditata ECM. Si può procedere alla iscrizioni sul Portale Formazione (http://formazione.izsler.it/).

L’accesso al corso sarà possibile sia tramite il portale che tramite il sito https://fad.izsler.it con autenticazione tramite mail. L’evento sarà registrato.

Vent’anni di qualità del latte

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L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (IZSLER) ha svolto un rilevante ruolo di riferimento tecnico e organizzativo per la progettazione, il collaudo e lo sviluppo del sistema del controllo di qualità del latte che compie vent’anni di attività. Il sistema era stato creato grazie alla collaborazione delle due componenti economiche (industria lattiero-casearia privata e cooperativa, e produttori) della produzione del latte e delle Autorità Regionali (assessorati agricoltura e sanità) ed applicato inizialmente nelle Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna per poi estendersi a tutto il territorio nazionale. Nel corso del tempo l’obiettivo primario del sistema, che era migliorare la redditività del settore, è stato affiancato da quello della sicurezza alimentare e quindi della salubrità dei prodotti. Con l’inizio del millennio (e in particolare con i regolamenti comunitari del “Pacchetto Igiene” del 2002-2004) l’aspetto della sicurezza alimentare ha assunto ulteriore importanza.

Le informazioni derivanti dal PQL (Piano Qualità del latte), hanno costituito la base informativa essenziale per la realizzazione del controllo ufficiale sia per la sicurezza dei consumatori, che per la commercializzazione dei prodotti all’estero. Sono rimasti invariati nel tempo, il campionamento e il ruolo svolto dai laboratori. Oggi come in passato, i campioni sono raccolti, per conto dei primi acquirenti, da operatori opportunamente formati e abilitati, manualmente o con latto-prelevatori automatici montati sulla cisterna di raccolta, almeno due volte al mese; sono conservati a temperatura di refrigerazione e conferiti ai laboratori accreditati per l’esecuzione delle analisi. Al laboratorio IZSLER si sono aggiunti nel corso dei decenni, quello dell’Associazione Regionale Allevatori Lombardia (ARAL) e anche i laboratori privati.

Il Centro di Referenza Nazionale Qualità Latte Bovino, con la partecipazione di vari laboratori della rete degli istituti zooprofilattici, delle associazioni regionali allevatori e di privati, ha avviato un progressivo accorpamento dei dati medi mensili di campioni di latte di massa aziendale prelevati nell’ambito di sistemi di controllo organizzati, uguali o simili al PQL, di diverse aree geografiche. Dal nucleo iniziale dei primi anni si è giunti, alla ragguardevole cifra di 720.000 campioni nel 2018, con una rappresentazione estesa a ben 15 regioni italiane per oltre 20.000 allevamenti. Oltre all’andamento nel corso dell’anno è possibile con i dati raccolti effettuare un raffronto tra diverse realtà e, soprattutto è stimabile una “media nazionale” dell’andamento dei principali parametri qualitativi del latte prodotto.

Quali sono i risultati raggiunti? Possiamo dire che nel corso di venti anni di controllo costante del latte vi è stato un miglioramento in termini sia di composizione (grasso, proteine e caseine) sia di condizioni igienico-sanitarie di produzione. (ulteriori dettagli in www.izsler.it, sezione “Osservatorio Latte Italia” del Centro Referenza QLB).

La rivista IL LATTE (lattenews.it) ha pubblicato nel numero di Settembre 2020 un approfondimento, firmato dai ricercatori dell ‘IZSLER e in particolare del Centro di Referenza Nazionale Qualità Latte Bovino, sul significato del controllo di qualità del latte svolto in questi 20 anni e sul ruolo non esclusivamente commerciale che questo controllo potrebbe avere.

 

Nuovi corsi FAD per l’autunno

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Sono stati attivati per l’autunno 3 nuovi corsi di Formazione A Distanza (FAD) che coprono alcuni argomenti molto attuali: Pandemia da Coronavirus, Aggiornamento per i veterinari addetti ai progetti di ricerca con animali, Prodotti della pesca a 360°. I corsi saranno attivi fino alla chiusura annuale del sistema FAD e riprenderanno nel 2021. Per chi si iscrive i corsi andranno completati entro il 2020 altrimenti l’ iscrizione e la frequenza dovranno essere ripetute nel 2021.

Di seguito alcune brevi schede dei corsi disponibili:

1.  – PANDEMIA DA CORONAVIRUS, UNA VISIONE E UN APPROCCIO “ONE HEALTH”
L’evento si rivolge alle professioni sanitarie, con particolare riferimento ai veterinari, per illustrare come la pandemia da coronavirus sia un esempio di come l’ottica One Health possa contribuire alla soluzione di alcuni problemi. Per tale motivo sono presenti esposizioni di diverse professionalità e formazione che contribuiscono a dare una visione globale del problema.
Durata dell’evento: 5 ore
Crediti ECM: 6,5 per le Categorie professionali: Biologo, Chimico, Tecnico sanitario laboratorio biomedico, Veterinario, Farmacista, Psicologo, Fisico, Medico Chirurgo, Infermiere, Infermiere Pediatrico, Odontoiatra, Dietista, Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
Chiusura iscrizioni: 15/11/2020
Chiusura evento (frequenza video e compilazione questionari): 30/11/2020

2. CORSO DI AGGIORNAMENTO AI SENSI DELL’ALLEGATO V PER VETERINARI EX D.LGS. 26/2014: CURA E CONTROLLO DEGLI ANIMALI ALLEVATI E UTILIZZATI AI FINI SCIENTIFICI ED EDUCATIVI
Il corso comprende una serie di nozioni di base e di aggiornamento rivolte ai medici veterinari che a vario titolo utilizzano animali addetti ai fini scientifici ed educativi, in particolare al Veterinario designato come delineato dall’art. 24 del Dlgs 26/2014. il corso ripercorre tutti gli argomenti previsti dall’allegato V del suddetto decreto in modo da fornire un aggiornamento completo. Il metodo didattico scelto, formazione a distanza asincrona, permette la fruizione della formazione in tempi compatibili con le attività lavorative e si avvale di lezioni, della lettura di articoli o capitoli di libro, della visione di video specifici delle attività da svolgere.
Durata dell’evento ore: 41
Crediti ECM: 41 per la Categoria professionale: Veterinario
Chiusura iscrizioni: 14/12/2020
Chiusura evento (frequenza video e compilazione questionari): 20/12/2020

3. I PRODOTTI DELLA PESCA A 360°
Il corso è destinato in primis ai Veterinari igienisti degli alimenti, ma più in generale a tutti i Medici Veterinari e a coloro che si occupano del controllo di qualità e di sicurezza alimentare nel settore dei prodotti ittici destinati al consumo umano.
Si propone una disamina articolata e approfondita di tutti gli argomenti che hanno come denominatore comune i prodotti ittici, toccando i seguenti argomenti:
* Richiami di anatomia e fisiologia di pesci, molluschi e crostacei, finalizzati al riconoscimento di specie ittica e alla valutazione di freschezza
* Linee guida per giungere a un riconoscimento di specie ittica basandosi sulle caratteristiche somatiche del soggetto
* Nozioni essenziali di produzioni e consumi mondiali di prodotti della pesca (tra cattura e allevamento)
* Richiami di normativa comunitaria e nazionale relativa ai controlli igienico-sanitari dei prodotti ittici
* Disamina delle regole di “etichettatura speciale” di origine dei prodotti ittici
* Panoramica sulla flora microbica dei differenti tipi di prodotti ittici (dal pesce fresco intero ai prodotti trasformati come stoccafisso e conserve di tonno in scatola)
* Nozioni tecniche per valutare la “freschezza” dei prodotti della pesca
* I prodotti della pesca come fonte per l’uomo di malattie alimentari di origine microbica, tossica e chimica
* La “chimica ittica”: come i parametri chimici permettono di stimare non solo la concreta nocività per l’uomo dei prodotti ittici, ma anche la freschezza di un lotto di pesce
* Le “frodi ittiche”: approfondimenti di natura tecnica e legislativa.
Durata dell’evento ore: 32 (videolezioni e letture di approfondimento)
Crediti ECM: 32 per le Categorie professionali: Biologo, Chimico, Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecnico Sanitario di laboratorio biomedico, Veterinario
SI PRECISA CHE I CONTENUTI DIDATTICI DEL CORSO DI FORMAZIONE (VIDEO LEZIONI ED ESERCITAZIONI) VERRANNO CARICATI CON CADENZA SETTIMANALE FINO AL COMPLETO RILASCIO DEL CORSO (5 BLOCCHI DI VIDEOLEZIONI E MATERIALE DI SUPPORTO PER LO STUDIO)
Chiusura iscrizioni: 14/12/2020
Chiusura evento (frequenza video e compilazione questionari): 20/12/2020

 

 

COVES : Attività di ricerca per la diagnosi rapida di SARS-Cov 2

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Il progetto denominato Corona Virus Environmental Survelliance , COVES,  intende sviluppare e validare una procedura semplificata di campionamento ed analisi su dispositivo portatile e condivisione dei risultati in tempo reale per la rilevazione specifica e sensibile del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro

Di seguito una breve scheda del progetto che vede coinvolta tra gli altri, la sede territoriale di IZSLER a Pavia.

 

Scheda: Corona Virus Environmental Survelliance, COVES.

Progetto: Sviluppo e validazione di una metodica rapida per la rilevazione di SARS-CoV-2 su superfici ambientali.

Data di inizio e fine: 21.04.2020 – 21.10.2020

 

Ente finanziatore: Regione Lombardia su risorse POR FESR 2014-20-INNOVAZIONE E CONTINUITÀ e con il concorso di risorse dell’Unione Europea e dello Stato Italiano

 

Il progetto COVES intende sviluppare e validare una procedura semplificata di campionamento ed analisi su dispositivo portatile e condivisione dei risultati in tempo reale per la rilevazione specifica e sensibile del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro. Tale procedura permetterà alle aziende del territorio di garantire una maggior sicurezza nelle aree di lavoro, riducendo così l’impatto negativo che un’emergenza come quella creata dal COVID-19 ha sull’economia locale e nazionale e diminuendo allo stesso tempo il gap tra la gestione delle informazioni e le soluzioni proposte. Il principale risultato del progetto sarà la messa a punto di un metodo rapido di analisi ambientale per SARS-CoV-2, adatto ad un utilizzo da campo, da parte di operatori non esperti e corredato da una robusta validazione scientifica. Il progetto coinvolge Hyris Ltd, capofila del progetto, che sviluppa la tecnologia, IBBA CNR che validerà il metodo e la sede territoriale di Pavia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZSLER) che ne validerà “in-situ” l’efficacia su diverse superfici contaminate utilizzando campioni positivi al SARS-CoV-2 a titolo noto.

Nuovo Direttore Sanitario per IZSLER

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Il Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia-Romagna dr. Piero Frazzi ha nominato Direttore Sanitario il dr. Giuseppe Merialdi che ha preso servizio Lunedi 14 settembre 2020.

Il nuovo Direttore Sanitario, Dr. Giuseppe Merialdi, Laureato nel 1996 in Medicina Veterinaria presso l’Università degli Studi di Parma, nel Giugno 1999 ottiene il Diploma di Specializzazione triennale in Sanità Animale, Allevamenti e Produzioni Zootecniche. Nel 2008 ha conseguito il titolo di European Veterinary Specialist nel College ECPHM. Nel 2013 ha conseguito il Dottorato di ricerca in Salute Animale.
Dal 2000 Veterinario Dirigente di I livello presso la Sezione Diagnostica di Reggio Emilia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna in cui è stato responsabile dei Laboratori di Diagnostica, Sierologia e Microbiologia degli Alimenti.
Ha dedicato parte rilevante della sua attività allo studio delle patologie infettive degli animali ed alla microbiologia degli alimenti. Dal 1° febbraio 2008 è Dirigente della Struttura Complessa Sezione Diagnostica di Bologna dell’IZSLER.
Capo dipartimento della AREA TERRITORIALE EMILIA ROMAGNA, cui afferiscono le Strutture Complesse: Sede Territoriale di Forlì – Ravenna, Sede Territoriale di Parma – Piacenza, Sede Territoriale di Bologna – Modena – Ferrara, Sede Territoriale di Reggio Emilia, dall’aprile 2020.
È autore e coautore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche

Un ringraziamento particolare al Direttore Sanitario uscente Dr. G. Diegoli per il prezioso lavoro svolto in questi mesi e il contributo dato alle attività di IZSLER.

Covid-19 e gravidanza: le prime prove definitive della possibilità di trasmissione dell’infezione da madre a feto attraverso la placenta

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Un team di ricercatori bresciani coordinato dal prof. Fabio Facchetti, Direttore del Laboratorio di Anatomia Patologica dell’Università degli Studi di Brescia/Spedali Civili di Brescia, ha fornito per la prima volta le prove definitive relative alla possibilità, seppur molto rara, della cosiddetta “trasmissione verticale” dell’infezione SARS-Cov-2 dalla madre al feto attraverso la placenta.
Allo studio, pubblicato sul numero di settembre della rivista EBioMedicine del prestigioso gruppo editoriale The Lancet, hanno collaborato il Reparto di Virologia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (Dr. Antonio Lavazza), la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università degli Studi di Brescia/Spedali Civili di Brescia (Direttore prof. Enrico Sartori), l’IFOM di Milano (Dr. Stefano Casola) e l’Unità di Immunologia Oncologica dell’Università di Palermo (Prof. Claudio Tripodo).
I ricercatori hanno esaminato la proteina spike del virus SARS-CoV dalla placenta di 101 donne che hanno partorito tra il 7 febbraio e il 15 maggio 2020 presso gli Spedali Civili di Brescia, tra cui 15 sono risultate positive al virus, 34 negative e 52 non valutabili o per mancanza di appositi criteri o per aver partorito prima della dichiarazione della pandemia.
Lo studio si è focalizzato sulla placenta di una giovane donna ricoverata alla 37esima settimana di gravidanza per la comparsa di febbre e altri sintomi ricollegabili all’infezione da Covid-19. La donna, risultata poi positiva al virus, ha dato alla luce per parto indotto un neonato maschio, che a 24 ore dalla nascita è risultato anch’esso positivo, sviluppando polmonite con difficoltà respiratoria. Attraverso varie tecniche di indagine, i ricercatori hanno dimostrato la presenza di SARS-CoV-2 in diverse componenti della placenta, appartenenti sia alla madre (cellule infiammatorie nel sangue materno), che al feto. In particolare, le proteine virali spike e nucleocapside, così come l’RNA virale, sono stati osservati in abbondanza nelle cellule fetali che rivestono il villo coriale (sinciziotrofoblasto) e che sono a contatto diretto con il sangue materno. Questo dato è stato poi confermato dalla microscopia elettronica, che ha permesso di identificare particelle virali anche in cellule endoteliali dei capillari del villo e – fatto mai osservato prima e prova definitiva della trasmissione verticale – in globuli bianchi fetali circolanti all’interno dei capillari.
«Gli effetti e le conseguenze del Coronavirus sulle donne in gravidanza e sui neonati sono poco conosciuti, ma la crescente segnalazione di casi di madri affette da Covid-19, i cui neonati hanno presentato segni di infezione precoce dopo la nascita, hanno indicato che la trasmissione di SARS-Cov-2 da madre a figlio è un evento possibile – dichiara il prof. Fabio FacchettiI risultati del nostro studio dimostrano per la prima volta, che la trasmissione verticale dell’infezione SARS-CoV-2 è possibile, seppur rara, e che essa si verifica mediante il passaggio del virus da cellule circolanti materne ai villi coriali della placenta. Un reperto del tutto inatteso è stato il riscontro di una reazione infiammatoria placentare limitatamente al versante materno, mentre, nonostante l’infezione, la componente fetale (villo coriale) ne è stata risparmiata, un fenomeno «protettivo» che può essere dipeso dall’attivazione di molecole inibitorie dell’infiammazione osservata in diverse componenti del villo stesso. È ragionevole pensare che il ridotto danno dei villi abbia garantito un sufficiente scambio nutritizio tra madre e feto, limitando i danni del feto stesso».
Sebbene sia noto che l’infezione da Coronavirus colpisca prevalentemente i polmoni e che siano i meccanismi infiammatori da essa scatenati i principali responsabili dei danni all’organo, nel caso della placenta, invece, lo studio ha osservato come l’evoluzione clinica sia stata decisamente positiva, con una rapida guarigione sia della madre che del bambino. Questo aspetto ha indotto i ricercatori a considerare che nel tessuto placentare la reazione infiammatoria possa avere delle caratteristiche peculiari, come di fatto è poi emerso dalle loro analisi.
Titolo dell’articolo pubblicato: “SARS-CoV2 vertical transmission with adverse effects on the newborn revealed through integrated immunohistochemical, electron microscopy and molecular analyses of Placenta”
DOI: https://doi.org/10.1016/j.ebiom.2020.102951

Campagna “AzZECCA la Prevenzione” collaborazione di IZSLER con ATS lombarde della Montagna

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È proseguita anche quest’anno, nonostante le difficoltà connesse alla pandemia, la campagna di monitoraggio sulle zecche organizzata da ATS della Montagna in collaborazione con IZSLER (Conoscere-le-zecche_v2020_Web.pdf).
Alla data odierna sono stati conferiti 110 campioni di parassiti, raccolti da persone (adulti e bambini) che hanno provveduto al conferimento previa rimozione “autonoma” dei parassiti oppure dopo essersi rivolti alle strutture sanitarie territoriali.
Quest’anno, complici il clima favorevole e, probabilmente, il ritardo nello sfalcio dei prati conseguente al prolungarsi del lockdown, si è osservato un notevole aumento delle segnalazioni di morsi da zecca, anche in forma massiva. Va comunque segnalato che, grazie al passaparola nonché alla comunicazione relativa alla campagna promossa da ATS Montagna sia sui media locali che alla rete dei medici di medicina generale / pediatri di libera scelta, un numero sempre maggiore di persone viene a conoscenza di questa attività e se ne avvale.
Altro segnale piuttosto preoccupante è quello relativo ad una ridotta efficacia dei repellenti più diffusi in commercio, per cui alcune persone particolarmente esposte (fungaioli, cacciatori, etc.) sono state colpite più volte nonostante i trattamenti preventivi.
Grazie alla attivazione delle strutture territoriali IZSLER di Pavia e di Reggio Emilia, previa determinazione della specie di appartenenza degli artropodi, è stato eseguito un pannello di prove per la ricerca dei principali patogeni, pericolosi per l’uomo, da essi potenzialmente veicolati (Borrelia burgdorferi sensu lato, Francisella spp., Rickettsia spp., Coxiella burnettii). A questo “pannello” di prove è stata aggiunta la ricerca del Virus della Encefalite da Zecca (TBE), in considerazione della presenza del patogeno nei territori contermini (Trentino e Canton Grigioni).
Nel mese di agosto ATS della Montagna ha rilasciato un comunicato relativo alla campagna 2020 ed al feedback delle attività svolte nel 2019 e dei relativi risultati osservati (https://www.ats-montagna.it/zecche-e-prevenzione-e-gia-partita-la-campagna/).
Grazie alla collaborazione del Servizio Epidemiologico della Lombardia (già OEVRL) sono state rese disponibili le elaborazioni grafiche relative alla provenienza geografica dei campioni positivi, suddivisi per singolo patogeno (zecche_malattie_evoluzione_12.png).
Nel 2019 sono state analizzati 184 campioni di zecche, dei quali 131 prelevate dall’uomo.
Per quanto riguarda la malattia di Lyme, nel 2018, nel territorio dell’ATS della Montagna, vi sono stati 17 casi, nel 2019 26 casi e 3 casi nel primo trimestre del 2020. È stato registrato un campione positivo per Francisella spp., 10 campioni positivi per Rickettisia spp. ed 1 per Coxiella burnettii. Tutti i campioni testati per TBE sono risultati negativi, sia nel 2019 che nel 2020.
La collaborazione, ormai rodata, fra ATS della Montagna e Istituto Zooprofilattico continua a rappresentare un esempio a livello regionale e nazionale confermando, dunque, la validità e l’efficacia di questo modello di indagine e di prevenzione.

IZSLER cerca diplomati e laureati per progetti di ricerca

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L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna ha emesso in questi giorni i bandi per l’aggiornamento degli elenchi degli idonei al conferimento di borse di studio per diplomati e laureati in diverse discipline, da inserire nei progetti di ricerca a quali IZSLER partecipa. Visto l’elevato numero di progetti e di borse ancora da assegnare e in previsione dell’avvio di nuovi progetti di ricerca corrente ministeriali previsti per l’autunno, è necessario integrare gli elenchi per le svariate professionalità che sono coinvolte nei progetti di ricerca, in particolare diplomati e laureati in materie scientifiche.
L’attività tecnico scientifica correlata ai progetti è una occasione, peraltro retribuita, per i giovani che hanno appena concluso un percorso di studi, per entrare nel mondo della ricerca e conoscere le attività di laboratorio tipiche di IZSLER, mentre per chi ha già in parte acquisito competenze specifiche, è l’occasione di far crescere la propria professionalità attraverso nuove esperienze in un contesto di elevata competenza e specializzazione.
Trattandosi di un aggiornamento delle liste, la cui durata è triennale, chi è già inserito in un elenco non deve ripresentare la domanda, se non eventualmente per integrare il proprio curriculum con nuove informazioni.
In ciascun bando sono descritti in dettaglio i titoli di studio ammessi alla selezione. Una volta verificata l’idoneità e inseriti nelle liste, i candidati verranno avvisati ogniqualvolta vi sia un avviso di selezione di borsa di studio per la specifica professionalità.
I bandi sono pubblicati alla voce “Concorsi” nel settore “Albo pretorio”
(https://www.izsler.it/pls/izs_bs/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=2391)