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Trichinella in un falco di palude, un evento raro

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La trichinellosi (o trichinosi) è una malattia causata da nematodi appartenenti al genere Trichinella. Il parassita è in grado di infestare i mammiferi, gli uccelli e i rettili, soprattutto quelli carnivori e onnivori (maiale, volpe, cinghiale, cane, gatto, uomo). Il ciclo origina dal consumo di carne cruda o poco cotta di animali infestati a seguito del quale il parassita si localizza inizialmente a livello intestinale. Segue poi una fase in cui le larve migrano nei muscoli attraverso il torrente circolatorio e linfatico. A questa localizzazione muscolare nell’uomo sono associati sintomi quali edema periorbitale, dolore muscolare, febbre ed eosinofilia.

Il 29 Marzo 2021 i laboratori della Sede territoriale di Modena dell’IZSLER hanno rinvenuto larve di Trichinella in un falco di palude (Circus aeruginosus), specie migratrice che frequenta e nidifica nelle aree umide dell’Europa e sverna in Africa sub-sahariana e Sud-Est asiatico. Il falco, un esemplare di femmina adulta, è stato campionato nel comune di Albareto (MO) nell’ambito del Piano di Monitoraggio Regionale della Fauna Selvatica dell’Emilia Romagna. A seguito della tipizzazione eseguita dall’Istituto Superiore di Sanità, le larve sono risultate appartenere alla specie T. pseudospiralis.

In Italia il primo rinvenimento di T. pseudospiralis è stato documento nelle Marche nel 1998, con un’infestazione di un allocco, mentre nel 2010 la Sede Territoriale di Bologna ha rilevato la sua presenza per la prima volta in un cinghiale. L’infestazione nel falco di palude è stata descritta solamente in un caso in Australia nel 1990; in genere le infestazioni negli uccelli sono meno segnalate, probabilmente anche per il maggior numero di mammiferi sottoposti al test per la rilevazione delle larve.

T. pseudospiralis ha una distribuzione cosmopolita, suggerendo un ruolo importante degli uccelli migratori nella diffusione di questo nematode. Riuscendo a parassitare alcuni mammiferi come il suino ed il cinghiale, rappresenta una potenziale fonte di infezione per l’uomo, sebbene la presenza di T. pseudospiralis nei mammiferi sia più limitata rispetto a quella di altre specie di Trichinella. Il monitoraggio della fauna selvatica risulta uno strumento utile per la valutazione del rischio di malattie infettive e parassitarie zoonotiche e le segnalazioni di Trichinella, come nel caso del falco di palude, possono contribuire ad approfondire le conoscenze sulla diffusione ed epidemiologia di questo parassita.

Anagrafe Bovina e Bufalina della Regione Lombardia, tutorial per gli accessi alla Banca Dati Nazionale

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L’Anagrafe bovina e bufalina della Regione Lombardia si avvarrà dell’accesso diretto alla Banca Dati Nazionale(BDN) a partire dal 1 aprile 2021, abbandonando per alcune operazioni la Banca Dati Regionale. Nei mesi scorsi sono stati fatti corsi di aggiornamento per i veterinari delle ATS e per le Associazioni di categoria per illustrare le funzionalità e le modalità di accesso alla BDN.

I veterinari di ATS-Milano e di Brescia hanno messo ora a disposizione dei video tutorial per gli allevatori accreditati che sono scaricabili dal Sito di ATS-Milano e dal sito ATS-Brescia che permetteranno la formazione puntuale di quanti necessitano di operare nella BDN nella sezione bovini e bufalini.Per accedere direttamente ai video tutorial selezionare a uno dei link riportati sotto.

ATS- Milano

https://www.ats-milano.it/portale/Ats/Carta-dei-Servizi/Guida-ai-servizi/Allevamento/Anagrafe-Bovina

ATS-Brescia

https://www.ats-brescia.it/da-bdr-a-bdn-per-gli-allevamenti-di-regione-lombardia 

 

Risultati del monitoraggio del latte per la ricerca di antibiotici. 14 aprile 2021 – Conferenza stampa online

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La contaminazione dei prodotti di origine animale da parte di residui di farmaci veterinari è costantemente all’attenzione dei consumatori che chiedono alimenti sani e di qualità.

Gli animali negli allevamenti intensivi possono essere sottoposti a trattamenti farmacologici di gruppo per controllare le malattie e anche nei casi in cui le condizioni di allevamento non siano sempre idonee.

Recentemente l’attenzione è stata focalizzata sul latte alimentare in commercio: una indagine ha rilevato la presenza, anche se in minime quantità, di antibiotici e di antinfiammatori in un certo numero di confezioni in vendita.

La ricerca specificava come i livelli fossero al di sotto dei limiti di legge (Limite Massimo Residui ammessi – LMR) come stabiliti dalla normativa comunitaria, ma l’ interesse per il dato rilevato andava visto nell’ottica della possibile ricaduta sulla problematica dell’antimicrobico resistenza.

La collaborazione tra ATS Brescia e Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia-Romagna, allevatori, associazioni di categoria e veterinari aziendali con il supporto delle rilevazioni dei consumi di farmaci provenienti dal sistema della ricetta elettronica ha permesso un progetto pilota di monitoraggio di tutte le fasi produttive correlate alla filiera della produzione del latte. Lo scopo è di disporre di un quadro aggiornato e corretto, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo degli antibiotici, ai fini del contrasto del fenomeno della resistenza agli antimicrobici (AMR).

La tecnica strumentale per il rilevamento dei farmaci, sviluppata presso l’IZSLER, si basa sulla combinazione di cromatografia liquida e spettrometria di massa ad alta risoluzione e nel caso del latte consente di determinare contemporaneamente una serie di antibiotici, come ad esempio le penicilline, le cefalosporine, gli amfenicoli, i sulfamidici, i chinolonici, le tetracicline, i macrolidi, le rifamicine per un numero complessivo di oltre 60 molecole.

E’ possibile quindi ricavare informazioni sia sulla struttura chimica delle molecole che sulla loro concentrazione, anche quando queste sono presenti a livelli di contaminazione inferiori ai limiti di legge (anche 100-1000 volte inferiori al limite di legge) riuscendo ad “vedere” la struttura chimica di ciascun antibiotico, tutto questo sullo stesso campione contemporaneamente.

L’approccio del tipo “multiclasse” rappresenta quindi un grande cambiamento per il settore della ricerca dei residui e quindi nel controllo degli alimenti aumentandone la sicurezza. L’approccio “multiclasse” è applicabile inoltre non solo al latte, ma a tutte le matrici d’interesse alimentare come carne, uova, miele.

Il 14 aprile 2021 alle ore 11 sarà tenuta una conferenza stampa in modalità video conferenza sulla piattaforma utilizzata da IZSLER per la formazione per illustrare i risultati del progetto

Il link per la connessione sarà inviato con le istruzioni a quanti lo richiederanno all’indirizzo: comunicazione@izsler.it

Anagrafe Bovina e Bufalina della Regione Lombardia, tutorial per gli accessi alla Banca Dati Nazionale

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L’Anagrafe bovina e bufalina della Regione Lombardia si avvarrà dell’accesso diretto alla Banca Dati Nazionale(BDN) a partire dal 1 aprile 2021, abbandonando per alcune operazioni la Banca Dati Regionale. Nei mesi scorsi sono stati fatti corsi di aggiornamento per i veterinari delle ATS e per le Associazioni di categoria per illustrare le funzionalità e le modalità di accesso alla BDN.

I veterinari di ATS-Milano e di Brescia hanno messo ora a disposizione dei video tutorial per gli allevatori accreditati che sono scaricabili dal Sito di ATS-Milano e dal sito ATS-Brescia che permetteranno la formazione puntuale di quanti necessitano di operare nella BDN nella sezione bovini e bufalini.Per accedere direttamente ai video tutorial selezionare a uno dei link riportati sotto.

ATS- Milano

https://www.ats-milano.it/portale/Ats/Carta-dei-Servizi/Guida-ai-servizi/Allevamento/Anagrafe-Bovina

ATS-Brescia

https://www.ats-brescia.it/da-bdr-a-bdn-per-gli-allevamenti-di-regione-lombardia 

 

PagoPA® per le fatture IZSLER, dal 1 marzo 2021

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L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna ha aderito al sistema nazionale PagoPA®, la piattaforma che consente a cittadini e imprese di effettuare pagamenti verso le pubbliche amministrazioni e gestori di servizi di pubblica utilità in modalità elettronica.

PagoPA®offre l’opportunità all’utente che usufruisce di un servizio di scegliere il prestatore di pagamento (Banca, circuito lottomatica, Poste…) ed il canale tecnologico preferito. Pagare con PagoPA®consente inoltre di conoscere preventivamente i costi massimi dell’operazione da effettuare, di avere garanzia della correttezza dell’importo da pagare e di ottenere immediatamente una ricevuta con valore liberatorio.

L’utente può effettuare il pagamento attraverso un Prestatore di Servizi dei Pagamenti (poste, banca, tabaccheria) oppure attraverso il portale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna cliccando sul logo pagoPA impiegando la propria carta di credito o ulteriori canali messi a disposizione, utilizzando il Codice Avviso di Pagamento (IUV) oppure il QR Code presenti sulla stampa dell’avviso di pagamento.(Immagine allegata)

Dal 1° marzo 2021 tutti i pagamenti dovuti all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna relativi a fatture o ad altra documentazione contabile emessa dal 01/03/2021 dovranno essere eseguiti attraverso il sistema PagoPA.

Per ulteriori informazioni si veda il link

https://trasparenza.izsler.it/docForward.jsp?idDoc=648

PagoPA® per le fatture IZSLER, dal 1 marzo 2021

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L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna ha aderito al sistema nazionale PagoPA®, la piattaforma che consente a cittadini e imprese di effettuare pagamenti verso le pubbliche amministrazioni e gestori di servizi di pubblica utilità in modalità elettronica.

PagoPA®offre l’opportunità all’utente che usufruisce di un servizio di scegliere il prestatore di pagamento (Banca, circuito lottomatica, Poste…) ed il canale tecnologico preferito. Pagare con PagoPA®consente inoltre di conoscere preventivamente i costi massimi dell’operazione da effettuare, di avere garanzia della correttezza dell’importo da pagare e di ottenere immediatamente una ricevuta con valore liberatorio.

L’utente può effettuare il pagamento attraverso un Prestatore di Servizi dei Pagamenti (poste, banca, tabaccheria) oppure attraverso il portale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna cliccando sul logo pagoPA impiegando la propria carta di credito o ulteriori canali messi a disposizione, utilizzando il Codice Avviso di Pagamento (IUV) oppure il QR Code presenti sulla stampa dell’avviso di pagamento.(Immagine allegata)

Dal 1° marzo 2021 tutti i pagamenti dovuti all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna relativi a fatture o ad altra documentazione contabile emessa dal 01/03/2021 dovranno essere eseguiti attraverso il sistema PagoPA.

Per ulteriori informazioni si veda il link

https://trasparenza.izsler.it/docForward.jsp?idDoc=648

Il cimurro delle volpi nelle Valli lombarde e in Romagna

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Il cimurro (CD) è una malattia mortale e altamente contagiosa dei carnivori selvatici e domestici. Nel territorio alpino, negli ultimi decenni, si sono verificati diversi focolai all’interno di popolazioni selvatiche. Il virus del cimurro si è ripresentato con particolare virulenza negli ultimi anni nelle valli lombarde determinando la morte di parecchie volpi e di altre specie come tassi e faine. Il cimurro è presente oramai da qualche anno nelle valli lombarde ormai popolate da numerose volpi; il virus, presente sotto forma di due varianti provenienti rispettivamente dal nord Europa e dalle zone alpine dell’ Italia orientale si è progressivamente diffuso nelle Alpi Lombarde interessando la provincia di Bergamo e Brescia, di Sondrio e quindi di Varese/Como. Negli ultimi giorni, ad ulteriore conferma di presenza di questa malattia in forma endemica, sono state conferite alla Unità Territoriale di Binago numerose volpi morte e di esse 5 sono risultate positive per il virus del cimurro. Un ulteriore segnale questo che la malattia ha raggiunto una notevole diffusione ed espansione sud-occidentale negli animali selvatici e segnatamente nella volpe che è la specie più rappresentata in termini di densità di popolazione, ma anche in altri selvatici come il tasso e la faina.
I ricercatori del Reparto Virologia dell’IZSLER con i colleghi delle Sedi territoriali di Bergamo, Brescia, Sondrio e Varese hanno seguito l’andamento epidemiologico della malattia negli anni dal 2018 al 2020 e descritto le caratteristiche del virus circolante in Lombardia in una pubblicazione open source dal titolo: Canine distemper outbreaks in wild carnivores in Northern Italy pubblicata sulla rivista Viruses (https://doi.org/10.3390/v13010099).
Una situazione molto simile si è verificata nelle colline della Romagna attorno a San Marino, da dove sono state conferite alla Sede Territoriale di Forlì dell’IZSLER dall’ambulatorio del CRAS (Centro di Recupero Animali Selvatici) 4 volpi morte con segni di chiari di cimurro, confermato successivamente dalle analisi di laboratorio. I materiali sono stati inviati dalla Virologia della Sede Centrale dove sono in corso di valutazione per confrontare i ceppi con gli altri isolati.
Il virus del cimurro, pur imparentato con il virus del morbillo, non infetta l’uomo, ma è tipico dei carnivori selvatici, come la volpe, e domestici, tra cui cane, furetto ed visone che possono contrarre una malattia, spesso mortale, che si manifesta con febbre, segni di difficoltà respiratoria, vomito, diarrea ed con sintomatologia nervosa.
Da un punto di vista epidemiologico il ciclo silvestre e urbano si possono sovrapporre; infatti, i cani possono contrarre la malattia sia a seguito di contatto con carcasse di animali morti che con le feci di animali ammalati. La vaccinazione del cane è estremamente efficace nel prevenire la malattia ed è pertanto indispensabile che i cani siano vaccinati e richiamati periodicamente, in modo particolare gli ausiliari e quelli che frequentano zone all’aperto dove possono essere transitate anche le volpi.

Piombo delle munizioni da caccia, una ricerca sulla morte dei rapaci

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Rapaci trovati morti in tutta Europa risultano intossicati da piombo. Lo rivela uno studio tutto italiano di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) al quale IZSLER ha partecipato con i ricercatori della Unità Territoriale di Sondrio e del reparto Chimico della Sede di Bologna . Lo studio pubblicato sulla rivista internazionale Science of The Total Environmenthal dal titolo: Lead contamination in tissues of large avian scavengers in south-central Europe, ha mostrato che il 44 % dei rapaci trovati morti (su 252 aquile esaminate) è risultato contaminato dal piombo, mentre oltre un quarto presentava valori di piombo elevati, tali da comportare intossicazione.

Il piombo delle munizioni viene ingerito perché aquile e avvoltoi si nutrono degli animali colpiti dai cacciatori e non recuperati, o delle viscere degli ungulati lasciate sul luogo di caccia per preservare la qualità delle carni e facilitare il trasporto delle prede. L’impiego del piombo rappresenta un pericolo per i rapaci e per altre specie di uccelli selvatici ed è fonte di inquinamento ambientale, per questo da tempo si sta predisponendo una istruttoria presso l’Agenzia Chimica Europea (ECHA) per bandire il piombo dalle cartucce.

Avvelenamento dei selvatici (non solo rapaci anche avifauna acquatica ad esempio), rischio ambientale e pericolosità per la salute umana sono descritti in uno dei rapporti tecnici di ISPRA scaricabile al link seguente https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/il-piombo-nelle-munizioni-da-caccia-problematiche-e-possibili-soluzioni.

La pubblicazione molto curata, e con illustrazioni e dati significativi, illustra i problemi derivanti dall’utilizzo di piombo nelle cartucce e le possibili soluzioni.

CONSULTAZIONE PUBBLICA PER L’ADOZIONE DEL PTPCT DELL’IZSLER 2021-2023

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È pubblicato in consultazione per un periodo di 15 giorni consecutivi lo schema del PTPCT dell’IZSLER per il triennio 2021-2023. Il Piano definitivo, nel rispetto dei termini come prorogati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, sarà adottato dall’IZSLER entro il prossimo 31 marzo.
Nell’intento di favorire il più ampio coinvolgimento di qualunque soggetto interessato e nella consapevolezza che qualsivoglia contributo possa aiutare a migliorare e rendere più efficace l’azione di prevenzione dei fenomeni corruttivi, l’IZSLER invita tutti i portatori di interesse (professionisti, collaboratori, cittadini, operatori pubblici e privati, associazioni ed organizzazioni, etc.) a presentare osservazioni e/o proposte di integrazione allo schema in consultazione entro le ore 16,00 di lunedì 16 marzo 2021.
Le relative comunicazioni potranno essere inviate al seguente indirizzo di posta elettronica: maria.zecchi@izsler.it e dovranno contenere i seguenti dati identificativi: nome e cognome, indirizzo ed ente/associazioni/organizzazione di appartenenza dell’interessato.
Il Piano posto in consultazione è stato predisposto con il coinvolgimento di tutti gli attori interni del sistema di prevenzione della corruzione. Con il PTPCT 2021-2023, il percorso avviato con il Piano 2020-2022 è stato completato e tutti i processi sono stati mappati in applicazione della nuova metodologia introdotta dall’allegato n.1 al PNA 2019.
Come richiesto dal PNA 2019, lo schema in consultazione è stato esaminato e valutato favorevolmente in via preliminare dal Consiglio di Amministrazione, quale organo di indirizzo, nella seduta del 1° marzo 2021.
L’IZSLER ringrazia sin da ora tutti i soggetti che vorranno offrire il proprio contributo

Schema PCTP 2021 -2023

Allegato  A – Processi sanitari

Allegato B – Processi amministrativi : Controllo di gestione; Formazione; Sistemi Informativi; U.O. Tecnico Patrimoniale; U.O. Affari Generali e Legali; Progetti di Ricerca; U.O. Gestione Risorse Umane; Gestione Servizi Contabili; U.O. Provveditorato Economato e Vendite

Allegato C – Obblighi di pubblicazione

Allegato D – Misure obbligatorie anno 2021

Allegato E – Codice di comportamento

 

IZSLER : Assunzione di tecnici per laboratorio e di ingegneri clinici-biomedici

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L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna bandisce due concorsi per assunzione a tempo indeterminato di n. 5 Tecnici sanitari di laboratorio biomedico e per n. 2 per ingegnere clinico-biomedico. I Tecnici di laboratorio saranno collocati: 3 in Lombardia e 2 in Emilia-Romagna; i Collaboratori tecnici laureati in ingegneria clinico-biomedica saranno invece collocati presso la sede di Brescia. Il termine per la presentazione delle domande è il 18 marzo 2021. I requisiti specifici per l’ammissione a ciascun concorso sono reperibili sul sito istituzionale ai seguenti indirizzi:

https://www.izsler.it/atti/concorso-pubblico-per-titoli-ed-esami-per-la-copertura-di-n-2-posti-a-tempo-indeterminato-e-tempo-pieno-di-collaboratore-tecnico-professionale-ingegnere-clinico-biomedico-categoria-d-da-ass/

https://www.izsler.it/atti/concorso-pubblico-per-titoli-ed-esami-per-la-copertura-di-n-5-posti-di-collaboratore-professionale-sanitario-tecnico-sanitario-di-laboratorio-biomedico-d-da-assegnare-n-3-alle-sedi-dellistit/