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La peste suina africana (PSA) è una malattia che si va diffondendo in tutta Europa e si sta avvicinando alle frontiere italiane. È una malattia virale che colpisce suini domestici e cinghiali (ha colpito 7 milioni di suini nel mondo nel 2020 in 40 stati), senza essere pericolosa per l’uomo che non viene in alcun modo colpito. L’importanza della malattia è sottolineata da EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) che ha prodotto un video esplicativo con sottotitoli in tutte le lingue (https://www.youtube.com/watch?v=eyQ4t1wHl2M&feature=youtu.be ) al fine di sensibilizzare gli operatori del settore e non solo sulle modalità di prevenzione.
La PSA è infatti responsabile di danni economici elevati alle produzioni di suini, perché determina alta mortalità nei suini domestici e, con l’instaurarsi di una zona di infezione, determina il conseguente blocco delle esportazioni di alimenti derivati dal suino, come i prodotti tipici per eccellenza, in Italia ad esempio il prosciutto di Parma o il San Daniele. I danni agli animali si accompagnano quindi a gravi conseguenze economiche e sanitarie, con costi sanitari elevati per la eradicazione della malattia.
Il virus si trasmette da un animale malato ad un animale sano, compreso il contatto tra suini che pascolano all’aperto e cinghiali selvatici; con l’ingestione di carni o prodotti a base di carne di animali infetti: scarti di cucina, broda a base di rifiuti alimentari e carne di cinghiale selvatico infetta (comprese le frattaglie); con il contatto con qualsiasi oggetto contaminato dal virus : stivali, scarpe o vestiti sporchi, attrezzi zootecnici, abbigliamento, veicoli e altre attrezzature etc. ; infine con morsi di zecche infette.
L’unica prevenzione efficace è evitare i comportamenti a rischio di diffusione ed aumentare il livello di biosicurezza degli allevamenti suinicoli. Non esiste possibilità di vaccinazione. La promozione di comportamenti attenti per chi può entrare in contatto con il virus negli animali selvatici, soprattutto cinghiali e loro prodotti, è uno degli strumenti più efficaci per evitare l’introduzione del virus o la sua diffusione nel territorio nazionale.
La Regione Emilia-Romagna per promuovere la prevenzione della diffusione del virus attraverso la migliore conoscenza del problemi e dei comportamenti da tenere ha attivato un numero di telefono al quale il cittadino può rivolgersi per segnalare cinghiali morti o parti di animali abbandonate. Sono inoltre disponibili sul sito Alimenti&Salute ben 11 Brochure scaricabili, prodotte del Ministero della salute, che spiegano come ciascuno può contribuire per affrontare la PSA. Troviamo quindi brochure di carattere generale e altre rivolte ai veterinari, agli allevatori, ai cacciatori, ai turisti, etc. con indicazioni chiare in merito al comportamento da tenere in caso di contatto o rilevamento di animali selvatici morti.
Per ulteriore documentazione visitare
Link al sito Alimenti&Salute
https://www.alimenti-salute.it/notizia/peste-suina-africana-regione-emilia-romagna-attiva-un-servizio-telefonico
Link al sito del ministero della Salute:
http://www.salute.gov.it/portale/sanitaAnimale/dettaglioContenutiSanitaAnimale.jsp?lingua=italiano&id=208