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Peste suina Africana, misure di prevenzione in seguito all’aumento dei casi

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Peste suina Africana, misure di prevenzione in seguito all’aumento dei casi

Nel mese di Luglio sono stati segnalati alcuni casi di Peste Suina Africana in Regione Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.

La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia virale, molto contagiosa che colpisce suini e cinghiali causando elevata mortalità negli animali adulti. Non è trasmissibile all’uomo, ma è causa di ingenti perdite economiche per gli allevamenti suini,  con gravi ripercussioni anche sul commercio comunitario ed internazionale di animali vivi e dei loro prodotti.

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale ed il Nuovo Regolamento di Sanità Animale della Commissione Europea annoverano la PSA nella lista delle malattie di categoria A, ossia malattie che non appena individuate richiedono l’adozione immediata di misure di eradicazione. Qualunque caso, anche sospetto, deve essere tempestivamente notificato all’autorità sanitaria localmente competente, come previsto dal Decreto Legislativo 5 agosto 2022 n. 136

Negli ultimi anni si è diffusa in tutto il mondo ed è arrivata in Italia nel 2023. Non esistendo vaccini per contenerla le uniche misure possibili consistono nella soppressione degli animali infetti e l’adozione di misure di biosicurezza molto severe.

La presenza di alcuni focolai in una zona ad alta produzione di suini come le regioni del Nord Italia invita tutti gli attori della filiera, ma anche i consumatori e i cacciatori a comportamenti prudenti e attenti ad evitare situazioni per le quali il virus si possa diffondere.

Il sistema di prevenzione veterinario è attivo in tutte le sue componenti dal ministero della Salute con un Commissario per l’emergenza, le regioni e le ATS- ASL, l’IZSLER con l’attivazione di laboratori di pronto intervento anche nei giorni festivi.

Per evitare la diffusione della malattia e ridurre i fattori di rischio in Lombardia e altre regioni, è stato chiesto di ridurre al minimo e se possibile annullare gli ingressi negli allevamenti suini, non strettamente collegati alle attività di allevamento e gestione dell’emergenza.

Notizie dettagliate sulla malattia e sulla sua diffusione sono disponibili sul sito del Ministero della Salute . Per quanto riguarda le normative e i provvedimenti regionali è possibile consultare il sito IZSLER alla voce Peste Suina Africana  disposizioni

EFSA pubblica un parere scientifico sugli aspetti di salute pubblica  sulla presenza di Vibrio correlati  al consumo di prodotti ittici nell’UE

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EFSA pubblica un parere scientifico sugli aspetti di salute pubblica  sulla presenza di Vibrio correlati  al consumo di prodotti ittici nell’UE

EFSA ha pubblicato di recente il parere scientifico sugli aspetti di salute pubblica riguardanti i batteri Vibrio sspp correlati al consumo di prodotti ittici nell’UE:  “Vibrio bacteria in seafood: increased risk due to climate change and antimicrobial resistance, disponibile in inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo.

I punti focali  sottolineati dal parere sono i seguenti:

  • Gli scienziati dell’EFSA hanno eseguito una valutazione completa del rischio che batteri del genere Vibrio possano essere trovati nei prodotti ittici. I Vibrio possono causare gastroenterite o gravi infezioni.
  • Si prevede che la prevalenza di batteri del genere Vibrio nei prodotti ittici aumenterà tanto a livello globale quanto in Europa a causa del cambiamento climatico, soprattutto in acque a bassa salinità o salmastre.
  • E’ stata anche rilevata la resistenza a diversi antimicrobici in studi su specie Vibrio isolate trovate nei frutti di mare e/o da specie Vibrio isolate che hanno causato infezioni trasmesse da alimenti in Europa , compresi gli antibiotici di ultima generazione.

E’ anche disponibile un breve filmato sul canale YouTube(Il video è disponibile sul canale YouTube al seguente link: https://youtu.be/0QCh0-wAIA8?si=TRD4ENNuLc9ArAfU).

Dibattiti aperti nella sperimentazione animale: Il veterinario designato e altre novità

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Dibattiti aperti nella sperimentazione animale: Il veterinario designato e altre novità

Dal 24 al 26 settembre 2024 si svolgerà a Lodi , Università di Milano il convegno Dibattiti aperti nella sperimentazione animale: Il veterinario designato e altre novità (programma). L’evento organizzato dalla Scuola in Scienza e Medicina degli animali da laboratorio dell’Università di Milano, in collaborazione con la Fondazione Bernardini e con il patrocinio dell’IZSLER pone l’accento sulla figura del Veterinario designato i suoi compiti e le sue problematiche. L’attività del Veterinario designato ha come obiettivo il benessere degli animali utilizzati, ma deve essere supporto anche per le attività di ricerca l’equilibrio tra i due obiettivi non è sempre facile da raggiungere. I relatori che si avvicenderanno nelle due giornate iniziali presenteranno quindi i molteplici aspetti della figura del Veterinario designato guardandolo dai diversi punti di vista dei ricercatori, del Ministero della Salute e dei vari attori coinvolti nelle attività di ricerca con utilizzo di animali.

Il terzo giorno è dedicato ai corsi pratici organizzati con la Fondazione Bernardini.

Per procedere all’iscrizione al Convegno compilare il form al seguente link:
https://forms.gle/ZUJ5uyxVYcvSLmDW6

Scomparso Alberto Berardi

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Un destino incomprensibile e crudelissimo ha improvvisamente tolto la vita ad Alberto Berardi, per molti anni dipendente dell’Istituto, e da poco tempo avviatosi a cogliere i frutti di un meritato pensionamento.

In forza al Reparto Chimico della Sede, Alberto Berardi ha svolto con dedizione e competenza la sua attività dapprima presso il Laboratorio Residui e poi presso l’Accettazione del Reparto.

Nei suoi anni all’Istituto, e in tutte le mansioni svolte, Alberto ha rappresentato un irrinunciabile punto fermo e un costante esempio di precisione, competenza e serietà.

Tutti i colleghi ne ricorderanno e rimpiangeranno sempre il valore e le capacità, senza mai dimenticarne l’arguzia e l’umana simpatia.

Ai suoi cari va l’unanime cordoglio di tutti i dipendenti dell’Istituto.

STOR-REMESA, Benessere animale nei trasporti internazionali

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STOR-REMESA, Benessere animale nei trasporti internazionali

Il trasporto rappresenta una delle attività più a rischio per quanto riguarda il mantenimento di adeguate condizioni di benessere degli animali durante gli spostamenti a lunga distanza e/o viaggi di lunga durata via terra, mare o  con spedizioni aeree. Il Benessere degli animali durante il trasporto è una responsabilità congiunta di tutte le persone coinvolte.

WOAH ha posto il benessere degli animali come una delle sue priorità principali e la FAO lo considera una componente fondamentale per la  produzione animale sostenibile e lo ha messo tra i  suoi obiettivi di sviluppo sostenibile.

Tra gli standard di benessere animale elaborati da WOAH è richiesta la corresponsabilità di tutte le parti interessate e la regolamentazione internazionale è ormai sufficientemente applicata in tutti i paesi del Mediterraneo, ma si registrano ancora inadempienze dovute alla mancanza di competenza delle persone responsabili coinvolte nel processo di spedizione.

STOR ha organizzato in collaborazione con Laboratorio di riferimento WOAH per il benessere animale, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale” un corso in 3 giornate lavorative nel quale numerosi esperti di alto profilo in questo settore provenienti da Europa e Africa sono invitati a parlare. Il corso mira ad aumentare la consapevolezza dei partecipanti alla realizzazione della Strategia Globale per il Benessere Animale (Global Animal Welfare Strategy). Il corso rappresenta una grande occasione per i partecipanti provenienti dai paesi Mediterraneo per acquisire informazioni e conoscenze sugli standard WOAH per il benessere degli animali con particolare enfasi sulle normative per il commercio e sulle sfide da affrontare per l’attuazione degli standard.

Il corso inizierà l’11 luglio prossimo. Oltre al programma allegato, ulteriori informazioni sono disponibili sul sito https://stor.remesa.org/

Influenza aviaria, allo studio test specifici per i bovini e il latte crudo

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Comunicato stampa congiunto IZSVE-IZSLER

Influenza aviaria, allo studio test specifici per i bovini e il latte crudo

A seguito della diffusione del virus influenzale H5N1 ad alta patogenicità (HPAI) negli allevamenti degli Stati Uniti, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali delle Venezie (IZSVe) e della Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER), in accordo con il Ministero della Salute, si sono resi disponibili ad organizzare test sperimentali su bovini e latte crudo allo scopo di produrre dati scientifici utili ad una valutazione del rischio e per una precisa diagnosi, qualora dovessero presentarsi eventuali riscontri sul territorio nazionale di casi analoghi a quelli statunitensi.

Questi studi mirano ad ampliare il quadro delle conoscenze scientifiche attualmente a disposizione e a fornire una risposta efficace e tempestiva in caso di rischio sanitario, attraverso metodi di laboratorio validati.

Allo stato attuale non vi è alcuna evidenza di infezione, neanche pregressa, nella popolazione bovina in Europa. La circolazione del virus H5N1 nelle vacche da latte ad oggi è stata segnalata solo negli Stati Uniti.

Indagine sierologica sui bovini

Nelle ultime settimane il Centro di referenza nazionale per l’Influenza aviaria (CRN-IA) dell’IZSVe ha messo a punto test virologici e sierologici per la corretta diagnosi di infezione da virus H5N1 HPAI nei bovini. Attualmente, il CRN-IA sta eseguendo un’indagine sierologica per verificare se nei territori italiani dove nelle precedenti stagioni si sono concentrati i focolai di influenza aviaria nel pollame e nei volatili selvatici vi sia stata un’esposizione dei bovini da latte al virus H5N1 HPAI, mediante la ricerca di anticorpi specifici nel loro sangue.

Ad oggi, sono stati esaminati oltre 3.200 bovini delle province di Verona, Vicenza e Padova, tutti con esito negativo.

Sperimentazione sul latte crudo per la produzione dei formaggi

Le analisi condotte negli Stati Uniti hanno evidenziato che l’infezione dei bovini da latte determina la presenza del virus nel latte prodotto durante l’infezione. Per prevenire la trasmissione del virus all’uomo, le autorità statunitensi hanno disposto che il latte e tutti i derivati provenienti dagli allevamenti infetti siano sottoposti a pastorizzazione. Questa misura di trattamento termico del latte è considerata idonea a rendere non attivo il virus infettante eventualmente presente.

Nel nostro Paese vengono prodotti formaggi anche a partire da latte non pastorizzato, tra questi i formaggi a latte crudo stagionati, di grande rilevanza nel panorama agroalimentare nazionale e internazionale. Il processo produttivo di questi formaggi prevede una serie di passaggi che, sulla scorta di numerosi studi condotti in precedenza su altri microrganismi, appaiono idonei a eliminare l’infettività del virus qualora anche allevamenti da latte italiani dovessero infettarsi.

Queste fasi con potere inattivante sono la scrematura iniziale del latte, la coagulazione, la cottura e la giacenza sotto siero della cagliata, la salagione del formaggio e la sua stagionatura per molti mesi o persino anni.

Acquacoltura, Premiata la ricerca IZSLER

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Acquacoltura, Premiata la ricerca IZSLER

 Premiato al XXVIII congresso nazionale SIPI (Società Italiana di Patologia Ittica) tenutosi a Cesenatico il 26-28 giugno, (2° classificato) il poster avente come titolo “CARATTERIZZAZIONE GENETICA DEI CEPPI DI LACTOCCUS GARVIEAE ISOLATI IN EPISODI DI MORTALITÀ NELL’ACQUACOLTURA ITALIANA”. Il poster presenta le attività di ricerca frutto di una proficua collaborazione tra il laboratorio di Ittiopatologia dell’IZSLER, dell’ IZS Lazio e Toscana di Pisa, Tecnologie biologiche applicate e di liberi professionisti del settore.

Lactococcus garvieae è un cocco Gram positivo in grado causare forme setticemiche in un’ampia gamma di pesci d’allevamento e selvatici, sia in ambienti di acqua dolce che salata, soprattutto quando la temperatura dell’acqua supera i 15 °C. L’elenco delle specie colpite è in continua espansione e comprende anche invertebrati, come i crostacei d’acqua dolce, cefalopodi e mammiferi come i delfini, i bovini, i bufali, i suini e gli esseri umani (zoonosi minore). L’agente ha inoltre mostrato la capacità di adattarsi a condizioni diverse ed evolversi nel tempo con diversi sierotipi e genotipi. La crescente varietà di ospiti ha portato a considerare L. garvieae un patogeno opportunistico emergente. In Italia, l’infezione da L. garvieae riveste un ruolo storicamente importante soprattutto nell’allevamento della trota iridea sin dagli anni 90’, essendo responsabile di elevate mortalità nel periodo estivo, mentre in altre specie come il salmerino è stata segnalata solo sporadicamente. Tuttavia, la recente segnalazione dell’infezione da L. garvieae nel branzino sul territorio nazionale ha destato preoccupazione, rendendo necessario uno studio approfondito sui ceppi circolanti, possibile solo attraverso la loro caratterizzazione genetica.

Il presente lavoro evidenzia l’uniformità genetica dei ceppi isolati dalla trota rispetto ai più recenti provenienti dai branzini che ne risultano nettamente differenziabili. E’ stato inoltre identificato uno streptococco atipico (L. cremoris) il cui significato è da approfondire. L’approccio molecolare rappresenta quindi uno strumento utile nell’epidemiologia degli agenti infettivi e quindi nella conseguente selezione delle più adeguate misure preventive, come la vaccinazione e la biosicurezza, da applicare in acquacoltura, considerando anche gli effetti limitati degli antimicrobici.

Webinar Lancet su salute e cambiamenti climatici in Italia

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Webinar Lancet su salute e cambiamenti climatici in Italia

Nel 2023 sono state registrate in tutto il mondo temperature da record e l’Europa si sta riscaldando al doppio del tasso medio globale. Senza un’azione di contrasto al riscaldamento globale, si prevede che gli impatti negativi sulla salute legati al cambiamento climatico peggioreranno in tutto il mondo, colpendo miliardi di persone. Il Lancet Countdown on health and climate change in Europe è stato istituito nel 2021, per valutare il profilo sanitario connesso ai cambiamenti climatici con l’obiettivo di stimolare la volontà sociale e politica europea ad attuare con rapidità azioni di contrasto e di adattamento al cambiamento climatico. Nel 2022, la collaborazione tra diversi Enti ha pubblicato il suo primo rapporto. Il Report 2024 definisce 42 indicatori che evidenziano gli impatti negativi dei cambiamenti climatici sulla salute umana e le opportunità da non mancare per proteggere o migliorare la salute pubblica.

La presentazione del report in Italia è organizzata dall’Associazione Italiana di Epidemiologia attraverso un webinar intitolato “THE LANCET COUNTDOWN REPORT ON HEALTH AND CLIMATE CHANGE IN EUROPE: INSIGHTS FROM ITALY” che si terrà l’11 luglio, dalle 16 alle 18. L’evento è gratuito, ma è necessaria l’iscrizione. (informazioni nella locandina allegata).

All’incontro parteciperanno autorità ed esperti scientifici. Per IZSLER sarà presente il dott. Marco Tamba con un breve intervento su malattie infettive sensibili al clima (arbovirosi, leishmaniosi, zecche).

Il report è disponibile su The Lancet – Public Health

(https://www.thelancet.com/journals/lanpub/article/PIIS2468-2667(24)00055-0/fulltext).

 

A novembre l’ evento finale del progetto MOOD

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A novembre l’ evento finale del progetto MOOD

Il 26-27 novembre 2024 si svolgerà l’evento scientifico finale del progetto MOOD (MOnitoring Outbreaks for Disease surveillance in a data science context).

Il rischio della comparsa e dell’accelerazione della diffusione globale di nuovi agenti patogeni è in costante aumento a causa dei cambiamenti climatici, della accresciuta mobilità degli animali e degli esseri umani della crescita della popolazione e dell’urbanizzazione. Il progetto MOOD si è proposto di individuare strumenti che, attraverso tutte le fonti di dati disponibili, contribuiscano a rilevare e valutare il rischio dell’emergere di nuovi agenti patogeni per la salute pubblica.

Il programma scientifico dell’evento sarà organizzato in 2 giornate di convegno:

1) La prima comprenderà quattro importanti sessioni scientifiche con conferenze plenarie e keynotes di relatori ed esperti invitati.

2) Il secondo giorno sarà dedicato alla presentazione dei risultati scientifici significativi del progetto, inclusa la piattaforma MOOD e gli strumenti resi disponibili attraverso di essa.

Una tavola rotonda finale e un dibattito riuniranno i rappresentanti di MOOD e dei relativi progetti finanziati dall’UE e delle organizzazioni internazionali per discutere le questioni emergenti che dovranno essere affrontate in futuro.

Sul sito del progetto https://mood-h2020.eu/ tutti i dettagli

Pubblicazione del Report del PIAO di IZSLER

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Pubblicazione del Report del PIAO di IZSLER

Con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 4 del 19.06.2024, l’Istituto ha adottato il Report del PIAO/Relazione sulla Performance, con la finalità di rendicontare a consuntivo, per l’anno 2023, agli  stakeholders esterni ed interni, i risultati programmati all’interno del PIAO 2023-2025. Il Report è quindi uno strumento di accountability, ma anche gestionale, in quanto attraverso l’analisi degli scostamenti, mira al miglioramento della qualità dei servizi offerti.

La più recente evoluzione normativa che ha portato alla definizione del PIAO, ha infine posto l’accento oltre che sulla semplificazione e sulla gestione unitaria di tutti gli strumenti di pianificazione, anche sulla creazione di “valore pubblico” e alla sua misurazione in relazione all’efficienza e all’efficacia dell’azione pubblica.

Il documento più in dettaglio racconta quindi  come l’organizzazione ha saputo contribuire alla creazione di valore nel tempo, di cui si allega anche un Report sintetico del Valore Pubblico.

In coerenza con la gestione integrata del Ciclo di Gestione delle Performance, contiene in allegato anche il Report del Gender Equality Plan (GEP)  e dell’ex Piano Azioni Positive.

Il documento è pubblicato in Amministrazione Trasparente ( Sezione Performance – Relazione sulla Performance) ed è consultabile al seguente link: https://trasparenza.izsler.it/.