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Stop agli animali in gabbia. La Commissione UE accoglie le richieste dei cittadini europei

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L’iniziativa di cittadini europei di 18 stati, denominata “End the Cage Age”, è stata presentata al parlamento europeo dagli organizzatori che chiedono alla UE: “di proporre una legislazione che vieti l’uso di:

  • gabbie per galline ovaiole, conigli, pollastre, polli da carne riproduttori, galline ovaiole riproduttrici, quaglie, anatre e oche;
  • gabbie da parto per scrofe;
  • box per scrofe, laddove non già proibiti;
  • box individuali per vitelli, laddove non già proibiti”

La proposta è stata accolta favorevolmente dalla Commissione UE che si è proposta di introdurre la legislazione entro il 2023 e portare a compimento l’abolizione delle gabbie entro il 2027.

La Commissione attende anche i pareri sul benessere di alcune specie animali (quaglie, anatre e oche) da parte dell’agenzia EFSA che dovrebbero essere disponibili nel 2022 e 2023.

Le modalità e i tempi di attuazione saranno soggetti alle valutazioni di impatto che terranno conto:

dei benefici per il benessere degli animali; delle esigenze di natura sociale ed economica del settore dell’allevamento dell’Unione, comprese quelle delle piccole aziende; della dimensione del commercio internazionale; e degli aspetti ambientali.

Il 20 maggio 2020, nel quadro del Green Deal, la Commissione ha adottato la strategia “Dal produttore al consumatore” (Farm to Fork), che istituisce un piano d’azione per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Mediante tale strategia la Commissione intende garantire non solo che gli alimenti nell’UE siano sani, nutrienti e di alta qualità, ma anche di diventare uno standard di sostenibilità a livello globale. L’adozione della legislazione che abolirà le gabbie per circa 300 milioni di animali rientra pienamente in questo quadro.

News del Centro di Referenza Nazionale per il Benessere animale (CRENBA)

IZSLER APPRODA SUI SOCIAL MEDIA

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Da alcuni giorni IZSLER si avvicina alla propria utenza con l’utilizzo di strumenti informali, i social media, di utilizzo comune per molti cittadini.

La comunicazione che utilizza social media è largamente diffusa nelle pubbliche amministrazioni (PA) ed è diventata uno strumento utile per interagire con il pubblico che si avvale dei più disparati servizi. La struttura Biblioteca, Formazione, Comunicazione ha moltissime interazioni con i cittadini a tutti i livelli e si trova a dover affrontare quotidianamente la necessità di fornire informazioni al pubblico che chiede di restare in contatto per novità e aggiornamenti.

I due utenti IZSLER-Notizie (@izsler) Formazione-Izsler (@FIzsler) nascono proprio per soddisfare tali esigenze. Sono stati previsti alcuni ashtag (#) con il prefisso IZSLER per facilitare le ricerche e indirizzare gli utenti verso quanto più utile a loro.

E’ anche stata aperta la pagina aziendale IZSLER di Linkedin per la comunicazione con i professionisti del settore. Presto si arricchirà di informazioni di natura sanitaria, di ricerca e di informazioni amministrative utili agli utenti che hanno rapporti con IZSLER

Tutte le utenze IZSLER sono collegate alle mail aziendali e non a numeri di telefono e risponderanno (in caso di richiesta di contatto) per le loro specifiche competenze, non sono però strumenti idonei alla comunicazione ufficiale che invece dovrà essere sempre mediata dall’URP (info@izsler.it) e dai canali ufficiali di comunicazione.

INDIZIONE PROCEDURA VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI 36 MESI DI MEDICO COMPETENTE

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L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna ha indetto la procedura di valutazione comparativa per il conferimento di incarichi di Medico Competente presso le strutture dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna . Il termine per la presentazione delle domande è il 20 luglio 2021. I requisiti specifici per l’ammissione a ciascun avviso sono reperibili sul sito istituzionale al seguente indirizzo:

https://www.izsler.it/trasparenza/albo-online/incarichi-di-consulenza/avvisi/

Trasparenza nell’utilizzo di animali ai fini scientifici: Un data base europeo per la condivisione dei dati

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La trasparenza nella gestione degli animali utilizzati ai fini scientifici è uno dei cardini della Direttiva Europea 62/2010 che impone la pubblicazione dei riassunti delle attività di ricerca che utilizzano animali e i dati statistici ad essa connessi.
Al fine di garantire una sempre maggiore trasparenza relativa alla diffusione e condivisione dei dati statistici inerenti l’impiego degli animali a scopo scientifico il Centro Europeo per la Validazione dei Metodi Alternativi (ECVAM) ha presentato il nuovo database europeo ALURES.
ALURES rappresenta il primo database europeo pubblico, consultabile sia dai ricercatori sia dagli stakeholders interessati, che raggruppa i dati di tutti i Paesi membri e tutte le ricerche svolte in Europa.
All’interno della piattaforma vi sono 3 sezioni che individuano gli utilizzi degli animali a scopo scientifico, relativamente al tipo di ricerca (di base, traslazionale, ai fini del sistema regolatorio), alla specie, all’eventuale grado di sofferenza, possibilità di riutilizzo dell’animale, etc.
Nello specifico, il fine ultimo di tale piattaforma, come di tutti gli altri strumenti/documenti sviluppati in ambito internazionale, è quello di arrivare alla sostituzione del modello in vivo con uno non basato sull’impiego di animali.
L’accesso è totalmente libero e rappresenta la volontà da parte di tutti i Paesi membri di garantire e seguire il percorso comune legato al principio delle 3R (reduction, refinement, replacement), che, grazie ai continui progressi scientifici, porterà ad avere sempre meno bisogno del modello in vivo con il contemporaneo sviluppo di nuovi approcci non basati sull’impiego degli animali.
Le finalità del database e le sue possibilità sono descritte oltrechè sul sito di ECVAM anche in un video scaricabile da youtube

Comitato per protezione degli animali utilizzati ai fini scientifici, nomina del componente IZSLER

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Il Decreto Legislativo n. 26/2014, articolo 38, prevede l’istituzione di un Comitato Nazionale per la Protezione degli Animali Usati a Fini Scientifici (CNPA). Lo stesso, istituito presso il Ministero della Salute, che ne assicura il coordinamento e le attività di segreteria, viene chiamato a svolgere funzioni di consulenza nei confronti di autorità competenti e degli OPBA (Organismi Preposti al Benessere Animale) su questioni relative al benessere e cura degli animali da laboratorio, ivi compresa la condivisione delle migliori pratiche e procedure inerenti l’utilizzo degli animali a scopo scientifico. Inoltre, assicura lo scambio di informazioni con i comitati degli altri Paesi dell’Unione, in merito al funzionamento degli OPBA ed alla valutazione dei progetti di ricerca.

Il Comitato è composto dalle seguenti figure:

Un rappresentante del Ministero

Due rappresentanti della facoltà di medicina veterinaria

Due rappresentanti della facoltà di altre discipline scientifiche

Un rappresentante dell’Istituto Superiore di Sanità

Un rappresentante del Consiglio Nazionale delle Ricerche

Un rappresentante del Centro di Referenza per i Metodi Alternativi Benessere e Cura degli Animali da Laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna

La drssa Silvia Dotti, responsabile del Centro di Referenza per i metodi alternativi, cura e benessere degli animali da laboratorio è stata proposta dalla Direzione di IZSLER come proprio rappresentante per il Comitato Nazionale per la Protezione degli Animali Usati a Fini Scientifici, la candidatura è stata approvata dal Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, dr. Pierdavide Lecchini.

Per l’Istituto ed in particolare per il Centro di Referenza, la partecipazione a questo Comitato rappresenta una proficua ed importante possibilità di confronto a livello nazionale per la promozione dell’impiego dei metodi alternativi in un contesto scientifico che, sempre di più, richiede un approccio etico ed innovativo nell’ambito della ricerca.

FS4EU Survey for consumers / Questionario per i consumatori

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Il nostro Istiuto, per conto del focal point di EFSA, è lieto di pubblicare un questionario dedicato ai consumatori, predisposto nell’ambio del progetto europeo: FOODSAFETY4EU, che si sta concentrando sui bisogni e le percezioni dei consumatori ed ha lo scopo di raccogliere informazioni preziose su come i consumatori percepiscono la sicurezza alimentare.
La sicurezza alimentare è qualcosa che ci riguarda ogni giorno.
Al consumatore, le aziende e le autorità forniscono regolarmente informazioni su eventuali problemi di sicurezza alimentare. Ma queste informazioni sono sufficienti? Le loro informazioni ci raggiungono? E se sì, siamo in grado di capire cosa significa per noi?
Con il questionario viene chiesto ai cittadini europei di fornire input che contribuiranno a sviluppare una comunicazione migliore e più efficiente e a garantire standard di sicurezza alimentare più elevati.
Questa indagine contribuisce a raggiungere uno degli obiettivi di FS4EU: “sviluppare strategie di comunicazione del rischio per migliorare la consapevolezza del pubblico sulla sicurezza alimentare e l’impegno della società civile”.
La voce dei consumatori conta!
Il questionario è online a questo link. E’ possibile scegliere la propria lingua, richiede 15 minuti di tempo.
Nel caso alcune domande non sono applicabili, possono essere saltate.
Il questionario è anonimo e la scadenza è il 18.6.2021.
Compila il sondaggio!
Grazie per il tuo tempo e contributo!

Formazione IZSLER, corsi per tutte le professioni sanitarie

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Nel 2021 l’Ufficio formazione, proseguendo le restrizioni per la pandemia, ha continuato la produzione di corsi FAD per garantire l’aggiornamento costante dei professionisti sanitari collegati alle attività di IZSLER: veterinari, biologi, chimici e tecnici di laboratorio in particolare. I corsi disponibili spaziano dalla sanità e benessere animale alla sicurezza alimentare, alla sicurezza sul lavoro e sono eventi sia specifici per singole professioni sia eventi a carattere più generale aperti a tutte le professioni. Ne risulta, in termini di Educazione Continua in Medicina, un pacchetto competo di eventi in grado di soddisfare pienamente per l’anno in corso le esigenze formative in termini di crediti. Nella figura sono rappresentati i crediti che si possono acquisire con i corsi attivati nei primi mesi dell’anno fino al 30 aprile 2021 per le professioni sanitarie più frequenti nei corsi IZSLER.
I corsi prodotti siano a questo momento sono 80 dei quali oltre la metà (47)sono corsi effettuati con la formazione a distanza, i corsi in presenza (29) e la formazione sul campo (4) sono stati svolti per piccoli numeri e situazioni particolari quali i corsi in laboratorio o i corsi per la sicurezza sul lavoro.

Strategie per l’eliminazione dell’utilizzo degli antibiotici nell’allevamento del bovino da carne

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IZSLER collabora con alcuni partner in un progetto europeo ANTIBIOTICFREEBEEF, un progetto di innovazione riguardante l’individuazione di strategie per l’eliminazione dell’uso di antibiotici negli allevamenti di bovino da carne in Veneto.

Misura: 16 – Cooperazione

Tipi d’intervento attivati:

16.1.1 – Costituzione e gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura

16.2.1 – Realizzazione di progetti pilota e sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie

1.1.1. – Azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze

Descrizione operazione: L’antibiotico-resistenza è una tematica di forte attualità e interesse per l’Unione Europea e nell’ambito delle produzioni animali un minor impiego di antibiotici negli allevamenti zootecnici intensivi risulta una strategia efficace per il contenimento di tale fenomeno. Nello specifico, questa strategia è perseguibile nell’allevamento del bovino da carne, comparto di grande rilevanza economica nella regione Veneto, ma sempre più oggetto di forti critiche da parte dell’opinione pubblica.

Finalità: L’obiettivo primario del Gruppo Operativo (GO) AntibioticFreeBeef è di realizzare un progetto di innovazione riguardante l’individuazione di strategie per l’eliminazione dell’antibiotico

negli allevamenti di bovino da carne in Veneto che porterà ad un miglioramento delle prestazioni economiche degli stessi.

Il Gruppo operativo:

Capofila: Azove Soc. Agr. Coop.

Partner: Università degli Studi di Padova – Dipartimento DAFNAE

Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna

Irecoop Veneto

Importo finanziato: € 560.368,23 – Importo AZOVE € 253.408,00

Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale (PSR) per il Veneto 2014-2020

Organismo responsabile dell’informazione: Azove Soc. Agr. Coop.

Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste

Un milione di tamponi per Sars Cov-2

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In questi giorni l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna giunge al milionesimo tampone esaminato per virus Sars Cov 2. Un percorso di 16 mesi che sembra iniziato ieri in un altro mondo, in un altro tempo.

All’inizio della pandemia, quando le zone più colpite sono state quelle di Bergamo e Brescia, l’urgenza di effettuare tamponi per diagnosi di Covid -19 in quantità elevatissime ha subito determinato la piena disponibilità di IZSLER, direzione e tecnici, di contribuire con le proprie competenze e risorse a sostenere l’impatto del grandissimo numero di tamponi da esaminare.

Ma da dove viene l’idea che un Istituto di veterinaria, esperto di malattie animali, benessere e sicurezza alimentare abbia la possibilità di svolgere questa attività? Forse qualcuno se lo è chiesto. La risposta sta proprio nella competenza specifica e nella specializzazione del personale nel trattare virus di ogni tipo dal rilevamento del DNA/RNA per determinare la positività alla genotipizzazione per determinare le varianti, nella qualità delle attrezzature e nella disponibilità di ambienti idonei a trattare patogeni ad alto rischio (ambienti con livello di biosicurezza 3).

Analizzare campioni umani è stato per IZSLER, sostanzialmente un cambio di matrice, ma ha permesso di vedere il proprio lavoro avere un impatto sulla salute pubblica ancora più diretto di quello, già significativo in ottica “One Health”, sui virus degli animali. Per tutti è stato spontaneo il desiderio di “dare una mano”, mettersi a disposizione. Nella seconda metà del 2020, quando erano stati eseguiti oltre 500.000 tamponi naso faringei le varianti del virus sono diventate il nuovo punto critico. Variante Inglese, Brasiliana, Sud Africana e altre sono diventate elementi della nuova ondata e gli esami di laboratorio sono diventati più specialistici e i campioni da esaminare sempre di più.

Il laboratorio di Brescia ha iniziato così l’attività di genotipizzazione delle varianti, accompagnato dal laboratorio AREG presso la Sede Territoriale IZSLER di Parma, anch’esso specializzato in epidemiologia molecolare.

In sedici mesi circa IZSLER è arrivato al milionesimo campione processato e non si ferma.

Vaccinarsi contro Covid -19? Si, senza dubbio. Una precisazione necessaria

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Nell’ambito dell’attività diagnostica per SARS-CoV-2, la responsabile del laboratorio, Dr.ssa Beatrice Boniotti, è stata intervistata da una televisione locale sull’attività di genotipizzazione delle varianti che IZSLER sta eseguendo da gennaio. Come da indicazioni del Ministero della Salute, queste indagini si sono concentrate su alcune categorie quali i vaccinati, le reinfezioni, i rientri dall’estero e su focolai con incidenze elevate. L’esposizione di questi dati, ed in particolare la presenza di infezioni in persone vaccinate, è stata erroneamente interpretata e utilizzata da movimenti no vax come dimostrazione che i vaccini non sono efficaci.

La Dr.ssa Boniotti si dissocia fermamente da queste affermazioni e precisa che i dati presentati nell’intervista confermano risultati già descritti dalla letteratura scientifica e non mettono in nessun modo in discussione l’utilità dei vaccini nel combattere la malattia. Infatti, i vaccini hanno un’efficacia quasi del 100% nel proteggere da forme gravi della malattia e dalla morte.

Tutto il personale del laboratorio Covid-19 dell’Istituto Zooprofilattico si è vaccinato non appena ne ha avuto la possibilità e la Dr.ssa Boniotti, anch’essa vaccinata, è fermamente convinta che “La vaccinazione di massa sia l’unico mezzo che abbiamo a disposizione per uscire da questa pandemia”.