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Una scuola per la sostenibilità alimentare

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La “sostenibilità”, in tutti i suoi aspetti, è uno dei temi caratterizzanti la politica della UE. L’Università di Parma per il secondo anno propone due edizioni di International Summer School on Food Sustainability e un Master Internazionale di primo livello denominato “Food City Design”. Il percorso offre ai partecipanti, studenti e professionisti, una visione globale degli aspetti ambientali, economici, giuridici, sociali nonché comunicativi, riconducibili alla sostenibilità alimentare e la promozione di competenze che permettano ai partecipanti di applicare nella propria esperienza professionale le conoscenze acquisite anche nella prospettiva di una produzione e commercializzazione di beni alimentari coerente con i principi della sostenibilità.

Il corso rientra nel progetto di Alta Formazione denominato “Sostenibilità Alimentare: da problema globale a opportunità di sviluppo socio-economico regionale” interamente finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e coordinato dalla Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell’Università di Parma.

Per il secondo anno consecutivo grazie alla modalità “e-learning”, sincrona e asincrona, si fornirà occasione di formazione a un numero sempre più elevato di professionisti che potranno inviare la propria candidatura accedendo al sito della Summer School http://www.summerschool.unipr.it/ entro il 12 febbraio 2021.

In allegato La presentazione della Scuola (pdf)

Uno studio sul riccio rivela le potenzialità evolutive dei Coronavirus

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Un recente studio condotto da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca la Ambientale (ISPRA), dell’Università di Bologna (UNIBO), e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZLER) ha dimostrato la capacità di acquisire geni dell’ospite, da parte di Coronavirus (CoV) del riccio comune (Erinaceus europaeus).

I ricercatori del gruppo hanno esaminato un gruppo di Coronavirus (CoV) presenti in una popolazione di ricci selvatici del Nord Italia scoprendo che i CoV dei ricci avevano acquisito una porzione del gene CD200 del riccio. Tali virus appartengono allo stesso gruppo dei CoV responsabili di COVID-19 e MERS, ed è con quest’ultimo con il quale mostra una stretta somiglianza genetica.

Il gene CD200 e il suo recettore sono elementi importanti nella risposta immunitaria e regolatori della infiammazione, elementi importanti nelle difese da agenti infettivi compreso il Virus SARS-CoV-2.

La capacità dei virus di acquisire geni dell’ospite è un fenomeno noto, tuttavia è la prima volta che viene descritto nei CoV.

Lo studio è stato pubblicato sulla autorevole rivista Viruses.

Non vi è nessuna evidenza della trasmissibilità dei Coronavirus del riccio all’uomo, Il risultato dello studio è comunque di grande rilevanza poiché dimostra l’esistenza, tra i CoV, di un meccanismo evolutivo estremamente raffinato, e indica il valore dello studio delle malattie degli animali quali insostituibili modelli di comprensione della patologia nell’uomo.

La pubblicazione completa è visibile al seguente link:

(De Sabato et al., Viruses 2020, 12, 1471; doi:10.3390/v12121471)

https://www.mdpi.com/1999-4915/12/12/1471/pdf

Cent’anni di IZSLER per la salute pubblica

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L’anno nuovo porterà l’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna “Bruno Ubertini” alla considerevole età di cento anni.
L’intuizione del prof. P.Stazzi di Milano di creare una “Stazione sperimentale delle malattie infettive del bestiame” trovò la sua piena realizzazione con le capacità e l’intraprendenza del Prof. B.Ubertini che a Brescia seppe convogliare gli interesse degli allevatori, delle banche e della veterinaria attorno ad un progetto che univa la diagnostica e le cure delle malattie degli animali alla produzione di prodotti per la prevenzione (profilassi) delle malattie stesse. L’integrazione con il controllo delle carni e di altri alimenti completava infine un insieme di contributi immediati e significativi alla salute dell’uomo per le malattie che possono derivare dagli animali e dai loro prodotti.

La Stazione di Brescia divenne nel giro di 20 anni circa “l’Istituto Zooprofilattico delle provincie lombarde” (1947) e quindi con l’ingresso delle sedi emiliane (1959) l’“Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna – Bruno Ubertini”(IZSLER), integrando più recentemente il nome il fondatore.

Gli strumenti principali che hanno permesso la crescita e lo sviluppo di IZSLER sono stati gli interventi e i prodotti per la profilassi delle malattie degli animali, cioè sostanzialmente l’attività diagnostica e i vaccini, che hanno portato prima al controllo e poi alla scomparsa (eradicazione) di molte malattie dal territorio, e le analisi sulla salubrità degli alimenti elementi essenziali per la salute e il benessere degli animali e dell’uomo.
Oggi le attività principali di IZSLER sono rivolte in altre direzioni: la prevenzione delle malattie si è spostata più a monte verso la diagnosi precoce, verso la ricerca e lo studio delle modalità di diffusione dei patogeni, la gestione dei rischi che riguardano le malattie e le intossicazioni da alimenti, sempre più in collaborazione con la medicina umana al servizio della salute pubblica.
Le competenze dei ricercatori e dei tecnici sono state più volte messe a disposizione della salute dell’uomo, come allo scoppio della BSE (Malattia della mucca pazza) approntando laboratori diagnostici in pochi giorni e anche nella attuale pandemia, facendo diventare IZLER, nei tre centri presenti nelle due regioni, un punto di supporto importante per le attività diagnostiche sui tamponi umani per il coronavirus.

La competenza, lo spirito di servizio, la prontezza nel rispondere ad eventi calamitosi nella sanità sono stati gli elementi determinanti del passato e sono ancora le chiavi per l’IZSLER del futuro.
Buon compleanno IZSLER!

Dall’EFSA opportunità per i giovani laureati

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E’ aperto il bando per la partecipazione al Programma EU-FORA 2021-2022. Il programma EU-FORA, è un programma di EFSA che assegna borse di studio a giovani ricercatori provenienti dai Paesi dell’UE, EFTA, e dei Paesi in attesa di entrare in UE, sul tema della Valutazione del Rischio in Sicurezza alimentare. L’obiettivo del programma è rafforzare la cooperazione tra le organizzazioni europee per la sicurezza alimentare e tra queste e l’EFSA, contribuendo così all’armonizzazione delle pratiche di valutazione del rischio alimentare in tutta Europa.
Lo scopo del programma è rafforzare la cooperazione tra le organizzazioni europee per la sicurezza alimentare e tra queste e l’EFSA, contribuendo così all’armonizzazione delle pratiche di valutazione del rischio alimentare in tutta Europa
Il programma di borse di studio europeo per la valutazione del rischio alimentare (EU-FORA) è un’iniziativa chiave per costruire la capacità di valutazione scientifica e la comunità scientifica dell’UE. EU-FORA è un’opportunità unica per i professionisti dei paesi dell’UE e dell’EFTA agli inizi della carriera professionale che offre ai candidati la possibilità di ampliare le proprie conoscenze ed esperienze pratiche di valutazione del rischio per la sicurezza alimentare.
Si rivolge a professionisti con un background in scienze biologiche inerenti la sicurezza alimentare e ad organizzazioni competenti con forti capacità in una o più aree di valutazione del rischio per la sicurezza alimentare. (La sicurezza alimentare comprende la valutazione del rischio, la comunicazione del rischio e la gestione del rischio in qualsiasi campo nell’ambito del mandato dell’EFSA)
I vincitori delle borse, ospitati e integrati nelle organizzazioni che li accoglieranno, parteciperanno al lavoro e acquisiranno esperienza diretta, aumentando le proprie conoscenze su aspetti scientifici per la valutazione del rischio.
Le candidature sono aperte per la prossima selezione di borsisti con scadenza il 15 gennaio 2021; mentre la scadenza per le Organizzazioni competenti per proporre la propria candidatura ad accogliere i giovani esperti è il 12 febbraio 2021.
Maggiori informazioni sono reperibili nella pagina dedicata al Programma EU-FORA 2021-2022.
Per ulteriori informazioni, l’Autorità indica il seguente contatto email:EU-FORA@efsa.europa.eu

Covid- 19 e laboratori veterinari – webinar OIE

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L’Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE) ha organizzato per i giorni 15 e 17 dicembre 2020 un webinar che coinvolge laboratori veterinari di tutto il mondo. I laboratori veterinari sono stati coinvolti nelle attività riguardanti la malattia Covid-19 in quasi tutte le nazioni con impatto molto diversificato, sempre con lo scopo di proteggere la salute e il benessere animale e la salute pubblica. In alcuni stati partecipano attivamente alla attività diagnostica in altri con la fornitura di reagenti e attrezzature o il distaccamento di personale di laboratorio a laboratori di sanità pubblica. I laboratori veterinari stanno inoltre supportando la sorveglianza per SARS-CoV-2 negli animali, attraverso infezioni sperimentali o analisi di campioni dal campo. Il webinar pone agli esperti alcuni quesiti riguardanti l’utilizzo di linee guida OIE per la malattia, il coinvolgimento del laboratorio nelle analisi per la diagnostica di SARS Cov -2 nell’uomo, su come questa malattia stia impattando sulla realtà del laboratorio e se il laboratorio osserva una crescita o delle novità come risposta allo stimolo determinato dalla nuova situazione. Si parlerà della valutazione del rischio biologico e come affrontarlo anche con tecnologie nuove; di come è stata affrontata l’emergenza derivante dall’elevato numero di campioni processati a supporto dei laboratori di medicina umana, e dalle novità nella gestione di campioni umani in un laboratorio veterinario. Per l’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia- Romagna (IZSLER) parteciperà la d.rssa M.B.Boniotti che dirige il laboratorio Covid della sede di Brescia, uno dei tre attivati dall’IZSLER (gli altri sono a Pavia e Modena), il cui impegno nella diagnostica della malattia da coronavirus è cresciuto progressivamente durante la crisi arrivando a processare fino a 18.000 tamponi umani ogni settimana. La dr.ssa Boniotti parlerà di come si affronta una situazione di emergenza con picchi elevati di una nuova attività e di come IZSLER abbia risposto nel territorio delle due regioni di competenza creando una rete di laboratori a supporto della medicina umana.

GUARDANDO AL FUTURO: OFFERTA TIROCINI PER LE SCUOLE SUPERIORI

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L’istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna (IZSLER), anche per l’anno scolastico 2020/2021, predispone un’offerta di tirocini curriculari per gli studenti degli Istituti d’Istruzione Superiore, in misura ridotta per l’emergenza epidemiologica, nel rispetto delle norme previste e in base al protocollo aziendale anti-contagio.

I tirocini sono disponibili in periodi diversi, ne laboratori della Sede di Brescia e in alcune unità Territoriali della Lombardia e dell’Emilia Romagna. La frequenza ai laboratori permetterà agli studenti di conoscere la realtà lavorativa del laboratorio e le attività analitiche e di servizio che IZSLER svolge ogni giorno.

Tutti gli Istituti Scolastici Superiori, ad indirizzo scientifico, biologico, agrario o amministrativo, possono presentare domanda nel periodo che va dal mese di gennaio ai mesi estivi del 2021, offrendo quindi ai propri studenti possibilità di effettuare tirocini curriculari.

In particolare per i tirocini da inserire nei laboratori di analisi si richiede la selezione di studenti preparati in biologia e/o in chimica.

Tutte le scuole superiori della Lombardia e dell’Emilia Romagna possono presentare domanda per lo svolgimento dei tirocini nelle sedi disponibili.

La richiesta deve essere formulata su carta intestata dell’Istituto scolastico; con l’indicazione del nominativo, il numero di telefono e la @e-mail del responsabile dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento; nonché si chiede di specificare esattamente il periodo d’interesse, il numero di tirocinanti per i quali si richiede la frequenza e la durata temporale del tirocinio.

La domanda deve essere inviata alla Formazione, al seguente indirizzo e-mail: segtirocini@izsler.it. Le domande saranno esaminate e verranno attribuiti solo i tirocini per cui risulterà disponibilità all’interno dell’ente.

Le scuole superiori che non hanno già in essere una convenzione specifica per lo svolgimento di tirocini potranno far iniziare la frequenza soltanto dopo la stipula della convenzione stessa e pertanto non potranno usufruire delle disponibilità dei tirocini dei primi mesi dell’anno. Per tale motivo è opportuno  avviare la procedura di convenzione con largo anticipo.

Tutte le scuole superiori della Lombardia e dell’Emilia Romagna possono presentare domanda per lo svolgimento dei tirocini nelle sedi disponibili.

 

Segreteria Tirocini

Tel.0302290232

segtirocini@izsler.it

12 novembre, Giornata della ricerca IZSLER

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Il 12 novembre si terrà la Giornata della ricerca dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER). E’ l’occasione di presentare i risultati delle attività specifiche della ricerca corrente finanziata dal Ministero della Salute e i loro risvolti applicativi in tutti settori della Sanità Pubblica Veterinaria. Quest’anno la giornata sarà tenuta interamente on line sulla piattaforma di Formazione a Distanza e i relatori si alterneranno sia dall’aula Gualandi della Sede Centrale, sia dalle loro postazioni presso le Unità Territoriali della Lombardia e dell’Emilia-Romagna.

Parteciperanno dalle rispettive sedi un rappresentante del Ministero della Salute e i veterinari regionali delle due regioni di competenza.

Verranno presentate le ricerche concluse nell’anno 2019 in tutti settori di attività dell’IZSLER: la sanità, il benessere animale, la sicurezza alimentare.

La giornata di formazione è accreditata ECM. Si può procedere alla iscrizioni sul Portale Formazione (http://formazione.izsler.it/).

L’accesso al corso sarà possibile sia tramite il portale che tramite il sito https://fad.izsler.it con autenticazione tramite mail. L’evento sarà registrato.

Vent’anni di qualità del latte

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L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (IZSLER) ha svolto un rilevante ruolo di riferimento tecnico e organizzativo per la progettazione, il collaudo e lo sviluppo del sistema del controllo di qualità del latte che compie vent’anni di attività. Il sistema era stato creato grazie alla collaborazione delle due componenti economiche (industria lattiero-casearia privata e cooperativa, e produttori) della produzione del latte e delle Autorità Regionali (assessorati agricoltura e sanità) ed applicato inizialmente nelle Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna per poi estendersi a tutto il territorio nazionale. Nel corso del tempo l’obiettivo primario del sistema, che era migliorare la redditività del settore, è stato affiancato da quello della sicurezza alimentare e quindi della salubrità dei prodotti. Con l’inizio del millennio (e in particolare con i regolamenti comunitari del “Pacchetto Igiene” del 2002-2004) l’aspetto della sicurezza alimentare ha assunto ulteriore importanza.

Le informazioni derivanti dal PQL (Piano Qualità del latte), hanno costituito la base informativa essenziale per la realizzazione del controllo ufficiale sia per la sicurezza dei consumatori, che per la commercializzazione dei prodotti all’estero. Sono rimasti invariati nel tempo, il campionamento e il ruolo svolto dai laboratori. Oggi come in passato, i campioni sono raccolti, per conto dei primi acquirenti, da operatori opportunamente formati e abilitati, manualmente o con latto-prelevatori automatici montati sulla cisterna di raccolta, almeno due volte al mese; sono conservati a temperatura di refrigerazione e conferiti ai laboratori accreditati per l’esecuzione delle analisi. Al laboratorio IZSLER si sono aggiunti nel corso dei decenni, quello dell’Associazione Regionale Allevatori Lombardia (ARAL) e anche i laboratori privati.

Il Centro di Referenza Nazionale Qualità Latte Bovino, con la partecipazione di vari laboratori della rete degli istituti zooprofilattici, delle associazioni regionali allevatori e di privati, ha avviato un progressivo accorpamento dei dati medi mensili di campioni di latte di massa aziendale prelevati nell’ambito di sistemi di controllo organizzati, uguali o simili al PQL, di diverse aree geografiche. Dal nucleo iniziale dei primi anni si è giunti, alla ragguardevole cifra di 720.000 campioni nel 2018, con una rappresentazione estesa a ben 15 regioni italiane per oltre 20.000 allevamenti. Oltre all’andamento nel corso dell’anno è possibile con i dati raccolti effettuare un raffronto tra diverse realtà e, soprattutto è stimabile una “media nazionale” dell’andamento dei principali parametri qualitativi del latte prodotto.

Quali sono i risultati raggiunti? Possiamo dire che nel corso di venti anni di controllo costante del latte vi è stato un miglioramento in termini sia di composizione (grasso, proteine e caseine) sia di condizioni igienico-sanitarie di produzione. (ulteriori dettagli in www.izsler.it, sezione “Osservatorio Latte Italia” del Centro Referenza QLB).

La rivista IL LATTE (lattenews.it) ha pubblicato nel numero di Settembre 2020 un approfondimento, firmato dai ricercatori dell ‘IZSLER e in particolare del Centro di Referenza Nazionale Qualità Latte Bovino, sul significato del controllo di qualità del latte svolto in questi 20 anni e sul ruolo non esclusivamente commerciale che questo controllo potrebbe avere.

 

Nuovi corsi FAD per l’autunno

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Sono stati attivati per l’autunno 3 nuovi corsi di Formazione A Distanza (FAD) che coprono alcuni argomenti molto attuali: Pandemia da Coronavirus, Aggiornamento per i veterinari addetti ai progetti di ricerca con animali, Prodotti della pesca a 360°. I corsi saranno attivi fino alla chiusura annuale del sistema FAD e riprenderanno nel 2021. Per chi si iscrive i corsi andranno completati entro il 2020 altrimenti l’ iscrizione e la frequenza dovranno essere ripetute nel 2021.

Di seguito alcune brevi schede dei corsi disponibili:

1.  – PANDEMIA DA CORONAVIRUS, UNA VISIONE E UN APPROCCIO “ONE HEALTH”
L’evento si rivolge alle professioni sanitarie, con particolare riferimento ai veterinari, per illustrare come la pandemia da coronavirus sia un esempio di come l’ottica One Health possa contribuire alla soluzione di alcuni problemi. Per tale motivo sono presenti esposizioni di diverse professionalità e formazione che contribuiscono a dare una visione globale del problema.
Durata dell’evento: 5 ore
Crediti ECM: 6,5 per le Categorie professionali: Biologo, Chimico, Tecnico sanitario laboratorio biomedico, Veterinario, Farmacista, Psicologo, Fisico, Medico Chirurgo, Infermiere, Infermiere Pediatrico, Odontoiatra, Dietista, Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
Chiusura iscrizioni: 15/11/2020
Chiusura evento (frequenza video e compilazione questionari): 30/11/2020

2. CORSO DI AGGIORNAMENTO AI SENSI DELL’ALLEGATO V PER VETERINARI EX D.LGS. 26/2014: CURA E CONTROLLO DEGLI ANIMALI ALLEVATI E UTILIZZATI AI FINI SCIENTIFICI ED EDUCATIVI
Il corso comprende una serie di nozioni di base e di aggiornamento rivolte ai medici veterinari che a vario titolo utilizzano animali addetti ai fini scientifici ed educativi, in particolare al Veterinario designato come delineato dall’art. 24 del Dlgs 26/2014. il corso ripercorre tutti gli argomenti previsti dall’allegato V del suddetto decreto in modo da fornire un aggiornamento completo. Il metodo didattico scelto, formazione a distanza asincrona, permette la fruizione della formazione in tempi compatibili con le attività lavorative e si avvale di lezioni, della lettura di articoli o capitoli di libro, della visione di video specifici delle attività da svolgere.
Durata dell’evento ore: 41
Crediti ECM: 41 per la Categoria professionale: Veterinario
Chiusura iscrizioni: 14/12/2020
Chiusura evento (frequenza video e compilazione questionari): 20/12/2020

3. I PRODOTTI DELLA PESCA A 360°
Il corso è destinato in primis ai Veterinari igienisti degli alimenti, ma più in generale a tutti i Medici Veterinari e a coloro che si occupano del controllo di qualità e di sicurezza alimentare nel settore dei prodotti ittici destinati al consumo umano.
Si propone una disamina articolata e approfondita di tutti gli argomenti che hanno come denominatore comune i prodotti ittici, toccando i seguenti argomenti:
* Richiami di anatomia e fisiologia di pesci, molluschi e crostacei, finalizzati al riconoscimento di specie ittica e alla valutazione di freschezza
* Linee guida per giungere a un riconoscimento di specie ittica basandosi sulle caratteristiche somatiche del soggetto
* Nozioni essenziali di produzioni e consumi mondiali di prodotti della pesca (tra cattura e allevamento)
* Richiami di normativa comunitaria e nazionale relativa ai controlli igienico-sanitari dei prodotti ittici
* Disamina delle regole di “etichettatura speciale” di origine dei prodotti ittici
* Panoramica sulla flora microbica dei differenti tipi di prodotti ittici (dal pesce fresco intero ai prodotti trasformati come stoccafisso e conserve di tonno in scatola)
* Nozioni tecniche per valutare la “freschezza” dei prodotti della pesca
* I prodotti della pesca come fonte per l’uomo di malattie alimentari di origine microbica, tossica e chimica
* La “chimica ittica”: come i parametri chimici permettono di stimare non solo la concreta nocività per l’uomo dei prodotti ittici, ma anche la freschezza di un lotto di pesce
* Le “frodi ittiche”: approfondimenti di natura tecnica e legislativa.
Durata dell’evento ore: 32 (videolezioni e letture di approfondimento)
Crediti ECM: 32 per le Categorie professionali: Biologo, Chimico, Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecnico Sanitario di laboratorio biomedico, Veterinario
SI PRECISA CHE I CONTENUTI DIDATTICI DEL CORSO DI FORMAZIONE (VIDEO LEZIONI ED ESERCITAZIONI) VERRANNO CARICATI CON CADENZA SETTIMANALE FINO AL COMPLETO RILASCIO DEL CORSO (5 BLOCCHI DI VIDEOLEZIONI E MATERIALE DI SUPPORTO PER LO STUDIO)
Chiusura iscrizioni: 14/12/2020
Chiusura evento (frequenza video e compilazione questionari): 20/12/2020

 

 

COVES : Attività di ricerca per la diagnosi rapida di SARS-Cov 2

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Il progetto denominato Corona Virus Environmental Survelliance , COVES,  intende sviluppare e validare una procedura semplificata di campionamento ed analisi su dispositivo portatile e condivisione dei risultati in tempo reale per la rilevazione specifica e sensibile del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro

Di seguito una breve scheda del progetto che vede coinvolta tra gli altri, la sede territoriale di IZSLER a Pavia.

 

Scheda: Corona Virus Environmental Survelliance, COVES.

Progetto: Sviluppo e validazione di una metodica rapida per la rilevazione di SARS-CoV-2 su superfici ambientali.

Data di inizio e fine: 21.04.2020 – 21.10.2020

 

Ente finanziatore: Regione Lombardia su risorse POR FESR 2014-20-INNOVAZIONE E CONTINUITÀ e con il concorso di risorse dell’Unione Europea e dello Stato Italiano

 

Il progetto COVES intende sviluppare e validare una procedura semplificata di campionamento ed analisi su dispositivo portatile e condivisione dei risultati in tempo reale per la rilevazione specifica e sensibile del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro. Tale procedura permetterà alle aziende del territorio di garantire una maggior sicurezza nelle aree di lavoro, riducendo così l’impatto negativo che un’emergenza come quella creata dal COVID-19 ha sull’economia locale e nazionale e diminuendo allo stesso tempo il gap tra la gestione delle informazioni e le soluzioni proposte. Il principale risultato del progetto sarà la messa a punto di un metodo rapido di analisi ambientale per SARS-CoV-2, adatto ad un utilizzo da campo, da parte di operatori non esperti e corredato da una robusta validazione scientifica. Il progetto coinvolge Hyris Ltd, capofila del progetto, che sviluppa la tecnologia, IBBA CNR che validerà il metodo e la sede territoriale di Pavia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZSLER) che ne validerà “in-situ” l’efficacia su diverse superfici contaminate utilizzando campioni positivi al SARS-CoV-2 a titolo noto.